Rosarium Virginis Mariæ
2° mistero del dolore
Gesù è flagellato
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La Parola del Signore
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli». Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
(Mt 27, 24-26)

La Parola del Signore

Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli». Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
(Mt 27, 24-26)

La Fede della Chiesa

Le sofferenze di Gesù hanno preso la loro forma storica concreta dal fatto che egli è stato "riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi" (Mc 8,31), i quali lo hanno consegnato "ai pagani" perché fosse "schernito e flagellato e crocifisso" (Mt 20,19).
La morte violenta di Gesù non è stata frutto del caso in un concorso sfavorevole di circostanze. Essa appartiene al mistero del disegno di Dio, come spiega san Pietro agli Ebrei di Gerusalemme fin dal suo primo discorso di Pentecoste: "Egli fu consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio" (At 2,23). Questo linguaggio biblico non significa che quelli che hanno "consegnato" Gesù (At 3,13) siano stati solo esecutori passivi di una vicenda scritta in precedenza da Dio. (Catechismo della Chiesa Cattolica 572, 599)
 

Meditazione

Così si adempiva ciò che Cristo aveva predetto di se stesso, insegnando ai martiri a sopportare tutto ciò che ai persecutori fosse piaciuto di far loro subire. Occultando per breve tempo la sua tremenda maestà, voleva anzitutto proporre alla nostra imitazione un grande esempio di pazienza; il suo regno che non era di questo mondo, vinceva così il mondo superbo, non con sanguinose lotte, ma con l'umiltà della pazienza; questo grano, che doveva moltiplicarsi, veniva seminato in mezzo a così orribili oltraggi, per germogliare mirabilmente nella gloria. (Sant’Agostino, Omelia 116,1)

Preghiamo

O Dio, che per redimere il genere umano, sedotto dagli inganni del maligno, hai associato alla passione del tuo Figlio la Madre Addolorata, fa’ che tutti i figli di Adamo, risanati dagli effetti devastanti della colpa, siano partecipi della creazione rinnovata in Cristo redentore.