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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Marco  14


[1] Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo.

[2] Dicevano infatti: "Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo".

[3] Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo.

[4] Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: "Perché tutto questo spreco di olio profumato?

[5] Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!". Ed erano infuriati contro di lei.

[6] Allora Gesù disse: "Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona;

[7] i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre.

[8] Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura.

[9] In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto".

[10] Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù.

[11] Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo.

[12] Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: "Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?".

[13] Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: "Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo

[14] e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?

[15] Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi".

[16] I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.

[17] Venuta la sera, egli giunse con i Dodici.

[18] Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: "In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà".

[19] Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "Sono forse io?".

[20] Ed egli disse loro: "Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto.

[21] Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!".

[22] Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo".

[23] Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.

[24] E disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.

[25] In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio".

[26] E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

[27] Gesù disse loro: "Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto:
Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse.

[28] Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea".

[29] Allora Pietro gli disse: "Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò".

[30] Gesù gli disse: "In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte".

[31] Ma egli, con grande insistenza, diceva: "Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò". Lo stesso dicevano anche tutti gli altri.

[32] Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego".

[33] Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia.

[34] Gesù disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate".

[35] Poi, andato un pò innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora.

[36] E diceva: "Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu".

[37] Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: "Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola?

[38] Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole".

[39] Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole.

[40] Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.

[41] Venne la terza volta e disse loro: "Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori.

[42] Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino".

[43] E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani.

[44] Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta".

[45] Allora gli si accostò dicendo: "Rabbì" e lo baciò.

[46] Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono.

[47] Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio.

[48] Allora Gesù disse loro: "Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi.

[49] Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!".

[50] Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono.

[51] Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono.

[52] Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.

[53] Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.

[54] Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco.

[55] Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano.

[56] Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi.

[57] Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo:

[58] "Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo".

[59] Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde.

[60] Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?".

[61] Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: "Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?".

[62] Gesù rispose: "Io lo sono!
E vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo".

[63] Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?

[64] Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". Tutti sentenziarono che era reo di morte.

[65] Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: "Indovina". I servi intanto lo percuotevano.

[66] Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote

[67] e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: "Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù".

[68] Ma egli negò: "Non so e non capisco quello che vuoi dire". Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò.

[69] E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: "Costui è di quelli".

[70] Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: "Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo".

[71] Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo che voi dite".

[72] Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: "Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte". E scoppiò in pianto.