|
Messale |
IX
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI -
VENERDÌ
MESSALE
Antifona d'Ingresso
Sal
24,16.18
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perché sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.
Réspice in me, et miserére mei,
Dómine, quóniam únicus et pauper sum ego.
Vide
humilitátem meam et labórem meum,
et dimítte ómnia peccáta mea, Deus meus.
Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza, allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per il nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...
Deus, cuius providéntia in sui dispositióne non fállitur, te súpplices exorámus, ut nóxia cuncta submóveas, et ómnia nobis profutúra concédas. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Tb 11, 5-17 (Vg)
Dopo avermi provato mi hai guarito, ed ecco rivedo
il mio figlio.
Dal libro di Tobìa
In quel
tempo, Anna [moglie del vecchio Tobi] andava ogni giorno a sedersi lungo la
via, sulla cima di una collina da cui poteva guardare lontano.
Mentre di là stava spiando il ritorno del figlio, lo vide arrivare in
lontananza e subito lo riconobbe. Corse allora a darne notizia al marito,
dicendo: «Ecco, il tuo figlio viene».
Intanto Raffaele diceva a Tobia: «Appena sarai entrato in casa tua, adora
anzitutto il Signore tuo Dio e rendigli grazie; poi avvicinati a tuo padre,
bacialo, e subito spalma sui suoi occhi questo fiele di pesce che porti con
te. Sappi che all'istante gli si apriranno gli occhi e il padre tuo rivedrà
la luce del cielo e si rallegrerà nel rivederti».
I1 cane che li aveva accompagnati nel viaggio corse avanti come messaggero
ad avvisare, e faceva festa dimenando la coda. I1 padre, cieco, si alzo e si
mise a correre, ma poiché inciampava con i piedi diede la mano a un servo e
andò incontro al figlio. E avendolo raggiunto lo baciò, egli e sua moglie,
e cominciarono tutti e due a piangere di gioia.
Dopo aver adorato e ringraziato Dio, si misero a sedere. Allora Tobia,
preso il fiele del pesce, ne spalmò gli occhi di suo padre. Passata quasi
mezz'ora, comincio a uscire dagli occhi del cieco qualcosa di bianco, simile
alla membrana di un uovo. Tobia la prese e la trasse fuori dagli occhi del
padre, che subito ricuperò vista. E glorificarono Dio sia lui che sua moglie
e tutti quelli che lo conoscevano. Tobi così diceva: «Ti benedico, Signore
Dio di Israele, perché dopo avermi provato mi hai guarito, ed ecco che io
rivedo il mio figlio Tobia».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 145
Sei tu, Signore, il sostegno dei deboli.
Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore per tutta la mia vita,
finché vivo canterò inni al mio Dio.
Egli è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Canto al Vangelo
Gv 14,23
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama osserverà la mia parola,
dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo
Mc 12, 35-37
Come mai dicono che il Messia è figlio di Davide?
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo:
"Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi
piedi".
Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.
Sulle Offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, Signore, ci accostiamo con doni al tuo santo altare, perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per
Cristo nostro Signore.
In tua pietáte confidéntes, Dómine, cum munéribus ad altária veneránda concúrrimus, ut, tua purificánte nos grátia, iísdem quibus famulámur mystériis emundémur. Per Christum.
Antifona
alla Comunione
Sal 16,6
Innalzo a te il mio grido e tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole.
Oppure: Mc 11,23.24
Dice il Signore:
«In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis, quidquid orántes pétitis,
crédite quia accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai nutriti con il corpo e il sangue del tuo Figlio, guidaci con il tuo Spirito perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita possiamo renderti testimonianza e così entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.
Rege nos Spíritu tuo,
quæsumus, Dómine, quos pascis Fílii tui Córpore et Sánguine, ut te, non
solum verbo neque lingua, sed ópere et veritáte confiténtes, intráre
mereámur in regnum cælórum. Per Christum.
|
|
www.maranatha.it |