6 GIUGNO
SAN NORBERTO
Vescovo e Fondatore (+1134)
(Memoria facoltativa)
MISSALE
ROMANUM
VETUS
ORDO
LETTURE: Sir
44,16-17.19-20.23; 45,1-4.15-16; Sal 88; Gv 10,11-18;
Un contemplativo apostolo liturgico
Norberto di
Xanten
(Gennep, Germania, ca 1080 – Magdeburgo, 6 giugno 1134) Rinnovatore
liturgico, riformatore del clero, difensore del Papa e fondatore
dell'Ordine dei Canonici Regolari Premostratensi.
Arriva a
essere suddiacono, e lì si ferma. Sta un po’ al servizio
dell’arcivescovo di Colonia, poi va al seguito dell’imperatore Enrico V.
Vive come un ecclesiastico del tempo. Più feste che preghiere, più
banchetti che digiuni. Nel 1115, mentre è in viaggio, un fulmine lo
sfiora, lo tramortisce, e lui non ha dubbi: questo è un segnale, forse
un ultimo avviso. Ripresi allora gli studi, è ordinato sacerdote e
comincia a viaggiare; sempre a piedi nudi. Predica ai cristiani, ma
soprattutto ai preti: prima del gregge, bisogna raddrizzare i pastori.
Attraverso una più viva partecipazione alla Divina Liturgia e alla
Venerazione della Madre di Dio, San Norberto evangelizza intere
popolazioni. La Santissima Eucaristia è portata, adorata con grande
amore e rispetto! Nelle sue immagini è sempre rappresentato con la
Santissima Eucaristia.
Nel 1120 si ferma a Laon, in Francia: ottiene dal vescovo Bartolomeo una
valletta incolta e vi si stabilisce con alcuni compagni. E con un
progetto: creare una comunità di votati alla Parola, all’esempio e
soprattutto alla Divina Liturgia. Così nel 1121 nasce un Ordine
religioso che dal nome della valle, Prémontré, si chiamerà
Premonstratense. La disciplina è monastica: vita in comune, con lavoro e
la liturgia che, come dalla riforma Cluniacense, nel suo Monastero è
celebrata giorno e notte! Ma dalla vita liturgica sorge come un soave
profumo da un fiore bellissimo: un intenso apostolato: la predicazione
esterna, al tempo non curata. Dunque una comunità sì contemplativa, ma
anche chiamata all’evangelizzazione, “fuori”. Norberto anticipa in parte
quella che sarà poi la missione di Francescani, Domenicani e altri
Ordini mendicanti. I Premonstratensi, vestiti di bianco, cristianizzano
popolazioni nell’Est europeo, dissodano terre, bonificano paludi in
Olanda (fu propria di questi monaci “ingegneri” strappare le terre al
mare, bonificando i Paesi Bassi), si espandono in tutta Europa, arrivano
anche in Palestina (dove molti di loro saranno poi uccisi).
Dopo i secoli della grande espansione (XIII e XIV) vengono i tempi delle
persecuzioni, degli abbandoni, con i conflitti religiosi in Europa, poi
con la Rivoluzione francese. Tutto sembra finire quando nel 1834 muore
il Generale dell’Ordine, e non ha successori. Ma nel 1869 si avvia la
rinascita, e ora i Premonstratensi sono presenti e operanti nella
Chiesa.
Norberto,
nel 1126, è diventato arcivescovo di Magdeburgo. Poi l’hanno coinvolto i
drammi della Chiesa al suo vertice. Nel 1130, morto Onorio III, ci sono
a Roma un papa (Innocenzo II) e un antipapa (Anacleto II). E c’è il re
tedesco Lotario III che vuole essere incoronato a Roma, ma non sa da
quale dei due. Norberto si schiera con Innocenzo II (difeso
vigorosamente da san Bernardo), accompagna in Italia Lotario e lo fa
incoronare da lui; e continua a lavorare in Germania per ristabilire
l’unità della Chiesa, mettendo fine allo scisma.
Muore poi nella sua sede arcivescovile. Nel 1582, papa Gregorio XIII lo
proclamerà santo. Le spoglie di Norberto, all’inizio dell’anno 1627,
furono deposte nella chiesa del cenobio dei Canonici Premonstratensi a
Strahow, nella città di Praga, dove, poco dopo, in suo onore fu
innalzato uno splendido altare.
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MESSALE
Antifona
d'Ingresso
Dn 12,3
I saggi rifulgeranno
come lo splendore del firmamento;
coloro che insegneranno a molti la giustizia
brilleranno come stelle per sempre.
Ez 34,11 Ez
45,23-24
Visitábo oves
meas, dicit Dóminus,
et suscitábo
pastórem qui pascat eas:
ego autem Dóminus
ero eis in Deum
Colletta
O Dio,
che nel vescovo sant'Ambrogio ci hai dato un insigne maestro della fede
cattolica e un esempio di apostolica fortezza, suscita nella Chiesa
uomini secondo il tuo cuore, che la guidino con coraggio e sapienza. Per
il nostro Signore...
Deus, qui beátum
Norbértum epíscopum Ecclésiae tuae oratióne ac pastoráli zelo minístrum
exímium effecísti, praesta, quaesumus, ut, eius interveniénte suffrágio,
fidélium grex pastóres iuxta cor tuum et salutária páscua semper
invéniat. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Sir 44,16-17.19-20.23; 45,1-4.15-16;
Fu amato da Dio e dagli uomini
Dal libro del Siracide
Ecco il sommo sacerdote:
durante la sua vita piacque al Signore,
fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell’ira fu riconciliazione;
nessuno fu simile a lui nella gloria.
Egli custodì la legge dell'Altissimo, con lui entrò in alleanza.
Dio fece posare sul suo capo
la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza;
lo confermò nelle sue benedizioni.
Da lui fece sorgere un uomo di pietà,
che riscosse una stima universale e fu amato da Dio e dagli uomini.
Lo rese glorioso come i santi
e lo rese grande a timore dei nemici.
Per la sua parola fece cessare i prodigi
e lo glorificò davanti ai re;
gli diede autorità sul suo popolo
e gli mostrò una parte della sua gloria.
Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine.
Stabilì con lui un’alleanza perenne,
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel nome del Signore.
Il Signore lo scelse tra tutti i viventi
perché gli offrisse sacrifici,
incenso e profumo come memoriale
e perché compisse l'espiazione per il suo popolo.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 88
Sei stato fedele, Signore, con il tuo servo.
Canterò senza fine le grazie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto:
«La mia grazia rimane per sempre»;
la tua fedeltà è fondata nei cieli.
Dice il Signore:
«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli».
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l'ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.
La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui
e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza».
Canto al Vangelo
Gv 10,14
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.
Vangelo
Gv 10,11-18
Il buon pastore
offre la vita per le pecore
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo,
Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per
le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore
non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il
lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa
delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie
pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e
offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di
quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e
diventeranno un solo gregge e un solo pastore. Per questo il Padre mi
ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno
me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla
e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal
Padre mio».
Sulle Offerte
Venga su di noi,
o Padre, il tuo Santo Spirito, nella celebrazione dei divini misteri, e
ci riempia di quella luce evangelica che fece di san Norberto un ardente
apostolo della fede. Per Cristo nostro Signore.
Hóstias,
quaesumus, Dómine, quas in festivitáte beáti Norberti sacris altáribus
exhibémus, propítius réspice, ut, nobis indulgéntiam largiéndo, tuo
nómini dent honórem. Per Christum.
Antifona alla Comunione
Cf Gv
10,11
Il buon pastore dona la vita
per il suo gregge.
Jn 15,16
Non vos me
elegístis,
dicit Dóminus;
sed ego elégi vos,
et pósui vos ut
eátis et fructum afferátis,
et fructus vester
máneat.
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai
rinnovati con la potenza misteriosa di questo sacramento, fa' che alla
scuola di san Norberto vescovo camminiamo da forti sulla via della
salvezza, per giungere alla gioia del convito eterno. Per Cristo nostro
Signore.
Refécti sacris mystériis, Dómine, humíliter deprecámur, ut, beáti
Norberti exémplo, studeámus confitéri quod crédidit, et ópere exercére
quod dócuit. Per Christum.
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