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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Qoelet  4


[1] Ho poi considerato tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole. Ecco il pianto degli oppressi che non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori sta la violenza, mentre per essi non c'è chi li consoli.

[2] Allora ho proclamato più felici i morti, ormai trapassati, dei viventi che sono ancora in vita;

[3] ma ancor più felice degli uni e degli altri chi ancora non è e non ha visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole.

[4] Ho osservato anche che ogni fatica e tutta l'abilità messe in un lavoro non sono che invidia dell'uno con l'altro. Anche questo è vanità e un inseguire il vento.

[5] Lo stolto incrocia le braccia
e divora la sua carne.

[6] Meglio una manciata con riposo
che due manciate con fatica.

[7] Inoltre ho considerato un'altra vanità sotto il sole:

[8] uno è solo, senza eredi, non ha un figlio, non un fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è sazio di ricchezza: "Per chi mi affatico e mi privo dei beni?". Anche questo è vanità e un cattivo affannarsi.

[9] Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica.

[10] Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi.

[11] Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi?

[12] Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto.

[13] Meglio un ragazzo povero ma accorto,
che un re vecchio e stolto
che non sa ascoltare i consigli.

[14] Il ragazzo infatti può uscir di prigione ed esser proclamato re, anche se, mentre quegli regnava, è nato povero.

[15] Ho visto tutti i viventi che si muovono sotto il sole, stare con quel ragazzo, il secondo, cioè l'usurpatore.

[16] Era una folla immensa quella di cui egli era alla testa. Ma coloro che verranno dopo non avranno da rallegrarsi di lui. Anche questo è vanità e un inseguire il vento.

[17] Bada ai tuoi passi, quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicinarsi per ascoltare vale più del sacrificio offerto dagli stolti che non comprendono neppure di far male.