V. Ti adoriamo, Cristo, e ti
benediciamo.
R.
Perché
con la tua santa croce hai redento il mondo.
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PAROLA
DI DIO |
Dal Vangelo secondo Luca. 2,
34-35. 51
Simeone parlò a Maria, sua
madre:
"Egli è qui per la rovina
e la risurrezione di molti in Israele,
segno di contraddizione
perché siano svelati i pensieri di molti cuori.
E anche a te una spada trafiggerà l'anima"
...
Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
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LA
FEDE
DELLA CHIESA |
"La Chiesa, nel
magistero della sua fede e nella testimonianza dei
suoi santi, non ha mai dimenticato che “ogni
singolo peccatore è realmente causa e strumento
delle sofferenze” del divino Redentore [Catechismo
Romano, 1, 5, 11;]. Tenendo conto del fatto che i
nostri peccati offendono Cristo stesso, la Chiesa
non esita ad imputare ai cristiani la responsabilità
più grave nel supplizio di Gesù, responsabilità
che troppo spesso essi hanno fatto ricadere
unicamente sugli Ebrei:
È chiaro che più gravemente
colpevoli sono coloro che più spesso ricadono nel
peccato. Se infatti le nostre colpe hanno tratto
Cristo al supplizio della croce, coloro che si
immergono nell'iniquità crocifiggono nuovamente,
per quanto sta in loro, il Figlio di Dio e lo
scherniscono con un delitto ben più grave in loro
che non negli Ebrei. Questi infatti - afferma san
Paolo non avrebbero crocifisso Gesù se lo avessero
conosciuto come re divino. Noi cristiani, invece,
pur confessando di conoscerlo, di fatto lo
rinneghiamo con le nostre opere e leviamo contro di
lui le nostre mani violente e peccatrici.
E neppure i demoni lo
crocifissero, ma sei stato tu con essi a
crocifiggerlo, e ancora lo crocifiggi, quando ti
diletti nei vizi e nei peccati [San Francesco
d'Assisi, Admonitio, 5, 3]".
Catechismo della Chiesa Cattolica 598
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MEDITAZIONE |
La Madre.
Maria incontra il Figlio
sulla via della Croce. La croce di Lui diventa la
croce di Lei, l'umiliazione di Lui è la sua, l'obbrobrio pubblico
diviene quello di Lei. E' l'umano ordine delle cose. Così lo debbono
sentire coloro che la circondano e così lo coglie il suo cuore: "...A
te pure una spada trapasserà l'anima" (Lc
2, 35). Le parole dette quando Gesù aveva quaranta giorni si adempiono in
questo momento. Esse raggiungono
ora la pienezza totale. E Maria va, trafitta da questa invisibile spada,
verso il Calvario di suo Figlio, verso il proprio Calvario. La devozione
cristiana la vede con questa spada nel cuore e così la dipinge e scolpisce.
Madre dolorosa!
"O Tu che hai compatito
con Lui!" , ripetono i fedeli, consapevoli nell'intimo proprio così si
deve esprimere il mistero di questa sofferenza. Benché questo dolore le
appartenga e la tocchi nella stessa profondità della sua maternità,
tuttavia la verità piena di questa sofferenza viene espressa con la parola
compassione. Ella appartiene allo stesso mistero: esprime in qualche modo
l'unità con la sofferenza del Figlio.
Giovanni Paolo II
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PREGHIAMO
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O Signore nel devoto ricordo
della Beata Vergine Maria, data a noi come madre dolcissima presso la croce
di Gesù tuo Figlio, aiutaci a completare in noi per la, Santa Chiesa, ciò
che manca alla passione di Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna per i
secoli eterni. Amen.
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Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
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Quæ mærebat et dolebat
pia mater, cum videbat
Nati pœnas incliti.
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