PROPRIO IN LATINO DELLA S. MESSA

tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum

e traduzione italiana delle letture secondo

la traduzione proposta dalle CEI

 

25 LUGLIO

 

S. GIACOMO APOSTOLO

e

Commemorazione di San Cristoforo

 

INTRÓITUS          

Ps. 138,17. Mihi autem nimis bonoráti sunt amíci tui, Deus: nimis confortátus est principátus eórum. Ps. ibid., 1-2. Dómine, probásti me et cognovísti me: tu cognovísti sessiónem meam ei resurrectiónem meam.  Glória Patri..  

 

Ps. 138,17. Ho grande stima per i tuoi amici , o Signore, ; la loro potenza ha solide basi. Signore, Tu mi hai messo alla prova e mi conosci; Tu sai tutto di me: l’ora della morte e quella della resurrezione. Gloria al Padre.

 

ORÁTIO          

Esto, Dómine, plebi tuæ sanctificátor et custos: ut, Apóstoli tui Jacóbi muníta præsídiis, et conversatióne tibi pláceat, et secúra mente desérviat. Per Dóminum nostrum.

 

Sii, o Signore, il santificatore ed il custode del tuo popolo, affinchè sotto la protezione del tuo Apostolo Giacomo sia a Te gradito per la sua condotta e Ti serva con animo sereno. Per il nostro Signore.

 

Pro S. Christophoro  

Præsta, quǽsumus, omnípotens Deus: ut, qui beáti Christóphori Mártyris tui natalíta cólimus, intercessióne ejus in tui nóminis amóre roborémur. Per Dóminum.  

 

Concedi, o Dio onnipotente, che celebrando la nascita al cielo del beato Cristoforo Martire tuo, per sua intercessione veniamo confermati nell’amore verso di Te. Per il nostro Signore.

 

EPISTOLA          

Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corinthios. 1. Cor. 4. 9-15.

 

Fratres: Puto, quod Deus nos Apóstolos novíssimos osténdit, tamquam morti destinátos: quia spectáculum facti sumus mundo et Angelis et homínibus. Nos stulti propter Christum, vos autem prudéntes in Christo: nos infírmi, vos autem fortes: vos nóbiles, nos autem ignóbiles. Usque in hanc horam et esurímus, et sitímus, et nudi sumus, et cólaphis cǽdimur, et instábiles sumus, et laborámus operántes mánibus nostris: maledícimur, et benedícimus: persecutiónem pátimur, et sustinémus: blasphemámur, et obsecrámus: tamquam purgaménta hujus mundi facti sumus, ómnium peripséma usque adhuc. Non ut confúndam vos, hæc scribo, sed ut fílios meos caríssimos móneo. Nam si decem mília pædagogórum habeátis in Christo: sed non multos patres. Nam in Christo Jesu per Evangélium ego vos génui. M. - Deo grátias.  

 

Fratelli: Ritengo che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all'ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi. Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo.  M. - Deo grátias.      

 

GRADUALE         

Ps. 44, 17 et 18. Constítues eos príncipes super omnem terram: mémores erunt nóminis tui, Dómine. Pro pátribus tuis nati sunt tibi fílii: proptérea pópuli confitebúntur tibi.  

 

Ps. 44, 17 e 18. li costituirai principi su tutta la terra ; la memoria del tuo nome, o Signore, rimarrà viva tra loro. Ti sono nati dei figli che succederanno ai tuoi padri; per questo i popoli ti loderanno.

 

ALLELÚIA       

Allelúja, allelúja. Joann. 15, 16. Ego vos elegi de mundo, ut eátis, et fructum afferátis, et fructus vester máneat. Allelúja.    

Allelúja, allelúja. Joann. 15, 16. Io scelsi voi dal mondo e vi destinai ad andare e portare frutto, e frutto duraturo. Allelúja.    

 

EVANGÉLIUM        

Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthǽum. Matth. 20, 20-23.

 

In illo témpore: Accessit ad Jesum mater filiórum Zebedǽi cum fíliis suis, adórans et petens áliquid ab eo. Qui dixit ei: Quid vis? Ait illi: Dic, ut sédeant hi duo fílii mei, unus ad déxteram tuam et unus ad sinístram in regno tuo. Respóndens autem Jesus, dixit: Néscitis, quid petátis. Potéstis bíbere cálicem, quem ego bibitúrus sum? Dicunt ei: Póssumus. Ait illis: Cálicem quidem meum bibétis: sédere autem ad déxteram meam vel sinístram, non est meum dare vobis, sed quibus parátum est a Patre meo. M. – Laus tibi Christe.      

 

In quel tempo a Gesù si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.  Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio".

 

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM        

Ps. 18, 5. In omnem terram exívit sonus eórum: et in fines orbis terræ verba eórum. 

 

Ps. 18, 5. La loro voce si è diffusa per tutto il mondo, e la loro parola sino ai confini della terra.

 

SECRÉTA        

Oblatiónes pópuli tui, quǽsumus, Dómine, beáti Jacóbi Apóstoli pássio beáta concíliet: et, quæ nostris non aptæ sunt méritis, fiant tibi plácitæ ejus deprecatióne. Per Dóminum.

 

Il glorioso martirio del beato Giacomo Apostolo Ti renda gradite le offerte del tuo popolo, e poiché non sono degne di Te per i nostri meriti, Ti siano gradite per le sua preghiera.

 

Pro S. Christophoro  

Munéribus nostris, quǽsumus, Dómine, precibúsque suscéptis: et coeléstibus nos munda mystériis, et cleménter exáudi. Per Dóminum nostrum.  

 

Accogli, o Signore, i nostri doni e le nostre preghiere, purificaci, Te ne preghiamo, con questi misteri celesti ed esaudisci clemente. Per il nostro Signore.

 

PREFAZIO DEGLI APOSTOLI 

 

COMMÚNIO        

Matth. 19, 28. Vos, qui secúti estis me, sedébitis super sedes, judicántes duódecim tribus Israël.  

 

Matth. 19, 28. Voi che mi avete seguito, assisi in trono governerete le dodici tribù di Israele.

 

POSTCOMMÚNIO        

Beáti Apóstoli tui Jacóbi, quǽsumus, Dómine, intercessióne nos ádjuva: pro cujus festivitáte percépimus tua sancta lætántes. Per Dóminum nostrum.

 

Aiutaci, o Signore, per intercessione del tuo beato Apostolo Giacomo, nella cui festa abbiamo ricevuto con gioia i tuoi santi doni.

 

Pro S. Christophoro

Da, quǽsumus, Dómine, Deus noster: ut, sicut tuórum commemoratióne Sanctórum temporáli gratulámur offício; ita perpétuo læténtur aspéctu. Per Dóminum.

 

Fa’, Te ne preghiamo, o Signore Dio nostro, che come ci rallegra quaggiù festeggiare il ricordo dei tuoi Santi, così ci allieti il contemplarti eternamente in cielo. Per il nostro Signore.
 

  

 

Sommario Liturgia


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