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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Sapienza  12


[1] poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.

[2] Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli
e li ammonisci ricordando loro i propri peccati,
perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore.

[3] Tu odiavi gli antichi abitanti della tua terra santa,

[4] perché compivano delitti ripugnanti,
pratiche di magìa e riti sacrileghi.

[5] Questi spietati uccisori dei loro figli,
divoratori di visceri in banchetti di carne umana,
iniziati in orgiastici riti,

[6] genitori carnefici di vite indifese,
tu li hai voluti distruggere per mano dei nostri antenati,

[7] perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio
la regione da te stimata più di ogni altra.

[8] Ma anche con loro, perché uomini, fosti indulgente
mandando loro le vespe come avanguardie del tuo esercito,
perché li distruggessero a poco a poco.

[9] Pur potendo in battaglia dare gli empi in mano dei giusti,
oppure distruggerli con bestie feroci
o all'istante con un ordine inesorabile,

[10] colpendoli invece a poco a poco,
lasciavi posto al pentimento,
sebbene tu non ignorassi che la loro razza era perversa
e la loro malvagità naturale
e che la loro mentalità non sarebbe mai cambiata,

[11] perché era una stirpe maledetta fin da principio.
Non certo per timore di alcuno
lasciavi impunite le loro colpe.

[12] E chi potrebbe domandarti: "Che hai fatto?",
o chi potrebbe opporsi a una tua sentenza?
Chi oserebbe accusarti
per l'eliminazione di genti da te create?
Chi si potrebbe costituire contro di te
come difensore di uomini ingiusti?

[13] Non c'è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti
dall'accusa di giudice ingiusto.

[14] Né un re né un tiranno potrebbe affrontarti
in difesa di quelli che hai punito.

[15] Essendo giusto, governi tutto con giustizia.
Condannare chi non merita il castigo
lo consideri incompatibile con la tua potenza.

[16] La tua forza infatti è principio di giustizia;
il tuo dominio universale ti rende indulgente con tutti.

[17] Mostri la forza se non si crede nella tua onnipotenza
e reprimi l'insolenza in coloro che la conoscono.

[18] Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza;
ci governi con molta indulgenza,
perché il potere lo eserciti quando vuoi.

[19] Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini;
inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza
perché tu concedi dopo i peccati
la possibilità di pentirsi.

[20] Se gente nemica dei tuoi figli e degna di morte
tu hai punito con tanto riguardo e indulgenza,
concedendole tempo e modo
per ravvedersi dalla sua malvagità,

[21] con quanta attenzione hai castigato i tuoi figli,
con i cui padri concludesti, giurando,
alleanze di così buone promesse?

[22] Mentre dunque ci correggi,
tu colpisci i nostri nemici in svariatissimi modi,
perché nel giudicare riflettiamo sulla tua bontà
e speriamo nella misericordia, quando siamo giudicati.
Ancora gli Egiziani. La loro punizione è progressiva

[23] Perciò quanti vissero ingiustamente con stoltezza
tu li hai tormentati con i loro stessi abomini.

[24] Essi s'erano allontanati troppo sulla via dell'errore,
ritenendo dei i più abietti e i più ripugnanti animali,
ingannati come bambini senza ragione.

[25] Per questo, come a fanciulli irragionevoli,
hai mandato loro un castigo per derisione.

[26] Ma chi non si lascia correggere da castighi di derisione,
sperimenterà un giudizio degno di Dio.

[27] Infatti, soffrendo per questi animali, si sdegnavano,
perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dei,
e capirono e riconobbero il vero Dio,
che prima non avevano voluto conoscere.
Per questo si abbatté su di loro il supremo dei castighi.