Liturgia dei Ss. Paolo Miki e compagni, martiri

Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA

 

   

6 FEBBRAIO 
SAN PAOLO MIKI e COMPAGNI
Martiri (+1597)
Memoria
 

LETTURE: Gal 2, 19-20; Sal 125; Mt 28,16-20
 

Trent'anni dopo l'inizio pieno di promesse della missione di san Francesco Saverio, la missione del Giappone ebbe gravi difficoltà. Le autorità fecero arrestare sei francescani spagnoli, tre gesuiti e diciassette laici, dei quali due catechisti e due ragazzi di 11 e 13 anni, tutti giapponesi; il più celebre di essi era il Padre Paolo Miki. Dopo aver loro inflitto oltraggi di ogni sorta, li condannarono a morte e li suppliziarono sulla spiaggia presso Nagasaki. Esiste la relazione di un testimone oculare di questo martirio. Il gesuita Paolo Miki, che nella sua predicazione aveva cercato di presentare ai suoi connazionali un Cristo «giapponese», si distinse per il suo eroico comportamento durante la crocifissione. Sono i primi martiri dell'Estremo Oriente, canonizzati da Pio IX nel 1862.

 

Sarete miei testimoni

Dalla «Storia del martirio dei santi Paolo Miki e compagni» scritta da un autore contemporaneo  (Cap. 14, 109-110; Acta Sanctorum Febr. 1, 769)
Piantate le croci, fu meraviglioso vedere in tutti quella fortezza alla quale li esortava sia Padre Pasio, sia Padre Rodriguez. Il Padre commissario si mantenne sempre in piedi, quasi senza muoversi, con gli occhi rivolti al cielo. Fratel Martino cantava alcuni salmi per ringraziare la bontà divina, aggiungendo il versetto: «Mi affido alle tue mani» (Sal 30, 6). Anche Fratel Francesco Blanco rendeva grazie a Dio ad alta voce. Fratel Gonsalvo a voce altissima recitava il Padre nostro e l'Ave Maria.
Il nostro fratello Paolo Miki, vedendosi innalzato sul pulpito più onorifico che mai avesse avuto, per prima cosa dichiaro ai presenti di essere giapponese e di appartenere alla Compagnia di Gesù, di morire per aver annunziato il vangelo e di ringraziare Dio per un beneficio così prezioso. Quindi soggiunse: «Giunto a questo istante, penso che nessuno tra voi creda che voglia tacere la verità. Dichiaro pertanto a voi che non c'è altra via di salvezza, se non quella seguita dai cristiani. Poiché questa mi insegna a perdonare ai nemici e a tutti quelli che mi hanno offeso, io volentieri perdono all'imperatore e a tutti i responsabili della mia morte, e li prego di volersi istruire intorno al battesimo cristiano».
Si rivolse quindi ai compagni, giunti ormai all'estrema battaglia, e cominciò a dir loro parole di incoraggiamento.
Sui volti di tutti appariva una certa letizia, ma in Ludovico era particolare. A lui gridava un altro cristiano che presto sarebbe stato in paradiso, ed egli, con gesti pieni di gioia, delle dita e di tutto il corpo, attirò su di sé gli sguardi di tutti gli spettatori. Antonio, che stava di fianco a Ludovico, con gli occhi fissi al cielo, dopo aver invocato il santissimo nome di Gesù e di Maria, intonò il salmo Laudate, pueri, Dominum, che aveva imparato a Nagasaki durante l'istruzione catechista; in essa infatti vengono insegnati ai fanciulli alcuni salmi a questo scopo.
Altri infine ripetevano: «Gesù! Maria!», con volto sereno. Alcuni esortavano anche i circostanti ad una degna vita cristiana; con questi e altri gesti simili dimostravano la loro prontezza di fronte alla morte.
Allora quattro carnefici cominciarono ad estrarre dal fodero le spade in uso presso i giapponesi. Alla loro orribile vista tutti i fedeli gridarono: «Gesù! Maria!» e quel che è più, seguì un compassionevole lamento di più persone, che salì fino al cielo. I loro carnefici con un primo e un secondo colpo, in brevissimo tempo, li uccisero.
 

MESSALE

Antifona d'Ingresso

Esultano in cielo i santi martiri,

che hanno seguito le orme di Cristo;

per suo amore hanno versato il sangue

e si allietano per sempre nel Signore.


Gaudent in cælis ánimæ Sanctórum, qui Christi vestígia sunt secúti; et quia pro eius amóre sánguinem suum fudérunt, ídeo cum Christo exsúltant sine fine.
 
Colletta

O Dio, forza dei martiri, che hai chiamato alla gloria eterna san Paolo Miki e i suoi compagni attraverso il martirio della croce, concedi anche a noi per loro intercessione di testimoniare in vita e in morte la fede del nostro Battesimo. Per il nostro Signore...

Deus, ómnium fortitúdo sanctórum, qui beátos mártyres Paulum eiúsque sócios per crucem ad vitam vocáre dignátus es, præsta, quæsumus, ut, eórum intercessióne, fidem quam profitémur usque ad mortem fórtiter teneámus. Per Dóminum.   

   

LITURGIA DELLA PAROLA

    

Prima Lettura   Gal 2, 19-20

Non son più io che vivo, ma Cristo vive in me.
 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. 

    

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 125
Chi semina nel pianto, raccoglie nella gioia.

    

Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, 
ci sembrava di sognare. 
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, 
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. 

Allora si diceva tra i popoli: 
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro». 
Grandi cose ha fatto il Signore per noi, 
ci ha colmati di gioia. 

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, 
come i torrenti del Negheb. 
Chi semina nelle lacrime 
mieterà con giubilo. 

Nell'andare, se ne va e piange, 
portando la semente da gettare, 
ma nel tornare, viene con giubilo, 
portando i suoi covoni. 

  

Canto al Vangelo   Mt 28,19.20

Alleluia, alleluia.
Oppure, in tempo di Quaresima: Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio.

Andate e ammaestrate tutte le nazioni, dice il Signore;
ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.

Alleluia.

   

   

Vangelo  Mt 28, 16-20

Andate e ammaestrate tutte le nazioni.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. 
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». 

   

Sulle Offerte

Accogli, Padre santo, i doni che ti offriamo in memoria dei santi martiri Paolo Miki e compagni, che hanno versato il sangue per la fede, e concedi anche a noi di perseverare nella confessione del tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
 
Súscipe, sancte Pater, múnera quæ in sanctórum mártyrum commemoratióne deférimus, et nobis fámulis tuis concéde, ut in confessióne tui nóminis inveníri stábiles mereámur. Per Christum.
   

   

Antifona alla Comunione   Lc 22,28-30

« Io preparo un regno per voi,

che avete perseverato con me nella prova,

perché possiate mangiare e bere alla mia mensa ».

Vos estis qui permansístis mecum in tentatiónibus meis, et ego dispóno vobis regnum, dicit Dóminus, ut edátis et bibátis super mensam meam in regno meo.

   

Dopo la Comunione

Infondi in noi, Signore, la sapienza della croce, che ha illuminato i tuoi martiri Paolo Miki e compagni, perché, fortificati da questo sacrificio, aderiamo pienamente al Cristo e collaboriamo nella Chiesa alla redenzione del mondo. Per Cristo nostro Signore.

Deus, qui crucis mystérium in sanctis martyribus tuis mirabíliter illustrásti, concéde propítius, ut, ex hoc sacrifício roboráti, Christo fidéliter hæreámus, et in Ecclésia ad salútem ómnium operémur. Per Christum.

 

 

Sommario Liturgia


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SESTRI LEVANTE (Genoa) Italy     

 

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