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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Giobbe  8


[1] Allora prese a dire Bildad il Suchita:

[2] Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?

[3] Può forse Dio deviare il diritto
o l'Onnipotente sovvertire la giustizia?

[4] Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.

[5] Se tu cercherai Dio
e implorerai l'Onnipotente,

[6] se puro e integro tu sei,
fin d'ora veglierà su di te
e ristabilirà la dimora della tua giustizia;

[7] piccola cosa sarà la tua condizione di prima,
di fronte alla grandezza che avrà la futura.

[8] Chiedilo infatti alle generazioni passate,
poni mente all'esperienza dei loro padri,

[9] perché noi siamo di ieri e nulla sappiamo,
come un'ombra sono i nostri giorni sulla terra.

[10] Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno
traendo le parole dal cuore?

[11] Cresce forse il papiro fuori della palude
e si sviluppa forse il giunco senz'acqua?

[12] È ancora verde, non buono per tagliarlo,
e inaridisce prima d'ogn'altra erba.

[13] Tale il destino di chi dimentica Dio,
così svanisce la speranza dell'empio;

[14] la sua fiducia è come un filo
e una tela di ragno è la sua sicurezza:

[15] si appoggi alla sua casa, essa non resiste,
vi si aggrappi, ma essa non regge.

[16] Rigoglioso sia pure in faccia al sole
e sopra il giardino si spandano i suoi rami,

[17] sul terreno sassoso s'intreccino le sue radici,
tra le pietre attinga la vita.

[18] Se lo si toglie dal suo luogo,
questo lo rinnega: "Non t'ho mai visto!".

[19] Ecco la gioia del suo destino
e dalla terra altri rispuntano.

[20] Dunque, Dio non rigetta l'uomo integro,
e non sostiene la mano dei malfattori.

[21] Colmerà di nuovo la tua bocca di sorriso
e le tue labbra di gioia.

[22] I tuoi nemici saran coperti di vergogna
e la tenda degli empi più non sarà.