PROPRIO IN LATINO DELLA S. MESSA

tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum

e traduzione italiana delle letture secondo

la traduzione proposta dalle CEI
 

 

31 LUGLIO

 

SANT'IGNAZIO DI LOYOLA

CONFESSORE


 

INTRÓITUS        

Philipp. 2, 10-11. In nómine Jesu omne genu fléctitur, coeléstium, terréstrium et infernórum: et omnis lingua confiteátur, quia Dóminus Jesus Christus in glória est Dei Patris. Ps. 5, 12-13. Gloriabúntur in te omnes, qui díligunt nomen tuum: quóniam tu benedíces justo. Glória Patri. 

 

Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi in cielo, in terra e nell'in­ferno, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è Signore, a gloria di Dio Padre. Sai. Esul­tino in Te, coloro che amano il tuo nome, perché Tu be­nedici il giusto. V Gloria al Padre e al Figliuolo.  

 

ORÁTIO         

Deus, qui ad majórem tui nóminis glóriam propagándam, novo per beátum Ignátium subsídio militántem Ecclésiam roborásti: concéde; ut, ejus auxílio et imitatióne certántes in terris, coronári cum ipso mereámur in coelis. Per Dóminum.   

 

Dio, che per irradiare maggiormente la gloria del tuo nome, hai procurato alla Chiesa militante, per mezzo del beato Ignazio, l'appoggio di nuove forze, concedi che combattendo in terra col suo aiuto ed a sua imitazione, me­ritiamo d'esser coronati con Lui in cielo. Per nostro Signore.  

 

EPISTOLA         

Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timótheum. 2. Tim. 2, 8-10; 3, 10-12.

 

Caríssime: Memor esto, Dóminum Jesum Christum resurrexísse a mórtuis ex sémine David, secúndum Evangélium meum, in quo labóro usque ad víncula, quasi male óperans: sed verbum Dei non est alligátum. Ideo ómnia sustíneo propter eléctos, ut et ipsi salútem consequántur, quæ est in Christo Jesu, cum glória coelésti. Tu autem assecútus es meam doctrínam, institutiónem, propósitum, fidem, longanimitátem, dilectiónem, patiéntiam, persecutiónes, passiónes: quália mihi facta sunt Antiochíæ, Icónii et Lystris: quales persecutiónes sustínui, et ex ómnibus erípuit me Dóminus. Et omnes, qui pie volunt vívere in Christo Jesu, persecutiónem patiéntur. M. - Deo grátias.    

 

Carissimo: Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Tu invece mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nella condotta, nei propositi, nella fede, nella magnanimità, nell'amore del prossimo, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad Antiochia, a Icònio e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha liberato da tutte. Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo. M. - Deo grátias.   

 

 

GRADUALE         

Ps. 91, 13 et 14. Justus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur in domo Dómini. Ad annuntiándum mane misericórdiam tuam, et veritátem tuam per noctem.  

 

Il giusto crescerà come palma, si ergerà come cedro del Libano nella casa del Signore. Per celebrare al mattino la tua misericordia e al tua fedeltà nella notte. 

 

ALLELÚIA        

Allelúja, allelúja. Jac. 1, 12. Beátus vir, qui suffert tentatiónem: quóniam, cum probátus fúerit, accípiet corónam vitæ. Allelúja.

 

Allelúja, allelúja. Felice l'uomo che è messo alla prova! Quando sarà ricono­sciuto il suo valore, riceverà la corona di vita. Allelúja.         

 

EVANGÉLIUM         

Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam. Luc. 10, 1-9.

 

In illo témpore: Designávit Dóminus et álios septuagínta duos: et misit illos binos ante fáciem suam in omnem civitátem et locum, quo erat ipse ventúrus. Et dicébat illis: Messis quidem multa, operárii autem pauci. Rogáte ergo Dóminum messis, ut mittat operários in messem suam. Ite: ecce, ego mitto vos sicut agnos inter lupos. Nolíte portáre sǽculum neque peram neque calceaménta; et néminem per viam salutavéritis. In quamcúmque domum intravéritis, primum dícite: Pax huic dómui: et si ibi fúerit fílius pacis, requiéscet super illum pax vestra: sin autem, ad vos revertétur. In eádem autem domo manéte, edéntes et bibéntes quæ apud illos sunt: dignus est enim operárius mercéde sua. Nolíte transíre de domo in domum. Et in quamcúmque civitátem intravéritis, et suscéperint vos, manducáte quæ apponúntur vobis: et curáte infírmos, qui in illa sunt, et dícite illis: Appropinquávit in vos regnum Dei. M. - Laus tibi Christe. 

 

In quel tempo Gesù: Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì. Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: "Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.  M. - Laus tibi Christe. 

    

 

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM         

Ps. 88, 25. Véritas mea et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu ejus.    

 

Ps. 88, 25. La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome egli crescerà in potenza. 

 

SECRÉTA         

Adsint, Dómine Deus, oblatiónibus nostris sancti Ignátii benígna suffrágia: ut sacrosáncta mystéria, in quibus omnis sanctitátis fontem constituísti, nos quoque in veritáte sanctíficet. Per Dóminum nostrum. 

 

La benigna intercessione di Sant'Ignazio accompagni, o Signore Dio, le nostre offerte, affinché i sacri misteri che hai stabilito quale sorgente di ogni santità, ci santifichino vera­mente. Per nostro Signore Ge­sù Cristo, tuo Figliuolo. 

 

PREFAZIO COMUNE           

 

COMMÚNIO          

Luc. 12, 49. Ignem veni míttere in terram: et quid volo, nisi ut accendátur? 

 

Luc. 12, 49. Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e che cosa vo­glio se non che si accenda?  

 

POSTCOMMÚNIO         

Laudis hóstia, Dómine, quam pro sancto Ignátio grátias agentes obtúlimus: ad perpétuam nos majestátis tuæ laudatiónem, ejus intercessióne, pérducat. Per Dóminum. 

 

Il sacrificio di lode che Ti abbiamo offerto, o Signore, rendendoti grazie, in onore di Sant'Ignazio, ci conduca per sua intercessione all'eterna lode della tua maestà. Per nostro Signore   Gesù   Cristo.

 

 

Sommario Liturgia


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