Messale * |
IV
SETTIMANA DI
PASQUA -
MERCOLEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
17,50; 21,23
Ti loderò, Signore, fra tutti i popoli,
ai miei fratelli annunzierò il tuo nome, alleluia.
Confitébor tibi in pópulis,
Dómine, et narrábo
nomen tuum frátribus meis, allelúia.
Colletta
O Dio, vita dei tuoi fedeli, gloria degli umili, beatitudine dei giusti, ascolta la preghiera del tuo popolo, e sazia con l'abbondanza dei tuoi doni la sete di coloro che sperano nelle tue promesse. Per il nostro Signore...
Deus, vita fidélium, glória humílium, beatitúdo iustórum, ad preces súpplicum benígnus inténde, ut, qui promíssa tuæ sítiunt largitátis, de tua semper abundántia repleántur. Per Dóminum
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima Lettura
At 12,24-13,5
Riservate per me
Bàrnaba e Sàulo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni,
la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto
il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni,
detto Marco.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone
detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il
tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e
digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo
per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e
pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui
salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la
parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 66
Ti
lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà
di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Canto al Vangelo Gv
8,12
Alleluia,
alleluia.
Io sono la luce del mondo,
dice il Signore:
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.
Vangelo
Gv 12,44-50
Io sono venuto nel
mondo come luce.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo,
Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi
vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come
luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno;
perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la
parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho
parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui
di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo
comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così
come il Padre le ha dette a me».
Sulle Offerte
O Dio, che in questo misterioso scambio di doni ci fai partecipare alla comunione con te, unico e sommo bene, concedi che la luce della tua verità sia testimoniata dalla nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui nos, per huius sacrifícii veneránda commércia, uníus summæque
divinitátis partícipes effecísti, præsta, quæsumus, ut, sicut tuam
cognóvimus veritátem, sic eam dignis móribus assequámur. Per Christum.
Prefazio Pasquale IV
La
restaurazione dell'universo per mezzo del mistero pasquale.
E'
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte.
l'universo risorge e si rinnova,
e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo ...
Vere dignum et iustum est,
æquum et salutáre:
Te quidem, Dómine,
omni témpore confitéri,
sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,
cum Pascha nostrum immolátus est Christus.
Qui, oblatióne córporis sui,
antíqua sacrifícia in crucis veritáte perfécit,
et, seípsum tibi pro nostra salúte comméndans,
idem sacérdos, altáre et agnus exhíbuit.
Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,
totus in orbe terrárum mundus exsúltat.
Sed et supérnæ virtútes atque
angélicæ potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,
sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Comunione Cf Gv 15,16.19
Dice il Signore:
«Io vi ho scelto dal mondo e vi ho costituiti
perché andiate e portiate frutto,
e il vostro frutto rimanga», alleluia.
Dicit Dóminus: Ego elégi vos de mundo et pósui vos ut eátis,
et fructum afferátis, et fructus vester máneat, allelúia.
Dopo la
Comunione
Assisti il tuo popolo, Dio onnipotente, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Pópulo tuo, quæsumus, Dómine, adésto propítius, et, quem mystériis cæléstibus imbuísti, fac ad novitátem vitæ de vetustáte transíre. Per Christum.
|
|
www.maranatha.it |