V. Ti adoriamo, Cristo, e ti
benediciamo.
R.
Perché
con la tua santa croce hai redento il mondo.
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PAROLA
DI DIO |
Dal Vangelo secondo Marco.
15, 33-34. 37. 39
Venuto mezzogiorno,
si fece buio su tutta la terra,
fino alle tre del pomeriggio.
Alle tre Gesù gridò con voce forte:
Eloì , Eloì , lema sabactà ni?,
che significa:
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?...
Ed egli, dando un forte grido, spirò ...
Allora il centurione che gli stava di fronte,
vistolo spirare in quel modo, disse:
"Veramente quest'uomo era Figlio di
Dio!".
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LA
FEDE
DELLA CHIESA |
È l'amore “sino alla
fine” (Gv
13,1) che conferisce valore di redenzione e di
riparazione, di espiazione e di soddisfazione al
sacrificio di Cristo. Egli ci ha tutti conosciuti e
amati nell'offerta della sua vita. “L'amore del
Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per
tutti e quindi tutti sono morti” (2Cor
5,14). Nessun uomo, fosse pure il più santo, era in
grado di prendere su di sé i peccati di tutti gli
uomini e di offrirsi in sacrificio per tutti.
L'esistenza in Cristo della Persona divina del
Figlio, che supera e nel medesimo tempo abbraccia
tutte le persone umane e lo costituisce Capo di
tutta l'umanità, rende possibile il suo sacrificio
redentore per tutti .
…
La sua santissima passione sul legno della
croce ci meritò la giustificazione” insegna il
Concilio di Trento [Denz. -Schönm., 1529]
sottolineando il carattere unico del sacrificio di
Cristo come “causa di salvezza eterna” (Eb
5,9). E la Chiesa venera la croce cantando: “O
crux, ave, spes unica - Ave, o croce, unica
speranza” [Inno “Vexilla Regis”].
Catechismo della Chiesa Cattolica 616, 617
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MEDITAZIONE |
Ecco il più alto, il più
sublime operare del Figlio in unione col Padre. Sì : in unione, nella più
profonda unione, proprio quando grida: "Elì Elì, lamma sabacthà ni"
, "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Mc 15, 34; Mt 27, 46).
Questo operare si esprime con la verticalità del corpo teso lungo la trave
perpendicolare della Croce con l'orizzontalità delle braccia tese lungo il
legno trasversale. L'uomo che guarda queste braccia può pensare che esse
con lo sforzo abbracciano l'uomo e il mondo. Abbracciano. Ecco l'uomo. Ecco
Dio stesso. "In Lui... noi viviamo, ci moviamo e siamo" (At
17, 28). In Lui: in queste braccia tese lungo la trave trasversale della
Croce. Il mistero della Redenzione. Gesù inchiodato alla Croce,
immobilizzato in questa terribile posizione, invoca il Padre. Tutte le sue
invocazioni testimoniano che Egli è uno con Lui. "Io e il Padre siamo
una sola cosa" (Gv 10, 30);
"Chi ha visto me, ha visto il Padre" (Gv 14, 9); "Il Padre mio non ha mai lasciato di operare fino al
presente ed io pure opero" (Gv
5, 17).
Giovanni
Paolo II |
PREGHIAMO |
O Padre, che ci hai ridato la
vita eterna nella pasqua del tuo Unigenito venuto a farsi condannare per
nostro amore, rivolgi a lui i nostri cuori e la nostra vita perché sia mite
con noi quando ci verrà a giudicare e ci unisca alla sua gloria di
Salvatore risorto.
Egli vive e regna per i
secoli eterni. Amen.
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Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
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Vidit suum dulcem Natum
morientem desolatum,
cum emisit spiritum.
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