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DICEMBRE
SAN
FRANCESCO SAVERIO
Sacerdote
(1506-1552)
Memoria
LETTURE:
1 Cor 9, 16-19.22-23;
Sal 116;
Mc 16, 15-20
La Chiesa
ha una missione: predicare il Vangelo ad ogni uomo (Mc 16,15). Lo Spirito Santo non le ha mai lasciato mancare chi ne
ha avvertito l’urgenza profonda. Francesco Saverio fu uno di questi
grandi «missionari». Spagnolo, fu compagno di studi di Ignazio di
Loyola a Parigi e, con lui, uno dei fondatori della Compagnia di Gesù.
Partì missionario nel 1541 verso l’India e il Giappone: era il primo
sacerdote europeo a raggiungere quelle antiche civiltà. Sostenuto da
spirito di preghiera e di gioia, era buon organizzatore. Nel corso della
sua predicazione intensissima percorse l’India, la Malacca, le
Molucche, altre isole del Pacifico e il Giappone. Sapeva adattare il
messaggio evangelico alle «culture» locali e pare abbia battezzato
oltre trentamila pagani. Morì a soli 46 anni nell’isola di San Chao,
stremato dalle fatiche. Si preparava ad evangelizzare la Cina. Il suo
corpo è a Goa, in India. E’ patrono delle missioni.
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Guai a me se non predicherò il Vangelo!
Dalle «Lettere» a
sant'Ignazio di san Francesco Saverio, sacerdote
(Lett. 20 ott. 1542, 15 gennaio 1544; Epist. S. Francisci Xaverii aliaque eius scripta, ed. G. Schurhammer I
Wicki, t. I, Mon. Hist. Soc. Iesu, vol. 67, Romae, 1944, pp. 147-148; 166-167)
Abbiamo percorso i villaggi dei neofiti, che pochi anni fa avevano ricevuto i sacramenti cristiani. Questa zona non è abitata dai Portoghesi, perché estremamente sterile e povera, e i cristiani indigeni, privi di sacerdoti, non sanno
nient'altro se non che sono cristiani. non c'è nessuno che celebri le sacre funzioni, nessuno che insegni loro il Credo, il Padre nostro,
l'Ave ed i Comandamenti della legge divina.
Da quando dunque arrivai qui non mi sono fermato un istante; percorro con assiduità i villaggi, amministro il battesimo ai bambini che non
l'hanno ancora ricevuto. Così ho salvato un numero grandissimo di bambini, i quali, come si dice, non sapevano distinguere la destra dalla sinistra. I fanciulli poi non mi lasciano né dire
l'Ufficio divino, né prendere cibo, né riposare fino a che non ho loro insegnato qualche preghiera; allora ho
cominciato a capire che a loro appartiene il regno dei cieli.
Perciò, non potendo senza empietà respingere una domanda così giusta, a cominciare dalla confessione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnavo loro il Simbolo apostolico, il Padre nostro e
l'Ave Maria. Mi sono accorto che sono molto intelligenti e, se ci fosse qualcuno a istruirli nella legge cristiana, non dubito che diventerebbero ottimi cristiani.
Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani solamente perché manca chi li faccia cristiani. Molto spesso mi viene in mente di percorrere le Università
d'Europa, specialmente quella di Parigi, e di mettermi a gridare qua e là come un pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità con queste parole: Ahimè, quale gran numero di anime, per colpa vostra, viene escluso dal cielo e cacciato
all'inferno!
Oh! se costoro, come si occupano di lettere, così si dessero pensiero anche di questo, onde poter rendere conto a Dio della scienza e dei talenti ricevuti!
In verità moltissimi di costoro, turbati da questo pensiero, dandosi alla meditazione delle cose divine, si disporrebbero ad ascoltare quanto il Signore dice al loro cuore, e, messe da parte le loro brame e gli affari umani, si metterebbero totalmente a disposizione della volontà di Dio. Griderebbero certo dal profondo del loro cuore: «Signore, eccomi; che cosa vuoi che io faccia?» (At 9, 6 volg.). Mandami dove vuoi, magari anche in India.
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MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
95,3-4
Narrate tra i popoli la gloria del Signore,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi;
grande è il Signore e degno di ogni lode.
Ps 17,50 Ps 21,23
Confitébor tibi
in pópulis,
Dómine,
et
narrábo nomen tuum frátribus mei.
Colletta
O Dio, che hai chiamato molti popoli dell'Oriente alla luce del Vangelo, con la predicazione apostolica di san Francesco Saverio,
fa' che ogni comunità cristiana arda dello stesso fervore missionario, perché su tutta la terra la santa Chiesa si allieti di nuovi figli. Per il nostro Signore...
Deus, qui beáti Francísci prædicatióne multos tibi pópulos acquisísti,
da, ut fidélium ánimi eódem fídei zelo férveant, et ubérrima ubíque
prole Ecclésia sancta lætétur. Per Dóminum.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima Lettura
1 Cor 9, 16-19.22-23
Guai
a me se non predicassi il vangelo!
Dalla
prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, non è per me un vanto predicare il vangelo; è per me un dovere: guai a me se non predicassi il vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Quale è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior
numero. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro.
Salmo
Responsoriale
Dal
Salmo 116
Ti adoreranno, Signore,
tutti i popoli della terra.
Lodate il Signore, popoli tutti,
voi tutte, nazioni, dategli gloria.
Forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Canto
al Vangelo
Is
61,1
Alleluia,
alleluia.
Lo spirito del Signore è su di me:
mi ha mandato a portare
il lieto annunzio ai poveri.
Alleluia.
Vangelo
Mc 16, 15-20
Andate
in tutto il mondo e predicate il vangelo.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, apparendo agli Undici, Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che
accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.
Sulle
Offerte
Accogli i doni che ti offriamo, o Signore, nel ricordo di san Francesco Saverio, che peregrinò alle lontane terre dell'Oriente sospinto dal desiderio di salvare l'umanità; concedi anche a noi di essere annunziatori e testimoni della fede, per venire incontro a te con una moltitudine di fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Súscipe, Dómine,
múnera, quæ tibi in beáti Francísci commemoratióne deférimus, et præsta,
ut, sicut ille desidério salútis hóminum ad terras longínquas est
progréssus, ita et nos, testimónium Evangélio efficáciter perhibéntes,
ad te cum frátribus properáre festinémus. Per Christum.
Prefazio
dell'Avvento I
La
duplice venuta del Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo ...
Vere
dignum et iustum est,
æquum
et salutáre,
nos
tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine,
sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:
per
Christum Dóminum nostrum.
Qui,
primo advéntu in humilitáte carnis assúmptæ,
dispositiónis antíquæ munus implévit,
nobísque salútis perpétuæ trámitem reserávit:
ut, cum
secúndo vénerit in suæ glória maiestátis,
manifésto demum múnere capiámus,
quod
vigilántes nunc audémus exspectáre promíssum.
Et ídeo
cum Angelis et Archángelis,
cum
Thronis et Dominatiónibus,
cumque
omni milítia cæléstis exércitus,
hymnum
glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Antifona
alla Comunione
Cf
Mc16,15; Mt 28,20
«Andate
in tutto il mondo
e predicate il Vangelo:
io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine dei tempi»,
dice il Signore.
Mt 10,27 Quod
dico vobis in ténebris,
dícite in lúmine,
dicit Dóminus,
et quod in aure audítis, prædicáte super tecta.
Dopo
la Comunione
L'Eucaristia
che abbiamo celebrato, Signore, ci comunichi la carità apostolica di san
Francesco Saverio, perché ognuno di noi viva in modo autentico la sua
vocazione cristiana, e ottenga il premio promesso ai buoni operai del
Vangelo. Per Cristo nostro Signore.
Mystéria tua, Deus, eum in nobis accéndant caritátis ardórem, quo beátus
Francíscus pro animárum salúte flagrávit, ut, vocatióne nostra dígnius
ambulántes, promíssum bonis operáriis præmium cum eo consequámur. Per
Christum.
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