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Messale * |
VI
SETTIMANA DI
PASQUA
-
GIOVEDÌ
MESSALE
Quando l’Ascensione del Signore si Celebra Domenica prossima
Antifona
d'Ingresso Cf Sal 67,8-9.20
Quando avanzavi, o Dio, davanti al tuo popolo,
e ad essi aprivi la via e abitavi con loro,
la terra tremò e stillarono i cieli, alleluia.
Cf. Ps 67,8-9 Ps 67,20 Deus,
dum egrederéris coram pópulo tuo,
iter fáciens eis, hábitans in illis, terra mota est, cæli distillavérunt, allelúia...
Colletta
O
Dio, nostro Padre, che ci hai reso partecipi doni della salvezza, fa' che
professiamo con la fede e testimoniamo con le opere la gioia della
risurrezione. Per il nostro Signore...
Deus, qui pópulum tuum tuæ fecísti redemptiónis partícipem, concéde
nobis, quæsumus, ut de resurrectióne domínica perpétuo gratulémur. Per
Dóminum........
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima
Lettura At
18, 1-8
Paolo si stabilì
in casa loro e lavorava, e discuteva nella sinagoga.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Paolo
lasciò Atene e si recò a Corìnto. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila,
nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie
Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma
tutti i Giudei.
Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì
in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di
tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere
Giudei e Greci.
Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a
dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è
il Cristo. Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli,
scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo:
io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto,
uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga.
Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua
famiglia; e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano
battezzare.
Salmo
Responsoriale Dal
Salmo 97
Il Signore ha
rivelato ai popoli la sua giustizia.
Oppure:
La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Canto
al Vangelo Gv 14,18
Alleluia,
alleluia.
Non vi lascerò orfani,
dice il Signore;
vado e ritorno a voi, e il vostro cuore sarà nella gioia.
Alleluia.
Vangelo
Gv
16, 16-20
Voi sarete nella
tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse
Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e
mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che
ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io
me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di
cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra
voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi
vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma
il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra
tristezza si cambierà in gioia».
Sulle
Offerte
Accogli,
Signore, l'offerta del nostro sacrificio, perché rinnovati nello spirito,
possiamo rispondere sempre meglio all'opera della tua redenzione. Per
Cristo nostro Signore.
Ascéndant ad te, Dómine, preces nostræ cum oblatiónibus hostiárum, ut, tua dignatióne mundáti, sacraméntis magnæ pietátis aptémur. Per Christum...
Prefazio Pasquale V
Cristo
sacerdote e vittima
E'
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo...
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre:
Te quidem, Dómine,
omni témpore confitéri,
sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,
cum Pascha nostrum immolátus est Christus.
Qui, oblatióne córporis sui,
antíqua sacrifícia in crucis veritáte perfécit,
et, seípsum tibi pro nostra salúte comméndans,
idem sacérdos, altáre et agnus exhíbuit.
Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,
totus in orbe terrárum mundus exsúltat.
Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ
potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,
sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Comunione
Mt 28,20
«Ecco io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo», alleluia.
Mt 28,20 Ecce ego vobíscum sum ómnibus diébus,
usque ad consummatiónem sæculi, allelúia...
Dopo
la Comunione
O
Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l'umanità
alla speranza eterna, accresci in noi l'efficacia del mistero pasquale,
con la forza di questo sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Omnípotens sempitérne Deus, qui ad ætérnam vitam in Christi resurrectióne nos réparas, fructus in nobis paschális multíplica sacraménti, et fortitúdinem cibi salutáris nostris infúnde pectóribus. Per Christum.
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