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Liturgia dei Ss. Carlo Lwanga e Compagni |
Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA |
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3
GIUGNO
Ss. CARLO LWANGA E COMPAGNI MARTIRI (+ 1886 e 1887) Memoria |
LETTURE:
Sap 3, 1-9;
Sal 125;
Mt
10,28-33 |
Solo qualche decina d’anni fa le
giovani Chiese dell’Africa nera hanno avuto il loro «Battesimo»
nel sangue dei loro primi martiri diventato, in breve, seme fecondo di
cristiani. Tutti giovani e laici, Carlo Lwanga, Mattia Kalemba Mulumba,
Andrea Kaggwa, e altri diciannove, sono i primi di quel centinaio di
cristiani, tra cattolici e protestanti, vittime della persecuzione del
vizioso re Mwanga in Uganda, nella regione dei grandi laghi. Dopo
terribili torture il giovane Lwanga e dodici compagni morirono a Rwbaga
il 3 giugno dei 1886; una parte degli altri caddero vittime il 26 maggio
dello stesso anno e gli ultimi il 27 gennaio seguente, la maggior parte
bruciati vivi. Canonizzati nel 1964. |
La gloria dei martiri, segno di rinascita Dall'«Omelia per la canonizzazione dei martiri
dell'Uganda» di Paolo VI, papa |
MESSALE Antifona
d'Ingresso Cf. Sg 3,6-7 Sg 9 Tamquam aurum in fornáce probávit eléctos Dóminus, et quasi holocáusti hóstiam accépit illos; et in témpore erit respéctus illórum: quóniam donum et pax erit eléctis Dei (T.P. allelúia).
Prima Lettura Sap 3, 1-9 Dio li ha graditi come un olocausto. Dal libro della Sapienza Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità. In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. Nel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là. Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell'amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti. Salmo Responsoriale Dal Salmo 125 Chi semina nel pianto, raccoglie nella gioia. Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. Allora si diceva tra i popoli: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmati di gioia. Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, come i torrenti del Nègheb. Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo. Nell'andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni. Canto al Vangelo Alleluia, alleluia. Noi ti lodiamo, o Dio, e ti benediciamo; ti dà testimonianza la schiera dei tuoi martiri. Alleluia.
Vangelo
Mt 10, 28-33
Sulle Offerte
Hóstias
tibi, Dómine, offérimus, supplíciter exorántes, ut, sicut beátis martyribus
magis mori quam peccáre tribuísti, ita nos fácias, tibi soli déditos, altári
tuo ministráre. Per Christum.. E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
A imitazione del Cristo tuo Figlio il santo martire Carlo e compagni ha reso gloria al tuo nome e ha testimoniato con il sangue i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, per Cristo nostro Signore.
E noi con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te il nostro canto, e proclamiamo insieme la tua gloria:
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus: Quóniam beáti mártyris N. pro confessióne nóminis tui, ad imitatiónem Christi, sanguis effúsus tua mirabília maniféstat, quibus pérficis in fragilitáte virtútem, et vires infírmas ad testimónium róboras, per Christum Dóminum nostrum.
Et ídeo, cum cælórum Virtútibus, in terris te iúgiter celebrámus, maiestáti tuæ sine fine clamántes:
Sanctus,
Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth. Ps 115,15 Pretiósa in conspéctu Dómini; mors sanctórum eius (T.P. allelúia).
Súmpsimus, Dómine, divína sacraménta, sanctórum mártyrum tuórum victóriam recoléntes: quæsumus, ut, quæ ipsis ad perferénda supplícia contulérunt, ea nobis inter advérsa præbeant fídei caritatísque constántiam. Per Christum..
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