Liturgia di San Stanislao, vescovo e martire

Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA

 

   

11 APRILE 
SAN STANISLAO
vescovo e martire
(1030?-1079)
Memoria
 

LETTURE: At 20, 17-18.28-32.36; Sal 22; Mt 9, 35-38
 

La Chiesa è chiamata in ogni tempo a proclamare il messaggio del Vangelo senza «addomesticarlo». E’ quanto fece l’eroico polacco Stanislao, arcivescovo di Cracovia, in circostanze che ricordano il gesto di san Giovanni Battista. Nato a Szczepanowski aveva studiato a Parigi; divenuto vescovo organizzò la sua diocesi, ed ebbe sempre due predilezioni: i poveri e i suoi sacerdoti che si premurava di visitare ogni anno. Non esitò a scomunicare Boleslao II, re di Polonia, che dava scandalo con le sue dissolutezze. Il re lo accusò di tradimento e l’11 aprile 1079 lo uccise mentre celebrava la messa. Papa Innocenzo IV lo ascrisse tra i santi martiri nel 1253 ad Assisi.
In questa festa del patrono della Polonia, la nostra comunione ci unirà alla testimonianza che sempre hanno dato i cristiani di questa nazione, e la nostra preghiera sarà perché tutti i credenti vivano la loro fede. Dio ha donato in ogni tempo alla sua Chiesa pastori che di fronte ai lupi non hanno indietreggiato, ma han saputo «dare la vita» per le pecore, sull’esempio di Cristo che continuamente «dà il suo Corpo, il suo Sangue», la sua Parola viva.

 

Combattendo la battaglia della fede

Dalle «Lettere» di san Cipriano, vescovo e martire
(Lett. 58, 8-9. 11; CSEL 3, 663-666)

Mentre lottiamo e combattiamo la battaglia della fede, Dio ci guarda, ci guardano i suoi angeli, ci guarda anche Cristo. Che onore grande e che felicità combattere sotto lo sguardo di Dio, essere coronati da Cristo giudice!
Armiamoci, fratelli carissimi, raccogliamo tutte le forze e disponiamoci alla battaglia con animo integro, con fede piena e con virtù solide. Tutte le schiere di Dio avanzino così verso il combattimento che devono sostenere.
L'Apostolo c'insegna ad armarci e a prepararci dicendo: «Cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace, tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la Parola di Dio» (Ef 6, 14-17).
Prendiamo queste armi, muniamoci di queste difese spirituali e celesti per poter resistere e respingere gli assalti del diavolo nel giorno del male.
Rivestiamoci della corazza della giustizia, perché il nostro petto sia difeso e protetto contro i colpi del nemico. I nostri piedi siano calzati e muniti dell'insegnamento evangelico. Cominciando così a calpestare e a schiacciare il serpente, non saremo morsi e vinti da lui.
Teniamo saldamente lo scudo della fede, perché contro di esso si estingua ogni dardo infuocato che il nemico ci scaglia addosso.
Prendiamo anche a protezione della testa l'elmo spirituale, per difendere i nostri orecchi dall'ascolto di parole mortifere, i nostri occhi da immagini detestabili. Sia premunita la fronte per conservare inviolato il segno di Dio, la nostra bocca per confessare vittoriosamente il Signore Gesù Cristo.
Armiamo anche la nostra destra con la spada spirituale, perché respinga vigorosamente i sacrifici immondi e, memorie dell'Eucaristia, prenda il corpo del Signore, lo stringa in attesa di ricevere poi da Dio il premio delle celesti corone.
Queste cose, fratelli carissimi, restino nei vostri cuori. Se, mentre pensiamo e meditiamo queste cose, arriverà il giorno della persecuzione, il soldato di Cristo, istruito dai suoi precetti e dai suoi moniti, non temerà la battaglia, ma sarà pronto per la corona.
 

MESSALE

Antifona d'Ingresso   Lc 4,18
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
mi ha mandato per annunziare ai poveri il lieto
messaggio, e a risanare chi ha il cuore affranto.

 

Ez 34,11 Ez 45,23-24

Visitábo oves meas, dicit Dóminus,

et suscitábo pastórem qui pascat eas:

ego autem Dóminus ero eis in Deum (T.P. allelúia).

 
Colletta

O Dio, che al santo vescovo Stanislao hai dato la grazia di concludere con il martirio il suo servizio pastorale, concedi anche noi, che lo veneriamo come intercessore, di perseverare, forti nella fede, per tutti i giorni della nostra vita. Per il nostro Signore ....

 

Deus, pro cuius honóre beátus epíscopus Stanisláus gládiis persecutórum occúbuit, præsta, quæsumus, ut fortes in fide usque ad mortem perseveráre valeámus. Per Dóminum.

 
LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
   At 20, 17-18.28-32.36
Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, 
in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi.     


Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare subito ad Efeso gli anziani della Chiesa. Quando essi giunsero disse loro: « Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue.
Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato di esortare fra le lacrime ciascuno di voi.

Ed ora vi affido al Signore e alla parola della sua grazia che ha il potere di edificare e di concedere l’eredità con tutti i santificati ». Detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò.


Salmo Responsoriale
  Dal Salmo 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.


Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincàstro
mi danno sicurezza 

Davanti a me tu prepari una mensa 
sotto gli occhi dei miei nemici; 
cospargi di olio il mio capo.

Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.


Canto al Vangelo
  Gv 10, 14
Alleluia, alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore;

conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

Alleluia.

   

   
Vangelo  
Mt 9, 35-38
La messe è molta, ma gli operai sono pochi.
 

Dal vangelo secondo Matteo.

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagòghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.

Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della mèsse che mandi operai nella sua mèsse
!».


Sulle Offerte

Accogli, Signore, i nostri doni nel ricordo di san Stanislao, e fa' che il sacrificio eucaristico che proclama la tua gloria ci ottenga la salvezza eterna. Per Cristo ...

 

Hóstias, quæsumus, Dómine, quas in festivitáte beáti Stanislai sacris altáribus exhibémus, propítius réspice, ut, nobis indulgéntiam largiéndo, tuo nómini dent honórem. Per Christum.

 
Prefazio
 
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
 
Tu doni alla tua Chiesa
la gioia di celebrare la festa di San Stanislao,
con i suoi esempi la rafforzi,
con i suoi insegnamenti l'ammaestri,
con la sua intercessione la proteggi.
 
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime cantiamo l'inno della tua lode: 

Santo, Santo, Santo...

 

Vere dignum et iustum est,

æquum et salutáre:

Te quidem, Dómine,

omni témpore confitéri,

sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,

cum Pascha nostrum immolátus est Christus.

 

Qui se pro nobis offérre non désinit,

nosque apud te perénni advocatióne deféndit;

qui immolátus iam non móritur, sed semper vivit occísus.

Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,

totus in orbe terrárum mundus exsúltat.

 

Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ

potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,

sine fine dicéntes:

 

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.

 
Antifona alla Comunione
  Mt 28,20
« Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo
», dice il Signore.

  

Jn 15,16 Non vos me elegístis, dicit Dóminus;

 sed ego elégi vos, et pósui vos ut eátis et fructum afferátis,

et fructus vester máneat (T.P. allelúia).

 
Dopo la Comunione

La comunione alla tua mensa, Signore, ci disponga alla gioia dell'eterno convito, che san Stanislao ha meritato come fedele dispensatore dei tuoi misteri. Per Cristo ...

  

Refécti sacris mystériis, Dómine, humíliter deprecámur, ut, beáti Stanislai. exémplo, studeámus confitéri quod crédidit, et ópere exercére quod dócuit. Per Christum.

 

 

Sommario Liturgia


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