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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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1 Corinzi  10


[1] Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare,

[2] tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare,

[3] tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale,

[4] tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo.

[5] Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto.

[6] Ora ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.

[7] Non diventate idolàtri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi.

[8] Non abbandoniamoci alla fornicazione, come vi si abbandonarono alcuni di essi e ne caddero in un solo giorno ventitremila.

[9] Non mettiamo alla prova il Signore, come fecero alcuni di essi, e caddero vittime dei serpenti.

[10] Non mormorate, come mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore.

[11] Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi.

[12] Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.

[13] Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana; infatti Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla.

[14] Perciò, o miei cari, fuggite l'idolatria.

[15] Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico:

[16] il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?

[17] Poiché c'è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane.

[18] Guardate Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l'altare?

[19] Che cosa dunque intendo dire? Che la carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa?

[20] No, ma dico che i sacrifici dei pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni;

[21] non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

[22] O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?

[23] "Tutto è lecito!". Ma non tutto è utile! "Tutto è lecito!". Ma non tutto edifica.

[24] Nessuno cerchi l'utile proprio, ma quello altrui.

[25] Tutto ciò che è in vendita sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza,

[26] perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene.

[27] Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza.

[28] Ma se qualcuno vi dicesse: "È carne immolata in sacrificio", astenetevi dal mangiarne, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza;

[29] della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per qual motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe esser sottoposta al giudizio della coscienza altrui?

[30] Se io con rendimento di grazie partecipo alla mensa, perché dovrei essere biasimato per quello di cui rendo grazie?

[31] Sia dunque che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.

[32] Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio;

[33] così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare l'utile mio ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.