CAPO I. Del
« Credo » in generale.
15. Qual'è la prima parte della dottrina cristiana?
La prima parte della dottrina cristiana è il simbolo
degli Apostoli, detto volgarmente il Credo.
16. Perché chiamate voi il Credo: Simbolo degli
Apostoli?
Il Credo si chiama simbolo degli Apostoli, perché è
un compendio delle verità della fede insegnate dagli
Apostoli.
17. Quanti articoli sono nel Credo?
Nel Credo vi sono dodici articoli.
18. Recitateli
-
Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del
cielo e della terra.
-
Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor
nostro.
-
Il quale fu concepito di Spirito Santo: nacque
di Maria Vergine.
-
Patì sotto Ponzio Pilato: fu crocifisso, morto e
seppellito.
-
Discese all'inferno: il terzo di risuscitò da
morte.
-
Salì al cielo: siede alla destra di Dio Padre
onnipotente.
-
Di là ha da venire a giudicare i vivi ed i
morti.
-
Credo nello Spirito Santo.
-
La santa Chiesa cattolica; la comunione dei
santi.
-
La remissione dei peccati.
-
La risurrezione della carne.
-
La vita eterna. Amen.
19. Che cosa vuoi dire la parola Credo, che dite in
principio del Simbolo?
La parola Credo vuol dire: io tengo per verissimo
tutto quello che in questi dodici articoli si
contiene: e credo più fermamente queste cose, che se
le vedessi cogli occhi miei, perché le ha rivelate
Iddio, che non può ingannarsi, né ingannare, alla
santa Chiesa cattolica e per mezzo di essa le rivela
anche a noi.
20. Che cosa contengono gli articoli del Credo?
Gli articoli del Credo contengono tutto quello che
principalmente si ha da credere di Dio, di Gesù
Cristo e della Chiesa sua sposa.
21. E cosa molto utile il recitare spesso il Credo?
E cosa utilissima recitare spesso il Credo per
imprimere sempre più nel cuore le verità della fede.
CAPO II. Del primo
articolo del Simbolo.
1. - Di Dio Padre e della
creazione.
22. Che cosa c'insegna il primo articolo: Io credo
in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della
terra?
Il primo articolo del Credo c'insegna che vi è un
Dio solo, che è onnipotente, e ha creato il cielo,
la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra
si contengono, cioè l'universo mondo.
23. Come sappiamo noi che vi è Dio?
Noi sappiamo che vi è Dio, perché la nostra ragione
ce lo dimostra, e la fede ce lo conferma.
24. Perché si dice che Dio è Padre?
Si dice che Dio è Padre, 1.° perché è Padre per
natura della seconda Persona della Santissima
Trinità, cioè del Figliuolo da lui generato: 2.°
perché Dio è Padre di tutti gli uomini, che egli ha
creato, conserva e governa: 3.° perché finalmente è
Padre per grazia di tutti i buoni cristiani, i quali
perciò si chiamano figliuoli di Dio adottivi.
25. Perché il Padre è la prima Persona della
Santissima Trinità?
Il Padre è la prima Persona della Santissima
Trinità, perché non procede da altra persona, ma è
il principio delle altre due persone, cioè del
Figliuolo e dello Spirito Santo.
26. Che vuoi dire la parola onnipotente?
La parola onnipotente vuol dire che Dio può fare
tutto quello che vuole.
27. Dio non può peccare né morire; come dunque si
dice ch'egli può far tutto?
Si dice che Dio può far tutto, quantunque non possa
né peccare né morire, perché il poter peccare o
morire non è effetto di potenza, ma di debolezza,
che non può essere in Dio, il quale è perfettissimo.
28. Che cosa vuol dire: Creatore del cielo e della
terra?
Creare vuoi dire fare dal niente; perciò Dio si dice
creatore del cielo e della terra perché ha fatto dal
niente il cielo e la terra e tutte le cose che nel
cielo e nella terra si contengono, cioè l'universo
mondo.
29. Il mondo è stato creato solamente dal Padre?
Il mondo è stato creato ugualmente da tutte e tre le
persone divine, perché tutto ciò che fa una persona
riguardo alle creature, lo fanno con uno stesso atto
anche le altre.
30. Perché dunque la creazione si attribuisce
particolarmente al Padre?
La creazione si attribuisce particolarmente al
Padre, perché la creazione è effetto della divina
onnipotenza, la quale si attribuisce specialmente al
Padre, come si attribuisce la sapienza al Figliuolo,
e la bontà allo Spirito Santo, benché tutte e tre le
persone abbiano la stessa onnipotenza, sapienza e
bontà.
31. Dio ha egli cura del mondo e delle cose tutte
che ha create?
Sì, Iddio ha cura del mondo e delle cose tutte che
ha create, le conserva e le governa con la sua
infinita bontà e sapienza, e nulla succede quaggiù,
senza che Dio lo voglia o lo permetta.
32. Perché dite che nulla succede senza che Dio lo
voglia o lo permetta?
Si dice che nulla succede quaggiù senza che Dio lo
voglia o lo permetta, perché vi sono delle cose che
Dio vuole e comanda, altre poi che egli non
impedisce, come il peccato.
33. Perché Iddio non impedisce il peccato?
Dio non impedisce il peccato, perché anche
dall'abuso che l'uomo fa della libertà che gli ha
concesso, sa cavare un bene e far sempre più
risplendere la sua misericordia, o la sua giustizia.
2. -
Degli Angeli.
34. Quali sono le creature più nobili che Dio ha
creato?
Le creature più nobili create da Dio sono gli
Angeli.
35. Chi sono gli Angeli?
Gli Angeli sono creature intelligenti e puramente
spirituali.
36. Per qual fine Iddio ha creato gli Angeli?
Dio ha creato gli Angeli per essere da essi onorato
e servito e per renderli eternamente felici.
37. Quale forma e figura hanno gli Angeli?
Gli Angeli non hanno né forma, né figura alcuna
sensibile, perché sono puri spiriti, creati da Dio
per sussistere senza dover essere uniti a corpo
alcuno.
38. Perché dunque gli Angeli si rappresentano sotto
forme sensibili?
Gli Angeli si rappresentano sotto forme sensibili:
1.° per aiuto della nostra imaginazione; 2.° perché
sono cosi apparsi molte volte agli uomini, come
leggiamo nella Sacra Scrittura.
39. Gli Angeli furono tutti fedeli a Dio?
No, gli Angeli non furono tutti fedeli a Dio, ma
molti di essi per superbia pretesero essere uguali a
Lui e da Lui indipendenti; e per questo peccato,
furono esclusi per sempre dal paradiso e condannati
all' inferno.
40. Come si chiamano gli Angeli esclusi per sempre
dal paradiso e condannati all'inferno?
Gli Angeli esclusi per sempre dal paradiso e
condannati all' inferno si chiamano demoni, e il
loro capo si.chiama Lucifero o Satana.
41. I demoni possono farci alcun male?
Si, i demoni possono farci molto male e nell'anima e
nel corpo, se però Dio ne dà loro il permesso,
massime col tentarci a peccare.
42. Perché ci tentano?
I demoni ci tentano per l'invidia che ci portano, la
quale fa loro desiderare la nostra eterna
dannazione, e per odio a Dio, la cui imagine
risplende in noi. Iddio poi permette le tentazioni,
affinché noi, vincendole con la sua grazia,
esercitiamo le virtù ed acquistiamo meriti pel
paradiso.
43. Come possiamo vincere le tentazioni?
Le tentazioni si vincono colla vigilanza, colla
preghiera, e colla mortificazione cristiana.
44. Gli Angeli rimasti fedeli a Dio come si
chiamano?
Gli Angeli rimasti fedeli a Dio si chiamano Angeli
buoni, Spiriti celesti, o semplicemente Angeli.
45. Che cosa avvenne degli Angeli rimasti fedeli a
Dio?
Gli Angeli rimasti fedeli a Dio furono confermati in
grazia, godono per sempre la vista di Dio, lo amano,
lo benedicono, e lo lodano eternamente.
46. Dio si serve degli Angeli come suo ministri?
Si, Dio si serve degli Angeli come suoi ministri, e
specialmente affida a molti di essi l'ufficio di
nostri custodi e protettori.
47. Dobbiamo noi avere particolare devozione verso
l'Angelo nostro custode?
Si, noi dobbiamo avere particolare devozione verso
l'Angelo nostro custode, onorarlo, invocarne
l'aiuto, seguirne le inspirazioni ed essergli
riconoscenti per l'assistenza continua ch' egli ci
presta.
3. -
Dell'uomo
48. Qual'è la creatura più nobile che Dio
ha posto sulla terra?
La creatura più nobile che Dio ha posto sulla terra
é l'uomo.
49. Che cosa è l'uomo?
L'uomo é una creatura ragionevole composta d'anima e
di corpo.
50. Dite cosa è l'anima?
L'anima é la parte più nobile dell'uomo, perché è
sostanza spirituale, dotata d'intelletto e di
volontà, capace di conoscere Dio e di possederlo
eternamente.
51. L'anima umana si può vedere e toccare?
L'anima nostra non si può né vedere né toccare
perché è spirito.
52. L'anima umana muore col corpo?
L'anima umana non muore mai: la fede e la stessa
ragione provano che essa è immortale.
53. L'uomo è libero nelle sue azioni?
Si, l'uomo è libero nelle sue azioni; e ciascuno
sente dentro se stesso che può fare una cosa e non
farla, o farne una piuttosto che un'altra.
54. Spiegate con un esempio la libertà umana
Se io dico volontariamente una bugia, sento che
potrei non dirla e tacere, e che potrei anche
parlare diversamente, dicendo la verità.
55. Perché si dice che l'uomo fu creato ad imagine e
somiglianza di Dio?
Si dice che l'uomo fu creato ad imagine e
somiglianza di Dio, perché l'anima umana è
spirituale e ragionevole, libera nel suo operare,
capace di conoscere e di amare Dio e di goderlo
eternamente: perfezioni che rispecchiano in noi un
raggio dell'infinita grandezza del Signore.
56. In quale stato pose Dio i nostri primi
progenitori Adamo ed Eva?
Dio pose Adamo ed Eva nello stato di innocenza e di
grazia; ma presto ne decaddero per il peccato.
57. Oltre l'innocenza e la grazia santificante
conferì Dio altri doni ai nostri progenitori?
Oltre l'innocenza e la grazia santificante Iddio
conferì altri doni ai nostri progenitori, che essi
dovevano trasmettere insieme con la grazia
santificante ai loro discendenti ed erano:
l'integrità, cioè la perfetta soggezione del senso
alla ragione; l'immortalità; l'immunità da ogni
dolore e miseria; e la scienza proporzionata al loro
stato.
58. Quale fu il peccato di Adamo?
Il peccato di Adamo fu un peccato di superbia e di
grave disobbedienza.
59. Quali fu il castigo del peccato di Adamo ed Eva?
Adamo ed Eva perdettero la grazia di Dio e il
diritto che avevano al cielo, furono cacciati dal
paradiso terrestre, sottoposti a molte miserie
nell'anima e nel corpo, e condannati a morire.
60. Se Adamo ed Eva non avessero peccato, sarebbero
stati esenti dalla morte?
Se Adamo ed Eva non avessero peccato, ma si fossero
mantenuti fedeli a Dio, dopo una dimora felice e
tranquilla su questa terra, senza morire sarebbero
stati trasferiti da Dio nel Cielo a godere una vita
eterna e gloriosa.
61. Erano questi doni dovuti all'uomo?
Questi doni non erano dovuti in verun modo all'uomo,
ma erano assolutamente gratuiti e soprannaturali; e
perciò, disubbidendo Adamo al divino precetto, poté
Iddio senza ingiustizia privarne Adamo e tutta la
sua posterità.
62. Questo peccato è proprio solamente di Adamo?
Questo peccato non è solo di Adamo, ma è anche
nostro, sebbene diversamente. È proprio di Adamo,
perché questi lo commise con un atto di sua volontà
e perciò in lui fu personale. È proprio nostro,
perché, avendo Adamo peccato come capo e fonte di
tutto il genere umano, viene trasfuso per naturale
generazione in tutti i suoi discendenti, e perciò
per noi è peccato originale.
63. Com'è possibile che il peccato originale si
trasfonda in tutti gli uomini?
Il peccato originale si trasfonde in tutti gli
uomini, perché avendo Iddio conferito all'uman
genere in Adamo la grazia santificante e gli altri
doni soprannaturali, a condizione che Adamo non
disobbedisse; avendo questi disobbedito nella sua
qualità di capo e padre del genere umano, rese
l'umana natura ribelle a Dio. Perciò la natura umana
viene trasfusa a tutti i discendenti di Adamo in uno
stato di ribellione a Dio, priva della divina grazia
e degli altri doni.
64. Quali danni ci ha dunque cagionato il peccato
originale?
I danni del peccato originale sono: la privazione
della grazia, la perdita del paradiso, l'ignoranza,
l'inclinazione al male, tutte le miserie di questa
vita, e infine la morte.
65. Tutti gli uomini contraggono il peccato
originale?
Si, tutti gli uomini contraggono il peccato
originale, eccetto la santissima Vergine, che ne fu
preservata da Dio per singolare privilegio, in
previsione dei meriti di Gesù Cristo nostro
Salvatore.
66. Dopo il peccato di Adamo gli uomini non
avrebbero più potuto salvarsi?
Dopo il peccato di Adamo gli uomini non avrebbero
più potuto salvarsi, se Dio non avesse loro usato
misericordia.
67. Quale fu la misericordia usata da Dio al genere
umano?
La misericordia usata da Dio al genere umano fu di
promettere subito ad Adamo il Redentore divino, o
Messia, e di mandano poi a suo tempo, per liberare
gli uomini dalla schiavitù del demonio, e del
peccato.
68. Chi è il Messia promesso?
Il Messia promesso è Gesù Cristo, come c'insegna il
secondo articolo del Credo.
CAPO III. Del secondo
articolo.
69. Che cosa c'insegna il secondo articolo: E in
Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro?
Il secondo articolo del Credo c'insegna che il
Figliuolo di Dio è la seconda persona della
santissima Trinità: che egli è Dio eterno,
onnipotente, Creatore e Signore, come il Padre: che
egli si è fatto uomo per salvarci: e che il
Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama Gesù Cristo.
70. Perché la seconda persona chiamasi Figliuolo?
La seconda persona chiamasi Figliuolo perché è
generata dal Padre per via d'intelletto da tutta
l'eternità; e per questo si chiama anche Verbo
eterno del Padre.
71. Essendo anche noi figliuoli di Dio, perché Gesù
Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre?
Gesù Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre,
perché Egli solo é per natura suo Figliuolo e noi
siamo suoi figliuoli per creazione e per adozione.
72. Perché Gesù Cristo si chiama Signor nostro?
Gesù Cristo si chiama Signor nostro perché oltre
l'averci creati insieme al Padre e allo Spirito
Santo in quanto è Dio, ci ha pure redenti in quanto
Dio ed uomo.
73. Perché il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama
Gesù?
Il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama Gesù che
vuoi dire Salvatore, perché ci ha salvati dalla
morte eterna meritata per i nostri peccati.
74. Chi ha dato il nome di Gesù al Figliuolo di Dio
fatto uomo?
Il nome di Gesù al Figliuolo di Dio fatto uomo l'ha
dato lo stesso eterno Padre per mezzo dell'
arcangelo Gabriele, quando questi annunziò alla
Vergine il mistero dell' Incarnazione.
75. Perché il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama
anche Cristo?
Il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama anche
Cristo, che vuoi dire unto e consacrato, perché
anticamente si ungevano i re, i sacerdoti, e i
profeti; e Gesù è re dei re, sommo sacerdote e sommo
profeta.
76. Gesù Cristo fu veramente unto e consacrato con
unzione corporale?
L'unzione di Gesù Cristo non fu corporale, come
quella degli antichi re, sacerdoti e profeti, ma
tutta spirituale e divina perché la pienezza della
divinità abita in lui sostanzialmente.
77. Di Gesù Cristo prima della sua venuta, ebbero
gli uomini cognizione alcuna?
Si, gli uomini ebbero cognizione di Gesù Cristo
prima della sua venuta, per la promessa del Messia
che Iddio fece ai nostri progenitori Adamo ed Eva, e
che rinnovò ai santi Patriarchi; e per le profezie e
le molte figure che lo designavano.
78. Donde sappiamo noi che Gesù Cristo è veramente
il Messia e Redentore promesso?
Noi sappiamo che Gesù Cristo è veramente il Messia e
Redentore promesso dall'essersi adempito in lui, 1.°
tutto ciò che annunziavano le profezie; 2.° tutto
ciò che rappresentavano le figure dell'antico
Testamento.
79. Le profezie che cosa predicevano del Redentore?
Le profezie predicevano del Redentore la tribù e la
famiglia, dalla quale doveva uscire; il luogo e il
tempo della nascita; i suoi miracoli e le più minute
circostanze della sua passione e morte; la sua
risurrezione ed ascensione alcielo; il suo regno
spirituale, universale e perpetuo, che è la santa
Chiesa cattolica.
80. Quali sotto le principali figure del Redentore
nell'antico Testamento?
Le principali figure del Redentore nell'antico
Testamento sono l'innocente Abele, il sommo
sacerdote Melchisedecco, il sacrificio d'Isacco;
Giuseppe venduto dai fratelli, il profeta Giona,
l'agnello pasquale, e il serpente di bronzo
innalzato da Mosè nel deserto.
81. Donde sappiamo noi che Gesù Cristo è vero Dio?
Noi sappiamo che Gesù Cristo è vero Dio: 1.° dalla
testimonianza del Padre allorché disse: Questo è il
mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto;
ascoltatelo; 2.° dall'attestazione di Gesù Cristo
stesso, confermata coi più stupendi miracoli; 3.°
dalla dottrina degli Apostoli; 4.° dalla tradizione
costante della Chiesa cattolica.
82. Quali sono i principali miracoli operati da Gesù
Cristo?
I principali miracoli operati da Gesù Cristo sono,
oltre la sua risurrezione, la sanità resa agli
infermi, la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la
vita ai morti.
CAPO IV. Del terzo
articolo.
83. Che cosa c'insegna il terzo articolo: Il quale
fu concepito di Spirito Santo; nacque di Maria
Vergine
Il terzo articolo del Credo c'insegna che il
Figliuolo di Dio ha preso un corpo e un'anima, come
abbiamo noi, nel seno purissimo di Maria Vergine per
opera dello Spirito Santo, e che è nato da questa
Vergine.
84. Il Padre e il Figliuolo concorsero anche essi a
formare il corpo e a creare l'anima di Gesù Cristo?
Si, a formare il corpo e a creare l'anima di Gesù
Cristo concorsero tutte le tre Persone divine.
85. Perché si dice solo: fu concepito di Spirito
Santo?
Si dice solo: fu concepito di Spirito Santo, perché
l'incarnazione del Figliuolo di Dio è opera di bontà
e di amore, e le opere di bontà e amore si
attribuiscono allo Spirito Santo.
86. Il Figlio di Dio facendosi uomo cessò di esser
Dio?
No, il Figlio di Dio si fece uomo, senza cessare di
esser Dio.
87. Dunque Gesù Cristo è Dio e uomo insieme?
Sì, il Figlio di Dio incarnato, cioè Gesù Cristo, è
Dio e uomo insieme, perfetto Dio e perfetto uomo.
88. Sono dunque in Gesù Cristo due nature?
Si, in Gesù Cristo, che è Dio e uomo, sono due
nature: la divina e l'umana.
89. Sono in Gesù Cristo anche due persone, la divina
e l'umana?
No, nel Figlio di Dio fatto uomo non vi ha che una
sola persona, cioè la divina.
90. Quante volontà sono in Gesù Cristo?
In Gesù Cristo sono due volontà: l'una divina,
l'altra umana.
91. Gesù Cristo aveva volontà libera?
Si, Gesù Cristo aveva volontà libera, ma non poteva
fare il male, perché poter fare il male è difetto,
non perfezione della libertà.
92. Il Figliuolo di Dio e il Figliuolo di Maria,
sono la medesima persona?
Il Figliuolo di Dio e il Figliuolo di Maria sono la
medesima persona, cioè Gesù Cristo, vero Dio e vero
uomo.
93. Maria Vergine è Madre di Dio?
Si, Maria Vergine è Madre di Dio, perché è Madre di
Gesù Cristo, che è vero Dio.
94. In qual modo Maria divenne Madre di Gesù Cristo?
Maria divenne Madre di Gesù Cristo unicamente per
opera e virtù dello Spirito Santo.
95. È di fede che Maria fu sempre Vergine?
Si, è di fede che Maria santissima fu sempre
Vergine, ed è chiamata la Vergine per eccellenza.
CAPO V. Del quarto
articolo.
96. Che cosa c'insegna il quarto articolo: Patì
sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto?
Il quarto articolo del Credo c'insegna che Gesù
Cristo per redimere il mondo col suo Sangue
prezioso, patì sotto Ponzio Pilato governatore della
Giudea, e morì sul legno della croce, dalla quale
deposto, fu seppellito.
97. Che cosa vuoi dire la parola patì?
La parola patì esprime tutte le pene sofferte da
Gesù Cristo nella sua passione.
98. Gesù Cristo patì come Dio, o come uomo?
Gesù Cristo patì come uomo solamente, perché come
Dio non poteva né patire né morire.
99. Qual sorta di supplizio era quello della croce?
Il supplizio della croce era in quei tempi il più
crudele e ignominioso di tutti i supplizi.
100. Chi fu che condannò Gesù Cristo ad essere
crocifisso?
Colui che condannò Gesù Cristo ad essere crocifisso
fu Ponzio Pilato governatore della Giudea, il quale
aveva riconosciuta la innocenza di Lui; ma cedette
vilmente alla minacciosa insistenza del popolo di
Gerusalemme.
101. Non avrebbe potuto Gesù Cristo liberarsi dalle
mani dei giudei e di Pilato?
Si, Gesù Cristo avrebbe potuto liberarsi dalle mani
dei giudei e di Pilato, ma conoscendo che la volontà
del suo Eterno Padre era che Egli patisse e morisse
per la nostra salute, vi si sottomise
volontariamente, anzi andò Egli stesso incontro a'
suoi nemici, e si lasciò spontaneamente prendere e
condurre alla morte.
102. Dove fu crocifisso Gesù Cristo?
Gesù Cristo fu crocifisso sul monte Calvario.
103. Che cosa operò Gesù Cristo sopra la croce?
Gesù Cristo sopra la croce pregò per i suoi nemici;
diede per madre al discepolo san Giovanni e in
persona di lui a noi tutti, la sua stessa madre
Maria santissima: offrì la sua morte in sacrificio,
e soddisfece alla giustizia di Dio per i peccati
degli uomini.
104. Non sarebbe bastato che venisse un Angelo a
soddisfare per noi?
No, non sarebbe bastato che venisse un Angelo a
soddisfare per noi, perché l'offesa fatta a Dio per
il peccato era, sotto un certo aspetto, infinita, e
per soddisfarla si richiedeva una persona che avesse
un merito infinito.
105. Per soddisfare alla divina Giustizia era
necessario che Gesù Cristo fosse Dio e uomo insieme?
Si, bisognava che Gesù Cristo fosse uomo per poter
patire e morire, e bisognava che fosse Dio perché i
suoi patimenti fossero d' un valore infinito.
106. Perché era necessario che i meriti di Gesù
Cristo fossero di un valore infinito?
Era necessario che i meriti di Gesù Cristo fossero
di un valore infinito, perché la maestà di Dio,
offesa col peccato, è infinita.
107. Era necessario che Gesù patisse tanto?
No, non era assolutamente necessario che Gesù
patisse tanto, perché il minimo dei suoi patimenti
sarebbe stato sufficiente alla nostra redenzione,
essendo ciascun suo atto di infinito valore.
108. Perché dunque volle Gesù patir tanto?
Gesù volle patir tanto per soddisfare più
abbondantemente alla divina giustizia, per
di-mostrarci maggiormente il suo amore, e per
ispirarci il più grande orrore al peccato.
109. Accaddero prodigi alla morte di Gesù?
Si, alla morte di Gesù si oscurò il sole, tremò la
terrà, si aprirono i sepolcri e molti morti
risuscitarono.
110. Dove fu sepolto il corpo di Gesù Cristo?
Il corpo di Gesù Cristo fu sepolto in un sepolcro
nuovo, scavato nella pietra del monte, poco lontano
dal luogo dove era stato crocifisso.
111. Nella morte di Gesù Cristo si separò la
divinità dal corpo e dall'anima?
Nella morte di Gesù Cristo la divinità non si separò
né dal corpo né dall'anima, ma solamente si separò
l'anima dal corpo.
112. Per chi è morto Gesù Cristo?
Gesù Cristo é morto per la salute di tutti gli
uomini ed ha soddisfatto per tutti.
113. Se Gesù Cristo è morto per la salute di tutti,
perché non tutti si salvano?
Gesù Cristo é morto per tutti, ma non tutti si
salvano, perché non tutti lo vogliono riconoscere,
non tutti osservano la sua legge, non tutti si
valgono dei mezzi di santificazione che ci ha
lasciati.
114. Per essere salvi basta che Gesù Cristo sia
morto per noi?
Per essere salvi non basta che Gesù Cristo sia morto
per noi, ma é necessario che siano applicati a
ciascun di noi il frutto e i meriti della sua
passione e morte, il che avviene sopratutto per
mezzo dei sacramenti istituiti a questo fine dal
medesimo Gesù Cristo; e siccome molti o non ricevono
i sacramenti o non li ricevono bene, perciò rendono
a se stessi inutile la morte di Gesù Cristo.
CAPO VI. Del quinto
articolo.
115. Che cosa c'insegna il quinto articolo: Discese
all'inferno, il terzo di risuscitò da morte?
Il quinto articolo del Credo c'insegna: che l'anima
di Gesù Cristo, separata che fu dal corpo, andò al
Limbo dei santi Padri, e che nel terzo giorno si unì
di nuovo al corpo suo, per non separarsene mai più.
116. Che cosa s'intende qui per inferno?
Per inferno s'intende qui il Limbo dei santi Padri
cioè quel luogo dove erano trattenute le anime dei
giusti aspettando la redenzione di Gesù Cristo.
117. Perché le anime dei santi Padri non furono
introdotte nel paradiso prima della morte di Gesù
Cristo?
Le anime dei santi Padri non furono introdotte nel
paradiso prima della morte di Gesù Cristo, perché
pel peccato di Adamo il paradiso era chiuso, e
conveniva che Gesù Cristo, il quale con la sua morte
lo riaprì, fosse il primo ad entrarvi.
118. Perché Gesù Cristo volle differire sino al
terzo giorno la propria risurrezione?
Gesù Cristo volle differire sino al terzo giorno la
propria risurrezione per manifestare ad evidenza che
era veramente morto.
119. La risurrezione di Gesù cristo fu simile alla
risurrezione degli altri uomini risuscitati?
No, la risurrezione di Gesù Cristo non fu simile
alla risurrezione degli altri uomini risuscitati,
perché Gesù Cristo risuscitò per virtù propria, e
gli altri furono risuscitati per virtù di Dio.
CAPO VII. Del sesto
articolo.
120. Che cosa c' insegna il sesto articolo: Salì al
cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente?
Il sesto articolo del Credo c'insegna che Gesù
Cristo, quaranta giorni dopo la sua risurrezione,
alla presenza de' suoi discepoli, ascese da se
stesso al cielo, e che essendo, come Dio, eguale al
Padre nella gloria, come uomo é stato innalzato
sopra tutti gli Angeli e tutti i Santi, e costituito
Signore di tutte le cose.
121. Perché Gesù Cristo dopo la sua risurrezione
stette quaranta giorni sulle terra prima di salire
al cielo?
Gesù Cristo dopo la sua risurrezione stette quaranta
giorni sulla terra, prima di salire al cielo, per
provare con varie apparizioni che era veramente
risorto, e per istruire sempre più e confermare gli
Apostoli nelle verità della fede.
122. Perché Gesù Cristo è salito al cielo?
Gesù Cristo è salito al cielo: 1.° per prendere
possesso del suo regno meritato colla sua morte; 2.°
per preparare il nostro posto di gloria e per essere
nostro Mediatore ed Avvocato appresso il Padre; 3.°
per mandare lo Spirito Santo a' suoi Apostoli.
123. Perché si dice di Gesù Cristo che salì al
cielo, e della Madre sua santissima che fu assunta?
Si dice di Gesù Cristo che salì al cielo, e della
Madre sua santissima che fu assunta, perché Gesù
Cristo, essendo Uomo-Dio, per virtù propria salì al
cielo, ma la Madre che era creatura, sebbene la più
degna di tutte, salì al cielo per virtù di Dio.
124. Spiegatemi le parole; siede alla destra di Dio
Padre onnipotente
La parola: siede significa il pacifico possesso, che
Gesù Cristo ha della sua gloria, e le parole: alla
destra di Dio Padre onnipotente esprimono che Egli
ha il posto d'onore sopra tutte le creature.
CAPO VIII. Del
settimo articolo.
125. Che cosa c'insegna il settimo articolo: Di là
ha da venire a giudicare i vivi e i morti?
Il settimo, articolo del Credo c'insegna che alla
fine del mondo Gesù Cristo pieno di gloria e maestà
verrà dal cielo per giudicare tutti gli uomini,
buoni e cattivi, e per dare a ciascuno il premio o
la pena che avrà meritato.
126. Se ciascuno, subito dopo morte, dovrà essere
giudicato da Gesù Cristo nel giudizio particolare,
perché dovremo essere giudicati tutti nel giudizio
universale?
Dovremo essere giudicati tutti nel giudizio
universale per più ragioni: 1.° per gloria di Dio;
2.° per gloria di Gesù Cristo; 3.° per gloria dei
Santi; 4.° per confusione dei cattivi; 5.°
finalmente affinché il corpo abbia con l'anima la
sua sentenza di premio o di pena.
127. Nel giudizio universale come si manifesterà la
gloria di Dio?
Nel giudizio universale si manifesterà la gloria di
Dio, perché tutti conosceranno con quanta giustizia
Dio governi il mondo, sebbene ora si vedano qualche
volta i buoni in afflizione e i cattivi in
prosperità.
128. Nel giudizio universale come si manifesterà la
gloria di Gesù Cristo?
Nel giudizio universale si manifesterà la gloria di
Gesù Cristo, perché essendo Egli stato dagli uomini
ingiustamente condannato, comparirà allora in faccia
a tutto il mondo giudice supremo di tutti.
129. Nel giudizio universale come si manifesterà la
gloria dei Santi?
Nel giudizio universale si manifesterà la gloria dei
Santi, perché molti di essi, che sono morti
disprezzati dai cattivi, saranno glorificati in
presenza di tutto il mondo.
130. Nel giudizio universale quale sarà la
confusione dei cattivi?
Nel giudizio universale la confusione dei cattivi
sarà grandissima, massime per quelli che oppressero
i giusti e per quelli che si studiarono in vita di
essere stimati per uomini di virtù e bontà, vedendo
manifestati a tutto il mondo i peccati da loro
commessi, anche i più segreti.
CAPO IX. Dell'ottavo
articolo.
131. Che cosa c'insegna l'ottavo articolo: Io credo
nello Spirito Santo?
L'ottavo articolo del Credo c' insegna che vi è lo
Spirito Santo, terza Persona della santissima Trinità,
che Egli è Dio eterno, infinito, onnipotente, Creatore e
Signore di tutte le cose, come il Padre e il Figliuolo.
132. Da chi procede lo Spirito Santo?
Lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo per
via di volontà e di amore, come da un solo principio.
133. Se il Figliuolo procede dal Padre, e lo Spirito
Santo procede dal Padre e dal Figliuolo, pare che il
Padre e il Figliuolo siano prima dello Spirito Santo:
come dunque si dice che sono eterne tutte e tre le
Persone?
Si dice che sono eterne tutte e tre le Persone, perché
il Padre ab eterno ha generato il Figliuolo; e dal Padre
e dal Figliuolo ab eterno procede lo Spirito Santo.
134. Perché la terza Persona della santissima Trinità si
chiama particolarmente col nome di Spirito Santo?
La terza Persona della santissima Trinità si chiama
particolarmente col nome di Spirito Santo perché Essa
procede dal Padre e dal Figliuolo per modo di spirazione
e d'amore.
135. Quale opera viene attribuita specialmente allo
Spirito Santo?
Allo Spirito Santo viene attribuita specialmente la
santificazione delle anime.
136. Il Padre e il Figliuolo ci santificano egualmente
che lo Spirito Santo?
Sì, tutte e tre le divine Persone ci santificano
egualmente.
137. Se così è, perché la santificazione delle anime si
attribuisce in particolare allo Spirito Santo?
La santificazione delle anime si attribuisce in
particolare allo Spirito Santo perché essa è opera
d'amore, e le opere d' amore si attribuiscono allo
Spirito Santo.
138. Quando discese lo Spirito Santo sopra gli Apostoli?
Lo Spirito Santo discese sopra gli Apostoli nel giorno
della Pentecoste, cioè cinquanta giorni dopo la
Risurrezione di Gesù Cristo, e dieci dopo la sua
Ascensione.
139. Dov' erano gli Apostoli nei dieci giorni prima
della Pentecoste?
Gli Apostoli erano riuniti nel cenacolo in compagnia di
Maria Vergine e degli altri discepoli, e perseveravano
nell'orazione, aspettando lo Spirito Santo, che Gesù
Cristo aveva loro promesso.
140. Quali effetti produsse lo Spirito Santo negli
Apostoli?
Lo Spirito Santo confermò nella fede gli Apostoli, li
riempì di lumi, di forza, di carità e dell'abbondanza di
tutti i suoi doni.
141. Lo Spirito Santo è egli stato mandato per i soli
Apostoli?
Lo Spirito Santo è stato mandato per tutta la Chiesa, e
per ogni anima fedele.
142. Che cosa opera lo Spirito Santo nella Chiesa?
Lo Spirito Santo, come l'anima nel corpo, vivifica la
Chiesa con la sua grazia e coi suoi doni; vi stabilisce
il regno della verità e dell'amore; e l'assiste perché
conduca sicuramente i suoi figliuoli per la via del
cielo.
CAPO X. Del nono
articolo.
1. - Della Chiesa in
generale.
143. Che cosa c'insegna il nono articolo: la santa
Chiesa cattolica, la comunione dei santi?
Il nono articolo del Credo c'insegna che Gesù Cristo ha
fondato sulla terra una società visibile che si chiama
Chiesa cattolica e che tutte le persone che fanno parte
di questa Chiesa sono in comunione tra loro.
144. Perché dopo l'articolo che tratta dello Spirito
Santo si parla subito della Chiesa cattolica?
Dopo l'articolo che tratta dello Spirito Santo si parla
subito della Chiesa cattolica per indicare che tutta la
santità della Chiesa medesima deriva dallo Spirito
Santo, il quale è l'autore di ogni santità.
145. Che cosa vuoi dire questa parola Chiesa?
La parola Chiesa vuol dire convocazione o adunanza di
molte persone.
146. Chi ci ha convocati o chiamati alla Chiesa di Gesù
Cristo?
Noi siamo stati chiamati alla Chiesa di Gesù Cristo da
una grazia particolare di Dio, affinché col lume della
fede e l'osservanza della divina legge gli rendiamo il
debito culto e perveniamo alla vita eterna.
147. Dove si trovano i membri della Chiesa?
I membri della Chiesa si trovano parte in cielo, e
formano la Chiesa trionfante; parte nel purgatorio, e
formano la Chiesa purgante; parte sulla terra e formano
la Chiesa militante.
148. Queste diverse parti della Chiesa costituiscono una
sola Chiesa?
Si, queste diverse parti della Chiesa costituiscono una
sola Chiesa ed un solo corpo, perché hanno il medesimo
capo che è Gesù Cristo, il medesimo spirito che le anima
e le unisce, e il medesimo fine che è la felicità
eterna, la quale si gode già dagli uni e si aspetta
dagli altri.
149. A qual parte della Chiesa si riferisce
principalmente questo nono articolo?
Questo nono articolo del Credo si riferisce
principalmente alla Chiesa militante, che è la Chiesa
nella quale noi siamo attualmente.
2.
- Della Chiesa in particolare.
150. Che cosa è la Chiesa cattolica?
La Chiesa cattolica è la società o congregazione di
tutti i battezzati che, vivendo sulla terra, professano
la stessa fede e legge di Cristo, partecipano agli
stessi sacramenti, e obbediscono ai legittimi Pastori,
principalmente al Romano Pontefice.
151. Dite distintamente che cosa è necessario per esser
membro della Chiesa?
Per esser membro della Chiesa è necessario esser
battezzato, credere e professare la dottrina di Gesù
Cristo, partecipare ai medesimi sacramenti, riconoscere
il Papa e gli altri legittimi Pastori della Chiesa.
152. Chi sono i legittimi Pastori della Chiesa?
I legittimi Pastori della Chiesa, sono il Romano
Pontefice, cioè il Papa, che è il Pastore universale, ed
i Vescovi. Inoltre, sotto la dipendenza dei Vescovi e
del Papa, hanno parte nell'officio di pastori gli altri
sacerdoti e specialmente i parrochi.
153. Perché dite che il Romano Pontefice è il Pastore
universale della Chiesa?
Perché Gesù Cristo disse a san Pietro, primo Papa: «Tu
sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia
Chiesa, e darò a te le chiavi del regno de' cieli, e
tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato anche in
cielo, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà
sciolto anche in cielo». E gli disse ancora: «Pasci i
miei agnelli, pasci le mie pecorelle».
154. Non appartengono dunque alla Chiesa di Gesù Cristo
tante società di uomini battezzati che non riconoscono
il Romano Pontefice per loro capo?
No, tutti coloro che non riconoscono il Romano Pontefice
per loro capo, non appartengono alla Chiesa di Gesù
Cristo.
155. Come si può distinguere la Chiesa di Gesù Cristo da
tante società o sette fondate dagli uomini e che si
dicono cristiane?
Da tante società o sette fondate dagli uomini, che si
dicono cristiane, si può facilmente distinguere la vera
Chiesa di Gesù Cristo per quattro contrassegni. Essa è
Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
156. Perché la Chiesa si dice Una?
La vera Chiesa si dice Una, perché i suoi figli, di
qualunque tempo e luogo, sono uniti fra loro nella
medesima fede, nel medesimo culto, nella medesima legge
e nella partecipazione dei medesimi sacramenti, sotto un
medesimo capo visibile, il Romano Pontefice.
157. Non vi potrebbero essere più Chiese?
No, non vi possono essere più Chiese, perché siccome vi
è un solo Dio, una sola Fede e un solo Battesimo, così
non vi è, e non vi può essere che una sola vera Chiesa.
158. Ma non si chiamano Chiese anche i fedeli uniti
insieme di una nazione, o di una diocesi?
Si chiamano Chiese anche i fedeli uniti insieme di una
nazione o di una diocesi, ma sono sempre porzioni della
Chiesa universale e formano con essa una Chiesa sola.
159. Perché la vera Chiesa si dice Santa?
La vera Chiesa si dice Santa, perché santo è il suo capo
invisibile, che è Gesù Cristo, santi sono molti suoi
membri, santi sono la sua fede, la sua legge, i suoi
sacramenti, e fuori di essa non vi è né vi può essere
vera santità.
160. Perché la Chiesa si chiama Cattolica?
La vera Chiesa si chiama Cattolica, che vuoi dire
universale, perché abbraccia i fedeli di tutti i tempi,
di tutti i luoghi, di ogni età e condizione, e tutti gli
uomini del mondo sono chiamati a farne parte.
161. Perché la Chiesa si chiama inoltre Apostolica?
La vera Chiesa si chiama inoltre Apostolica, perché
rimonta senza interruzione fino agli Apostoli; perché
crede ed insegna tutto ciò che hanno creduto e insegnato
gli Apostoli; e perché è guidata e governata dai loro
legittimi successori.
162. E perché la vera Chiesa si chiama anche Romana?
La vera Chiesa si chiama anche Romana, perché i quattro
caratteri dell'unità, santità, cattolicità e
apostolicità si riscontrano solo nella Chiesa che
riconosce per capo il Vescovo di Roma, successore di san
Pietro.
163. Come è costituita la Chiesa di Gesù Cristo?
La Chiesa di Gesù Cristo è costituita come una vera e
perfetta società; ed in essa, come in una persona morale
possiamo distinguere l'anima e il corpo.
164. In che consiste l'anima della Chiesa?
L'anima della Chiesa consiste in ciò che essa ha
d'interno e spirituale, cioè la fede, la speranza, la
carità, i doni della grazia e dello Spirito Santo e
tutti i celesti tesori che le sono derivati pei meriti
di Cristo Redentore e dei Santi.
165. Il corpo della Chiesa in che consiste?
Il corpo della Chiesa consiste in ciò che essa ha di
visibile e di esterno, sia nella associazione dei
congregati, sia nel culto e nel ministero
d'insegnamento, sia nel suo esterno ordine e governo.
166. Per salvarsi basta l'essere comunque membro della
Chiesa cattolica?
No, non basta per salvarsi l'essere comunque membro
della Chiesa cattolica, ma bisogna esserne membro vivo.
167. Quali sono i membri vivi della Chiesa?
I membri vivi della Chiesa sono tutti e solamente i
giusti, quelli cioè, che sono attualmente in grazia di
Dio.
168. E quali ne sono i membri morti?
Membri morti della Chiesa sono i fedeli che trovansi in
peccato mortale.
169. Può alcuno salvarsi fuori della Chiesa Cattolica,
Apostolica, Romana?
No, fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana
nessuno può salvarsi, come niuno poté salvarsi dal
diluvio fuori dell'Arca di Noè, che era figura di questa
Chiesa.
170. Come dunque si sono salvati gli antichi Patriarchi,
i Profeti e tutti gli altri giusti dell'antico
Testamento?
Tutti i giusti dell'antico Testamento si sono salvati in
virtù della fede che avevano in Cristo venturo, per
mezzo della quale essi già appartenevano spiritualmente
a questa Chiesa.
171. Ma chi si trovasse, senza sua colpa, fuori della
Chiesa, potrebbe salvarsi?
Chi, trovandosi senza sua colpa, ossia in buona fede,
fuori della Chiesa, avesse ricevuto il Battesimo, o ne
avesse il desiderio almeno implicito; cercasse inoltre
sinceramente la verità e compisse la volontà di Dio come
meglio può; benché separato dal corpo della Chiesa,
sarebbe unito all'anima di lei e quindi in via di
salute.
172. E chi essendo pur membro della Chiesa cattolica non
mettesse in pratica gl'insegnamenti di essa, si
salverebbe?
Chi, essendo pur membro della Chiesa cattolica, non
mettesse in pratica gli insegnamenti di essa, ne sarebbe
membro morto e perciò non si salverebbe, perché per la
salute di un adulto si richiede non solo il battesimo e
la fede, ma le opere altresì conformi alla fede.
173. Siamo noi obbligati a credere tutte le verità che
la Chiesa c'insegna?
Si, noi siamo obbligati a credere tutte le verità che la
Chiesa c'insegna, e Gesù Cristo dichiara che chi non
crede è già condannato.
174. Siamo altresì obbligati a fare tutto quello che la
Chiesa comanda?
Si, siamo obbligati a fare tutto quello che la Chiesa
comanda, perché Gesù Cristo ha detto ai Pastori della
Chiesa: «Chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza
voi, disprezza me».
175. Può sbagliare la Chiesa nelle cose che ci propone a
credere?
No, nelle cose che ci propone a credere, la Chiesa non
può sbagliare, perché secondo la promessa di Gesù Cristo
ella è perennemente assistita dallo Spirito Santo.
176. La Chiesa cattolica è dunque infallibile?
Si, la Chiesa cattolica è infallibile, epperò quelli che
rifiutano le sue definizioni perdono la fede e diventano
eretici.
177. La Chiesa cattolica può essere distrutta o perire?
No; la Chiesa cattolica può essere perseguitata, ma non
può essere distrutta, né perire. Ella durerà sino alla
fine del mondo, perché sino alla fine del mondo Gesù
Cristo sarà con lei, come ha promesso.
178. Perché è tanto perseguitata la Chiesa cattolica?
La Chiesa cattolica è tanto perseguitata perché fu cosi
perseguitato anche il suo divin Fondatore e, perché
riprova i vizi, combatte le passioni e condanna tutte le
ingiustizie e tutti gli errori.
179. Vi sono altri doveri dei cattolici verso la Chiesa?
Ogni cattolico deve avere per la Chiesa un amore
illimitato, riputarsi infinitamente onorato e felice di
appartenerle, e adoprarsi alla gloria e all' incremento
di lei con tutti quei mezzi che sono in suo potere.
2.
- Della Chiesa docente e della Chiesa discente.
180. Vi è distinzione alcuna fra i membri che compongono
la Chiesa?
Fra i membri che compongono la Chiesa vi è distinzione
notevolissima, perché vi è chi comanda e chi obbedisce,
chi ammaestra e chi è ammaestrato.
181. come si chiama quella parte della Chiesa che
ammaestra?
La parte della Chiesa che ammaestra si chiama docente
ossia insegnante.
182. La parte della Chiesa che viene ammaestrata come si
chiama?
La parte della Chiesa che viene ammaestrata si chiama
discente.
183. Chi ha stabilito questa distinzione nella Chiesa?
Questa distinzione nella Chiesa 1' ha stabilita Gesù
Cristo medesimo.
184. La Chiesa docente e la Chiesa discente sono dunque
due Chiese distinte?
La Chiesa docente e la Chiesa discente sono due parti
distinte di una sola e medesima Chiesa come nel corpo
umano il capo è distinto dalle altre membra e tuttavia
forma con esse un corpo solo.
185. Di chi si compone la Chiesa docente?
La Chiesa docente si compone di tutti i Vescovi con a
capo il Romano Pontefice, sia che si trovino dispersi,
sia che si trovino congregati in Concilio.
186. E la Chiesa discente di chi è composta?
La Chiesa discente è composta di tutti i fedeli.
187. Quali persone adunque hanno nella Chiesa l'autorità
d'insegnare?
L'autorità d'insegnare nella Chiesa l'hanno il Papa e i
Vescovi, e sotto la loro dipendenza, gli altri sacri
ministri.
188. Siamo noi obbligati ad ascoltare la Chiesa docente?
Si, senza dubbio, siamo tutti obbligati ad ascoltare la
Chiesa docente sotto pena di eterna condanna, perché
Gesù Cristo disse ai Pastori della Chiesa, nella persona
degli Apostoli: «Chi ascolta voi, ascolta me, e chi
disprezza voi disprezza me».
189. Oltre l'autorità d'insegnare, ha la Chiesa qualche
altro potere?
Si, oltre l'autorità d'insegnare, la Chiesa ha
specialmente il potere di amministrare le cose sante, di
far leggi e di esigerne l'osservanza.
190. Il potere che hanno i membri della gerarchia
ecclesiastica viene dal popolo?
Il potere che hanno i membri della gerarchia
ecclesiastica non viene dal popolo, e sarebbe eresia il
dirlo, ma viene unicamente da Dio.
191. A chi spetta l'esercizio di questi poteri?
L'esercizio di questi poteri spetta unicamente al ceto
gerarchico, vale a dire al Papa e ai Vescovi a lui
subordinati.
4.
- Del Papa e dei Vescovi.
192. Chi è il Papa?
Il Papa, che noi chiamiamo pure il Sommo Pontefice, o
anche il Romano Pontefice, è il successore di san Pietro
nella Cattedra di Roma, il Vicario di Gesù Cristo sulla
terra e il capo visibile della Chiesa.
193. Perché il Romano Pontefice è successore di san
Pietro?
Il Romano Pontefice è successore di S. Pietro, perché S.
Pietro nella sua persona riunì la dignità di Vescovo di
Roma e di capo della Chiesa; stabilì in Roma per divina
disposizione la sua sede e ivi morì, perciò chi viene
eletto vescovo di Roma è anche l'erede di tutta la sua
autorità.
194. Perché il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù
Cristo?
Il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù Cristo, perché
lo rappresenta sopra la terra e ne fa le veci nel
governo della Chiesa.
195. Perché il Romano Pontefice è capo visibile della
Chiesa?
Il Romano Pontefice è il capo visibile della Chiesa,
perché egli la regge visibilmente coll'autorità medesima
di Gesù Cristo, che ne è il capo invisibile.
196. Qual'è dunque la dignità del Papa?
La dignità del Papa è la massima fra tutte le dignità
della terra, e gli dà potere supremo ed immediato sopra
tutti e singoli i Pastori e i fedeli.
197. Può errare il Papa nell'ammaestrare la Chiesa?
Il Papa non può errare, ossia è infallibile nelle
definizioni che riguardano la fede e i costumi.
198. Per qual motivo il Papa è infallibile?
Il Papa è infallibile per la promessa di Gesù Cristo e
per la continua assistenza dello Spirito Santo.
199. Quando è che il Papa è infallibile?
Il Papa è infallibile allora soltanto che nella sua
qualità di Pastore e Maestro di tutti i cristiani, in
virtù della suprema sua apostolica autorità, definisce
una dottrina intorno alla fede o ai costumi da tenersi
da tutta la Chiesa.
200. Chi non credesse alle solenni definizioni del Papa,
quali peccato commetterebbe?
Chi non credesse alle definizioni solenni del Papa, o
anche solo ne dubitasse, peccherebbe contro la fede, e
se rimanesse ostinato in questa incredulità, non sarebbe
più cattolico, ma eretico.
201. Per qual fine Dio ha concesso al Papa il dono della
infallibilità?
Dio ha concesso al Papa il dono della infallibilità
affinché tutti siamo certi e sicuri della verità che la
Chiesa insegna.
202. Quando fu definito che il Papa è infallibile?
Che il Papa è infallibile fu definito dalla Chiesa nel
Concilio Vaticano, e se alcuno presumesse di contraddire
a questa definizione sarebbe eretico e scomunicato.
203. La Chiesa nel definire che il Papa è infallibile ha
forse stabilito una nuova verità di fede?
No, la Chiesa nel definire che il Papa è infallibile non
ha stabilito una nuova verità di fede, ma solo, per
opporsi a nuovi errori, ha definito che l'infallibilità
del Papa, contenuta già nella Sacra Scrittura e nella
Tradizione, è una verità rivelata da Dio, e quindi da
credersi come dogma o articolo di fede.
204. Come deve comportarsi ogni cattolico verso il Papa?
Ogni cattolico deve riconoscere il Papa, qual Padre,
Pastore e Maestro universale e stare a lui unito di
mente e di cuore.
205. Dopo il Papa, quali sono per divina istituzione i
personaggi più venerandi nella Chiesa?
Dopo il Papa, per divina istituzione i personaggi più
venerandi della Chiesa sono i Vescovi.
206. Chi sono i Vescovi?
I Vescovi sono i pastori dei fedeli, posti dallo Spirito
Santo a reggere la Chiesa di Dio nelle sedi a loro
affidate, sotto la dipendenza del Romano Pontefice.
207. Che cosa è il Vescovo nella propria diocesi?
Il Vescovo nella propria diocesi è il Pastore legittimo,
il Padre, il Maestro, il superiore di tutti i fedeli,
ecclesiastici e laici, che appartengono alla diocesi
stessa.
208. Perché il Vescovo si chiama Pastore legittimo?
Il Vescovo si chiama Pastore legittimo perché la
giurisdizione, ossia il potere che ha di governare i
fedeli della propria diocesi, gli è stato conferito
secondo le norme e le leggi della Chiesa.
209. Di chi sono successori il Papa ei Vescovi?
Il Papa è il successore di S. Pietro principe degli
Apostoli, e i Vescovi sono i successori degli Apostoli,
in ciò che riguarda il governo ordinario della Chiesa.
210. Deve il fedele stare unito al proprio vescovo?
Si, ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve stare unito
di mente e di cuore al proprio Vescovo in grazia e
comunione con la Sede Apostolica.
211. Come deve comportarsi il fedele col proprio
Vescovo?
Ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve riverire, amare
e onorare il proprio Vescovo, e prestargli obbedienza in
tutto ciò che si riferisce alla cura delle anime e al
governo spirituale della diocesi.
212. Da chi è aiutato il Vescovo nella cura delle anime?
Il Vescovo nella cura delle anime è aiutato dai
sacerdoti, e principalmente dai parrochi.
213. Chi è il Parroco?
Il Parroco è un sacerdote deputato a presiedere e
dirigere, sotto la dipendenza del Vescovo, una porzione
della diocesi che chiamasi parrocchia.
214. Quali doveri hanno i fedeli verso il loro parroco?
I fedeli devono tenersi uniti al loro parroco,
ascoltarlo docilmente e professargli rispetto e
sommissione in tutto ciò che riguarda la cura della
parrocchia.
5.
- Della comunione dei santi.
215. Che cosa c'insegna il nono articolo del Credo con
quelle parole: la comunione dei santi?
Con le parole: la comunione dei santi, il nono articolo
del Credo c'insegna che nella Chiesa, per 1' intima
unione che esiste tra tutti i suoi membri, sono comuni i
beni spirituali, così interni come esterni, che le
appartengono.
216. Quali sono nella Chiesa i beni comuni interni?
I beni comuni interni nella Chiesa sono: la grazia che
si riceve nei sacramenti, la fede, la speranza, la
carità, i meriti infiniti di Gesù Cristo, i meriti
sovrabbondanti della Vergine e dei Santi, e il frutto di
tutte le opere buone che in essa Chiesa si fanno.
217. Quali sono i beni esterni comuni nella Chiesa?
I beni esterni comuni nella Chiesa sono: i sacramenti,
il sacrificio della santa Messa, le pubbliche preghiere,
le funzioni religiose e tutte le altre pratiche
esteriori che uniscono insieme i fedeli.
218. In questa comunione di beni entrano tutti i figli
della Chiesa?
Nella comunione dei beni interni entrano i cristiani, i
quali sono in grazia di Dio; quelli poi che sono in
peccato mortale non partecipano di questi beni.
219. Perché non partecipano di questi beni quelli che
sono in peccato mortale?
Perché la grazia di Dio é quella che unisce i fedeli con
Dio e tra loro: e perciò quelli che sono in peccato
mortale, essendo senza la grazia di Dio, sono esclusi
dalla comunione dei beni spirituali.
220. Dunque i cristiani che sono in peccato mortale non
hanno alcun vantaggio dai beni interni e spirituali
della Chiesa?
I cristiani che sono in peccato mortale hanno ancora
qualche vantaggio dai beni interni e spirituali della
Chiesa de' quali son privi, in quanto essi conservano il
carattere del cristiano che è indelebile, e sono aiutati
dalle orazioni e dalle buone opere dei fedeli ad
ottenere la grazia di convertirsi a Dio.
221. Quelli che sono in peccato mortale possono
partecipare dei beni esterni della Chiesa?
Quelli che sono in peccato mortale possono partecipare
dei beni esterni della Chiesa, se pure non siano
separati dalla Chiesa con la scomunica.
222. Perché i membri di questa comunione presi insieme,
si chiamano santi?
I membri di questa comunione si chiamano santi perché
tutti sono chiamati alla santità e furono santificati
per mezzo del Battesimo, e molti di essi sono già
pervenuti alla perfetta santità.
223. La comunione dei santi si estende ella anche al
cielo e al purgatorio?
Si, la comunione dei santi si estende anche al cielo e
al purgatorio, perché la carità unisce le tre Chiese:
trionfante, purgante e militante; e i Santi pregano
Iddio per noi e per le anime del purgatorio, e noi diamo
onore e gloria ai Santi e possiamo sollevare le anime
del purgatorio, applicando in loro suffragio Messe,
elemosine, indulgenze e altre opere buone.
6.
- Di coloro che sono fuori della Chiesa.
224. Chi sotto quelli che non appartengono alla
comunione dei santi?
Non appartengono alla comunione dei santi nell'altra
vita i dannati ed in questa coloro che si trovano fuori
della vera Chiesa.
225. Chi sono quelli che si trovano fuori della vera
Chiesa?
Si trovano fuori della vera Chiesa gli infedeli, gli
ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli
scomunicati.
226. Chi sono gl'infedeli?
Gl'infedeli sono quelli che non hanno il Battesimo e non
credono in Gesù Cristo; sia perché credono e adorano
false divinità, come gl' idolatri; sia perché pure
ammettendo l'unico vero Dio, non credono in Cristo
Messia; né come venuto nella persona di Gesù Cristo, né
come venturo, tali sono i maomettani ed altri
somiglianti.
227. Chi sono gli ebrei?
Gli ebrei sono quelli che professano la legge di Mosè;
non hanno ricevuto il battesimo e non credono in Gesù
Cristo.
228. Chi sono gli eretici?
Gli eretici sono i battezzati che ricusano con
pertinacia di credere qualche verità rivelata da Dio e
insegnata come di fede dalla Chiesa cattolica, per
esempio gli ariani, i nestoriani, e le varie sette dei
protestanti.
229. Chi sono gli apostati?
Gli apostati sono coloro che abiurano, ossia rinnegano
con atto esterno la fede cattolica, che prima
professavano.
230. Chi sono gli scismatici?
Gli scismatici sono i cristiani che, non negando
esplicitamente alcun dogma, si separano volontariamente
dalla Chiesa di Gesù Cristo, ossia dai legittimi
pastori.
231. Chi sono gli scomunicati?
Gli scomunicati sono quelli che per mancanze gravissime
vengono colpiti di scomunica dal Papa, o dal Vescovo, e
sono quindi, siccome indegni, separati dal corpo della
Chiesa, la quale aspetta e desidera la loro conversione.
232. Si deve temere la scomunica?
La scomunica si deve temere grandemente, perché è la
pena più grave e più terribile che la Chiesa possa
infliggere a' suoi figli ribelli ed ostinati.
233. Di quali beni rimangono privi gli scomunicati?
Gli scomunicati rimangono privi delle preghiere
pubbliche, dei sacramenti, delle indulgenze e della
sepoltura ecclesiastica.
234. Possiamo noi giovare in qualche modo agli
scomunicati?
Noi possiamo giovare in qualche modo agli scomunicati e
a tutti gli altri che sono fuori della vera Chiesa, con
salutari avvisi, colle orazioni e colle buone opere,
supplicando Iddio che per sua misericordia conceda loro
la grazia di convertirsi alla fede e di entrare nella
comunione dei Santi.
CAPO XI. Del decimo
articolo.
235. Che cosa ci insegna il decimo articolo: La
remissione dei peccati?
Il decimo articolo del Credo c'insegna che Gesù
Cristo ha lasciato alla sua Chiesa la potestà di
rimettere i peccati.
236. La Chiesa può rimettere ogni sorta di peccati?
Si, la Chiesa può rimettere tutti i peccati per
quanto siano molti e gravi, perché Gesù Cristo le ha
data piena potestà di sciogliere e legare.
237. Chi sono coloro che nella Chiesa esercitano
questa potestà di rimettere i peccati?
Coloro che nella Chiesa esercitano la potestà di
rimettere i peccati sono in primo luogo il Papa, il
quale solo possiede la pienezza ditale potestà; poi
i Vescovi, e, sotto la dipendenza dei Vescovi, i
sacerdoti.
238. Come rimette la Chiesa i peccati?
La Chiesa rimette i peccati pei meriti di Gesù
Cristo, conferendo i sacramenti da esso istituiti a
questo fine, principalmente il Battesimo e la
Penitenza.
CAPO XII.
Dell'undecimo articolo.
239. Che cosa c'insegna l'undecimo articolo: La
risurrezione della carne?
L' undecimo articolo del Credo c'insegna che tutti gli
uomini risusciteranno, ripigliando ogni anima il corpo
che ebbe in questa Vita.
240. Come avverrà la risurrezione dei morti?
La risurrezione dei morti avverrà per virtù di Dio
onnipotente, a cui nulla è impossibile.
241. Quando avverrà la risurrezione dei morti?
La risurrezione di tutti i morti avverrà alla fine del
mondo, e allora seguirà il giudizio universale.
242. Perché vuole Iddio la risurrezione dei corpi?
Dio vuole la risurrezione dei corpi, perché, avendo
l'anima operato il bene o il male unita al corpo, sia
ancora insieme con esso premiata o punita.
243. Gli uomini risorgeranno tutti alla stessa maniera?
No, vi sarà grandissima differenza tra i corpi degli
eletti e i corpi dei dannati, perché i soli corpi degli
eletti, avranno a somiglianza di Gesù Cristo risorto le
doti dei corpi gloriosi.
244. Quali sono queste doti che adorneranno i corpi
degli eletti?
Le doti che adorneranno i corpi gloriosi degli eletti
sono: 1.° la impassibilità, per cui non potranno più
essere soggetti a mali, a dolori di veruna sorta, né a
bisogno di cibo, di riposo o d'altro; 2.° la chiarezza,
per cui risplenderanno a guisa del sole e d'altrettante
stelle; 3.° l'agilità per cui potranno passare in un
momento e senza fatica da un luogo all' altro e dalla
terra al cielo; 4.° la sottigliezza, per cui senza
ostacolo potranno penetrare qualunque corpo, come fece
Gesù Cristo risorto.
245. I corpi dei dannati come saranno?
I corpi dei dannati saranno privi delle doti dei corpi
gloriosi dei Beati, e porteranno l'orribile marchio
dell'eterna riprovazione.
CAPO XIII. Del
dodicesimo articolo.
246. Che cosa c'insegna l'ultimo
articolo: La vita eterna?
L'ultimo articolo del Credo
c'insegna che dopo la vita presente
vi è un' altra vita o eternamente
beata per gli eletti in paradiso, o
eternamente infelice pei dannati
all'inferno.
247. Possiamo noi comprendere la
felicità del paradiso?
No, noi non possiamo comprendere la
felicità del paradiso, perché supera
le cognizioni della nostra mente
limitata, e perché i beni del cielo
non possono paragonarsi ai beni di
questo mondo.
248. In che consiste la felicità
degli eletti?
La felicità degli eletti consiste
nel vedere, amare e possedere per
sempre Dio, fonte di ogni bene.
249. In che consiste la infelicità
dei dannati?
L'infelicità dei dannati consiste
nell'essere sempre privi della vista
di Dio e puniti da eterni tormenti
nell'inferno.
250. I beni del paradiso e i mali
dell'inferno sono solamente per le
anime?
I beni del paradiso e i mali
dell'inferno sono adesso solamente
per le anime, perché solo le anime
sono adesso in paradiso o
nell'inferno; ma dopo la
risurrezione della carne, gli
uomini, nella pienezza di loro
natura, cioè in anima e in corpo,
saranno o felici o tormentati per
sempre.
251. Saranno uguali per i beati i
beni del paradiso, e per i dannati i
mali dell'inferno?
I beni del paradiso per i beati, e i
mali dell'inferno per i dannati,
saranno uguali nella sostanza e
nella eterna durata; ma nella
misura, ossia nei gradi, saranno
maggiori o minori, secondo i meriti,
o demeriti di ciascuno.
252. Che vuoi dire la parola Amen in
fine del Credo?
La parola Amen in fine delle
preghiere significa: Così sia; in
fine del Credo significa: Cosi è;
vale a dire: credo essere verissimo
tutto quello che in questi dodici
articoli si contiene, ed io ne sono
più certo che se lo vedessi cogli
occhi miei.
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