Messale * |
XXVI
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI
-
GIOVEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Dn
3,31.29.30.43.42
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l'hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia.
Omnia, quæ fecísti nobis,
Dómine, in vero iudício fecísti,
quia peccávimus tibi, et mandátis tuis non obodívimus;
sed da glóriam nómini tuo,
et fac nobíscum secúndum multitúdinem misericórdiæ tuæ.
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore.
Deus, qui omnipoténtiam tuam parcéndo máxime et miserándo maniféstas,
multíplica super nos grátiam tuam, ut, ad tua promíssa curréntes,
cæléstium bonórum fácias esse consórtes. Per Dominum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Ne 8,1-4.5-6.7-12
Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il popolo rispose: Amen,
amen!
Dal libro di Neemìa
In quei giorni,
tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla
porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della
legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del
settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea
degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo
spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle
donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva
l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna
di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in
alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in
piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo
rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si
prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi
leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il
senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti
che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è
consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!».
Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della
legge.
Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini
dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché
questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché
la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il
popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi
rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare
porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le
parole che erano state loro proclamate.
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 18
I precetti del
Signore sono retti, fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è
perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
Canto al Vangelo Mt
1,15
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
Vangelo
Lc 10, 1-12
La vostra pace scenderà su di lui.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo,
il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé
in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate
dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!
Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa,
né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi
sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti
ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di
quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non
passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi
sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino
a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi
accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della
vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo
contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico
che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella
città».
Sulle
Offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest'offerta della tua Chiesa
fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Concéde nobis, miséricors Deus, ut hæc nostra oblátio tibi sit accépta, et per eam nobis fons omnis benedictiónis aperiátur. Per Christum..
Antifona
alla Comunione
Sal
118,49-50
Ricorda, Signore,
la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza
nella mia miseria essa mi conforta.
Meménto verbi tui servo tuo, Dómine,
in quo mihi spem dedísti;
hæc me consoláta est in humilitáte mea.
Oppure:
1
Gv 3,16
Da
questo abbiamo conosciuto l'amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
In hoc cognóvimus caritátem Dei:
quóniam ille ánimam suam pro nobis pósuit;
et nos debémus pro frátribus ánimas pónere.
Dopo
la Comunione
Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore.
Sit nobis, Dómine, reparátio mentis et córporis cæléste mystérium, ut
simus eius in glória coherédes, cui, mortem ipsíus annuntiándo,
compátimur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..
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