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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Numeri 23


[1] Balaam disse a Balak: "Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette arieti".

[2] Balak fece come Balaam aveva detto; Balak e Balaam offrirono un giovenco e un ariete su ciascun altare.

[3] Balaam disse a Balak: "Fermati presso il tuo olocausto e io andrò; forse il Signore mi verrà incontro; quel che mi mostrerà io te lo riferirò". Andò su di una altura brulla.

[4] Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli disse: "Ho preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete su ciascun altare".

[5] Allora il Signore mise le parole in bocca a Balaam e gli disse: "Torna da Balak e parla così".

[6] Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto: egli e tutti i capi di Moab.

[7] Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse:
"Dall'Aram mi ha fatto venire Balak,
il re di Moab dalle montagne di oriente:
Vieni, maledici per me Giacobbe;
vieni, inveisci contro Israele!

[8] Come imprecherò, se Dio non impreca?
Come inveirò, se il Signore non inveisce?

[9] Anzi, dalla cima delle rupi io lo vedo
e dalle alture lo contemplo:
ecco un popolo che dimora solo
e tra le nazioni non si annovera.

[10] Chi può contare la polvere di Giacobbe?
Chi può numerare l'accampamento d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro".

[11] Allora Balak disse a Balaam: "Che mi hai fatto? Io t'ho fatto venire per maledire i miei nemici e tu invece li hai benedetti".

[12] Rispose: "Non devo forse aver cura di dire solo quello che il Signore mi mette sulla bocca?".

[13] Balak gli disse: "Vieni con me in altro luogo da dove tu possa vederlo: qui ne vedi solo un'estremità, non lo vedi tutto intero; di là me lo devi maledire".

[14] Lo condusse al campo di Zofim, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare.

[15] Allora Balaam disse a Balak: "Fermati presso il tuo olocausto e io andrò incontro al Signore".

[16] Il Signore andò incontro a Balaam, gli mise le parole sulla bocca e gli disse: "Torna da Balak e parla così".

[17] Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto insieme con i capi di Moab. Balak gli disse: "Che cosa ha detto il Signore?".

[18] Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse:
"Sorgi, Balak, e ascolta;
porgimi orecchio, figlio di Zippor!

[19] Dio non è un uomo da potersi smentire,
non è un figlio dell'uomo da potersi pentire.
Forse Egli dice e poi non fa?
Promette una cosa che poi non adempie?

[20] Ecco, di benedire ho ricevuto il comando
e la benedizione io non potrò revocare.

[21] Non si scorge iniquità in Giacobbe,
non si vede affanno in Israele.
Il Signore suo Dio è con lui
e in lui risuona l'acclamazione per il re.

[22] Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.

[23] Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe
e non vi è magìa contro Israele:
a suo tempo vien detto a Giacobbe
e a Israele che cosa opera Dio.

[24] Ecco un popolo che si leva come leonessa
e si erge come un leone;
non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda
e bevuto il sangue degli uccisi".

[25] Allora Balak disse a Balaam: "Se proprio non lo maledici, almeno non benedirlo!".

[26] Rispose Balaam e disse a Balak: "Non ti ho già detto, che quanto il Signore dirà io dovrò eseguirlo?".

[27] Balak disse a Balaam: "Vieni, ti condurrò in altro luogo: forse piacerà a Dio che tu me li maledica di là".

[28] Così Balak condusse Balaam in cima al Peor, che è di fronte al deserto.

[29] Balaam disse a Balak: "Costruiscimi qui sette altari e preparami sette giovenchi e sette arieti".

[30] Balak fece come Balaam aveva detto e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare.