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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Giobbe  16


[1] Allora rispose:

[2] Ne ho udite già molte di simili cose!
Siete tutti consolatori molesti.

[3] Non avran termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere così?

[4] Anch'io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
vi affogherei con parole
e scuoterei il mio capo su di voi.

[5] Vi conforterei con la bocca
e il tremito delle mie labbra cesserebbe.

[6] Ma se parlo, non viene impedito il mio dolore;
se taccio, che cosa lo allontana da me?

[7] Ora però egli m'ha spossato, fiaccato,
tutto il mio vicinato mi è addosso;

[8] si è costituito testimone ed è insorto contro di
me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.

[9] La sua collera mi dilania e mi perseguita;
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico su di me aguzza gli occhi.

[10] Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.

[11] Dio mi consegna come preda all'empio,
e mi getta nelle mani dei malvagi.

[12] Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.

[13] I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge i fianchi senza pietà,
versa a terra il mio fiele,

[14] mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.

[15] Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.

[16] La mia faccia è rossa per il pianto
e sulle mie palpebre v'è una fitta oscurità.

[17] Non c'è violenza nelle mie mani
e pura è stata la mia preghiera.

[18] O terra, non coprire il mio sangue
e non abbia sosta il mio grido!

[19] Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli,
il mio mallevadore è lassù;

[20] miei avvocati presso Dio sono i miei lamenti,
mentre davanti a lui sparge lacrime il mio occhio,

[21] perché difenda l'uomo davanti a Dio,
come un mortale fa con un suo amico;

[22] poiché passano i miei anni contati
e io me ne vado per una via senza ritorn
o.