Le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove
Dai «Discorsi» di
sant'Andrea di Creta, vescovo (Disc. 1; PG 97, 806-810)
«Il termine della legge è Cristo» (Rm 10, 4). Si degni egli di innalzarci verso lo spirito ancora più di quanto ci libera dalla lettera della legge.
In lui si trova tutta la perfezione della legge perché lo stesso legislatore, dopo aver portato a termine ogni cosa, trasformò la lettera in spirito, ricapitolando tutto in se stesso. La legge fu vivificata dalla grazia e fu posta al suo servizio in una composizione armonica e feconda. Ognuna delle due conservò le sue caratteristiche senza alterazioni e confusioni. Tuttavia la legge, che prima costituiva un onere gravoso e una tirannia,
diventò, per opera di Dio, peso leggero e fonte di libertà.
In questo modo non siamo più «schiavi degli elementi del mondo» (Gal 4, 3), come dice
l'Apostolo, né siamo più oppressi dal giogo della legge, né prigionieri della sua lettera morta.
Il mistero del Dio che diventa uomo, la divinizzazione dell'uomo assunto dal Verbo, rappresentano la somma dei beni che Cristo ci ha donati, la rivelazione del piano divino e la sconfitta di ogni presuntuosa autosufficienza umana. La venuta di Dio fra gli uomini, come luce splendente e realtà divina chiara e visibile, è il dono grande e meraviglioso della salvezza che ci venne elargito.

La celebrazione odierna onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è
l'incarnazione del Verbo. Infatti la Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio.
La beata Vergine Maria ci fa godere di un duplice beneficio: ci innalza alla conoscenza della verità, e ci libera dal dominio della lettera, esonerandoci dal suo servizio. In che modo e a quale condizione? L`ombra della notte si ritira
all'appressarsi della luce del giorno, e la grazia ci reca la libertà in luogo della schiavitù della legge. La presente festa è come una pietra di confine fra il Nuovo e
l'Antico Testamento. Mostra come ai simboli e alle figure succeda la verità e come alla prima alleanza succeda la nuova. Tutta la creazione dunque canti di gioia, esulti e partecipi alla letizia di questo giorno. Angeli e uomini si uniscano insieme per prender parte
all'odierna liturgia. Insieme la festeggino coloro che vivono sulla terra e quelli che si trovano nei cieli. Questo infatti è il giorno in cui il Creatore
dell'universo ha costruito il suo tempio, oggi il giorno in cui, per un progetto stupendo, la creatura diventa la dimora prescelta del Creatore.
|
MESSALE
Antifona
d'Ingresso
Celebriamo
con gioia
la Natività della beata Vergine Maria:
da lei è sorto il sole di giustizia, Cristo, nostro Dio.
Cum iucunditáte Nativitátem beátæ Maríæ Vírginis celebrémus, ex qua
ortus est sol iustítiæ, Christus Deus noster.
Colletta
Donaci,
Signore, i tesori della tua misericordia e poiché la maternità della
Vergine ha segnato l'inizio della nostra salvezza, la festa della sua
Natività ci faccia crescere nell'unità e nella pace. Per il nostro
Signore...
Fámulis tuis, quæsumus, Dómine, cæléstis grátiæ munus impertíre, ut,
quibus beátæ Vírginis partus éxstitit salútis exórdium, Nativitátis eius
festívitas pacis tríbuat increméntum. Per Dóminum.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima
Lettura Mi
5,1-4a
Partorirà colei
che deve partorire.
Dal
libro del profeta Michèa
E tu,
Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me
colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere altrui,
fino a quando partorirà colei che deve partorire;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la pace!
Oppure: Rm
8, 28-30
Quelli che Dio
da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, noi
sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per
coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati
a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il
primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha
anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli
che ha giustificato, li ha anche glorificati.
Salmo
Responsoriale Dal
Salmo 12
Gioisco pienamente nel Signore.
Guarda,
rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi.
Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato.
Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
Canto
al Vangelo
Alleluia,
alleluia.
Beata
sei tu, o Vergine Maria,
e degna d'ogni lode:
da te è nato il Sole di giustizia,
Cristo Dio nostro.
Alleluia.

Vangelo
Mt
1,1-16.18-23 Forma breve: Mt 1,18-23
Il bambino
che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
Dal
vangelo secondo Matteo
Genealogia di
Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i
suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom,
Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn,
Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da
Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf
generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò
Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse,
Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi
fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl
generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm,
Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim
generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò
Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è
nato Gesù, chiamato Cristo.
[Così
fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di
Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per
opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e
non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno
un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non
temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è
generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio
e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal
Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla
luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio
con noi. ]
Sulle
Offerte
Ci
soccorra, o Padre, l'immenso
amore del tuo unico Figlio, che
nascendo dalla Vergine non
diminuì ma consacrò l'integrità della Madre, e
liberandoci da ogni colpa ti
renda gradito il nostro sacrificio. Egli
vive e regna nei secoli dei secoli.
Nativitátem beátæ Vírginis Maríæ cum gáudio recoléntes, tibi, Dómine,
múnera nostra deférimus, et súpplices deprecámur, ut Fílii tui nobis
succúrrat humánitas, qui ex eádem Vírgine carnem dignátus est suscípere.
Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.
Prefazio
della Beata Vergine Maria I
La
maternità della beata Vergine Maria.
E'
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
nella solennità della beata sempre Vergine Maria.
Per opera dello Spirito Santo,
ha concepito il tuo unico Figlio;
e sempre intatta nella sua gloria verginale,
ha irradiato sul mondo la luce eterna,
Gesù Cristo nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli angeli
e nell'eternità adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci nell'inno della lode:
Santo,
Santo, Santo ...
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque
grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus: Et te in
... beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ
et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit, et,
virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Iesum
Christum Dóminum nostrum.
Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt
Potestátes. Cæli cælorúmque Virtútes, ac beáta Séraphim, sócia
exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas,
deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Antifona
alla Comunione Is
7,14; Mt 1,21
Ecco:
la Vergine darà alla luce un Figlio,
che
salverà il popolo dai suoi peccati.
Ecce
Virgo páriet Fílium, qui salvum fáciet pópulum suum a peccátis eórum.
Dopo
la Comunione
Esulti
la tua Chiesa, Signore, rinnovata da questi santi misteri, nel ricordo
della Natività di Maria Vergine, speranza e aurora di salvezza al mondo
intero. Per Cristo nostro Signore.
Exsúltet Ecclésia tua, Dómine, quam sacris mystériis refecísti, de beátæ
Maríæ Vírginis Nativitáte congáudens, quæ univérso mundo spes fuit et auróra
salútis. Per Christum.
|