Liturgia di San Girolamo Emiliani

 Liturgia fornita dal
Villaggio del Fanciullo - Martina Franca

 

   

8 FEBBRAIO
SAN GIROLAMO EMILIANI
(1486-1537)
Memoria facoltativa
 

LETTURE: Is 58,7-11 Sal 111; Ef 3,14-19; Mt 19,13-21
 

Girolamo Emiliani nasce a Venezia nel 1486 da nobile famiglia.
Nel 1511 durante la guerra tra la Repubblica Veneta e gli stati della Lega di Cambrai, gli è affidata la difesa della fortezza di Castel Nuovo di Quero.
Fatto prigioniero, invoca la “Madonna Grande” di Treviso, viene prodigiosamente liberato e ritorna a Venezia a servizio della Repubblica. Progressivamente matura una radicale conversione alla vita cristiana: per imitare “il suo divino Maestro Gesù”, rinuncia a tutti i suoi averi dedicandosi al servizio dei poveri, in particolare dei fanciulli orfani e abbandonati, coi quali “vuole vivere e morire”.
A questo scopo costituisce la “Compagnia dei servi dei poveri”, sacerdoti e laici insieme, che condividono in tutto la vita dei piccoli.
Muore a Somasca l’8 febbraio 1537.
In seguito la Chiesa inserisce la Compagnia da lui fondata tra le Congregazioni dei chierici regolari e proclama il Santo “Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata”.

   Dobbiamo confidare soltanto nel Signore
Dalle «Lettere ai suoi confratelli» di san Girolamo Emiliani (Venezia, 21 giugno 1535)

Carissimi fratelli in Cristo e figli dell’Ordine dei Servi dei poveri.
Il vostro povero padre vi saluta e vi esorta a perseverare nell’amore di Cristo e nella fedele osservanza della legge cristiana, come vi ho mostrato con le parole e con le opere quando ero in mezzo a voi, in modo che il Signore sia glorificato in voi per mezzo mio.
Il nostro fine è Dio, fonte di tutti i beni, e dobbiamo confidare soltanto in lui e non in altri, come diciamo nella nostra preghiera. E il nostro misericordioso Signore, volendo accrescere la vostra fede (senza la quale, come dice l’evangelista, Cristo non poté operare molti miracoli) ed esaudire la vostra preghiera, ha stabilito di servirsi di voi poveri, maltrattati, afflitti, stremati di forze, disprezzati da tutti e privati della stessa mia presenza corporale, ma non dello spirito del vostro povero e amatissimo e dolce padre.
Perché vi abbia trattato così, egli solo lo sa; tuttavia possiamo individuare tre cause. Anzitutto il Signore nostro benedetto vi avverte che vuole accogliervi tra i suoi figli diletti, purché perseveriate nelle sue vie: così infatti si è comportato con i suoi amici e li ha resi santi.
La seconda causa è questa, che desidera vivamente che voi sempre più confidiate in lui e non in altri, perché, come ho detto, Dio non compie le sue opere in coloro che rifiutano di porre soltanto in lui tutta la loro fede e speranza, ma ha sempre infuso la pienezza della carità in coloro che erano dotati di grande fede e speranza, e in essi ha compiuto grandi cose. Perciò se sarete ricchi di fede e di speranza, egli stesso, che esalta gli umili, farà in voi grandi cose. Dunque, portando via da voi me e qualunque altro a voi gradito, vi imporrà di scegliere fra queste due cose: o allontanarvi dalla fede e ritornare alle cose del mondo,  o rimanere saldi nella fede e così essere approvati da lui.
Ed ecco la terza causa: Dio vi vuole provare come l’oro nel crogiuolo. Infatti le scorie dell’oro sono distrutte dal fuoco, ma l’oro buono rimane e aumenta di valore. Allo stesso modo Dio si comporta con il servo buono che spera e rimane fermo in lui nelle tribolazioni. Dio lo solleva e di quelle cose che per suo amore ha abbandonato, gli darà il centuplo in questo mondo e la vita eterna nel futuro.
In questo modo egli si è comportato con tutti i santi. Così fece con il popolo d’Israele dopo quanto aveva sofferto in Egitto: non solo infatti lo trasse fuori di là con tanti prodigi e lo nutrì con la manna nel deserto, ma gli concesse anche la terra promessa. Se pertanto anche voi sarete costanti nella fede contro le tentazioni, il Signore vi concederà pace e riposo a tempo debito in questo mondo, e per sempre nell’altro.

 

MESSALE

Antifona d'Ingresso   Mc 10,14
«Lasciate che i piccoli vengano a me
e non glielo impedite,
perché a chi è come loro
appartiene il regno di Dio», dice il Signore.


Sínite párvulos veníre ad me, et ne prohibuéritis eos: tálium est enim regnum Dei, dicit Dóminus.

 

Colletta

O Dio, che in San Girolamo Emiliani,
sostegno e padre degli orfani,
hai dato alla Chiesa un segno della tua predilezione
verso i piccoli e i poveri,
concedi anche a noi
di conservare fedelmente lo spirito di adozione,
per il quale ci chiamiamo
e siamo realmente tuoi figli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
Deus, Pater misericordiárum, qui beátum Hierónymum adiutórem et patrem órphanis providísti, eius nobis intercessióne concéde, ut spíritum adoptiónis, quo fílii tui nominámur et sumus, fidéliter custodiámus. Per Dóminum. 

   

LITURGIA DELLA PAROLA

   

Prima Lettura   Is 58,7-11

Se offrirai il pane all’affamato, brillerà fra le tenebre la tua luce.

Dal libro del profeta Isaia

Così dice il Signore: “Spezza il tuo pane con l'affamato, introduci in casa i miseri, senza tetto, vesti chi è nudo, senza distogliere gli occhi dalla tua gente.
Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà.
Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli ti dirà: Eccomi! Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua oscurità sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono”.

   

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 111
Il Signore ama chi dona con gioia.

   

Beato l'uomo che teme il Signore
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza dei giusti sarà benedetta. 
R.

Spunta nelle tenebre come luce per i giusti,
buono, misericordioso e giusto.
Felice l'uomo pietoso che dà in prestito:
egli non vacillerà in eterno.
 R.

Il giusto sarà sempre ricordato,
non temerà annunzio di sventura.
Saldo è il suo cuore, confida nel Signore,
sicuro è il suo cuore, non teme.  
R.

Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua potenza s'innalza nella gloria. 
R.

Seconda lettura
   Ef 3,14-19
Il Cristo abiti, per la fede, nei vostri cuori: radicati e fondati nella carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell'uomo interiore.
Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

 

Canto al Vangelo     Mt 25,40

Alleluia, alleluia.

Quanto avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, 
l'avete fatto a me.

Alleluia.

  

  

Vangelo  Mt 19,13-21

Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri;
poi vieni e seguimi.


Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini, perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano.
Gesù però disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli”. E dopo aver imposto loro le mani, se ne partì.
Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: “Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?”. Egli rispose: “Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. Ed egli chiese: “Quali?” Gesù rispose: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, ama il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli disse: “Ho sempre osservato tutte queste cose: che mi manca ancora?”.
Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”.

   

Sulle Offerte

O Padre misericordioso, che in San Girolamo
hai impresso l'immagine dell'uomo nuovo,
creato nella giustizia e nella santità, 
concedi anche a noi di rinnovarci nello spirito,
per essere degni di offrirti il sacrificio di lode.
Per Cristo nostro Signore.


Accépta tibi sit, quæsumus, Dómine, sacrátæ plebis oblátio pro beáti commemoratióne et præsta, ut, ex huius participatióne mystérii, exémpla tuæ caritátis referámus. Per Christum.
 

   

Antifona alla Comunione   Gc 1,27

Religione pura e senza macchia
davanti a Dio nostro Padre è questa:
soccorrere gli orfani e le vedove
nelle loro afflizioni
e conservarsi puri da questo mondo
.  

Mt 18,3 Nisi convérsi fuéritis et efficiámini sicut párvuli, non intrábitis in regnum cælórum, dicit Dóminus.

   

Dopo la Comunione

O Padre misericordioso, che ci hai fatto gustare
la dolcezza del pane di vita,
concedi a noi, che celebriamo con gioia
la solennità di san Girolamo,
di imitare il suo esempio
per progredire nel cammino della carità
ed essere da te benedetti nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.


Tríbuat nobis, omnípotens Deus, reféctio sancta subsídium, ut, exémplo beáti Hierónymi, et fraternitátis caritátem et lumen veritátis in corde exhibeámus et ópere. Per Christum.
 

 

Sommario Liturgia


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