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MARIA VERGINE
SEDE DELLA SAPIENZA
Nelle messe della beata Vergine Maria, che e la Madre della Sapienza di
Dio incarnata, già fin dal X secolo si leggevano spesso le «epistole sapienziali» desunte prevalentemente dall'Ecclesiastico (cioè dal
Siracide) e dal libro dei Proverbi (cfr Lezionario per le celebrazioni
dei santi, Comune della beata Vergine, Prima Lettura, 5.6). In esse la
Chiesa, particolarmente quando ode la voce della sapienza eterna, sente
parlare anche la beata Vergine Maria in questi testi; secondo la comune
opinione di scrittori del Medio Evo, la Sapienza di Dio parla, in un
certo senso, «in persona virginis». Dal secolo XII poi, nette Laudi e Litanie mariane si
attribuiscono alla beata Vergine alcuni titoli, che ne esaltano lo
stretto legame con l'eterna Sapienza: Madre detta Sapienza, Fonte della
Sapienza, Dimora della Sapienza, Sede della Sapienza; tra questi
prevalse il titolo di Sede della Sapienza. Sotto questo titolo si
celebra la beata Vergine Maria, con culto anche liturgico, in più d'una
Chiesa particolare, presso Università degli Studi, in Istituti
religiosi, tra i quali si distingue la Compagnia di Maria fondata da san
Luigi-Maria Grignon di Montfort (f 1716). Il presente formulario,
eccettuato il prefazio, proviene dal Proprio delle messe della Compagnia
di Maria monfortana. Con il titolo «Sede della
Sapienza» viene significata la funzione materna della beata
Vergine Maria, la sua dignità regale, nonché la sua straordinaria
sapienza e prudenza nelle cose che riguardano Dio: - la funzione
materna: in virtù del mistero dell'Incarnazione, nel purissimo grembo
della Vergine madre risiede la Sapienza del Padre; - la dignità regale:
in quanto il Bambino che siede sulle ginocchia della Madre e il Re
messianico, colui che «sarà chiamato Figlio dell'Altissimo», al quale
«il Signore Dio darà il trono di Davide suo padre,
(che) regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe. Il suo regno non avrà
fine» (Lc 1,32-33; cfr Is 9, 6-7); il Re al quale da lontano vennero i
sapienti, che lo trovarono con Maria e lo adorarono, offrendogli doni
regali (cfr Mt 2,1-12); - la sapienza e la prudenza: Maria santissima
nel Vangelo appare come la «Vergine sapiente» che ha
scelto la parte migliore (cfr Le 10, 42), e la «Maestra di
verità», che trasmette alla Chiesa gli avvenimenti e le parole
di salvezza serbate nel suo cuore (cfr Le 2,19.51): «O Madre sapientissima, e la sola degna di un tale Figlio - scrive san
Bruno di Asti (f 1123) -: che proprio per questo raccoglieva nel suo
cuore tutte queste parole, le conservava per noi e la custodiva nella
memoria, perché in seguito, insegnandole e narrandole ella stessa,
fossero scritte e venissero predicate in tutto il mondo, annunziate a
tutte le genti» (Commentari su Luca, parte I, cap. II: PL 165, 355).
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ANTIFONA
D'INGRESSO
« Sei beata, o santa Maria, vergine sapiente
che hai portato nel tuo grembo
il Verbo della verità;
sei beata, vergine prudente
che hai scelto la parte migliore ».
COLLETTA
Eterno Padre,
che hai posto nella Vergine Maria
il trono regale della tua Sapienza,
illumina la Chiesa con la luce del Verbo della vita,
perché nello splendore della verità
cammini fino alla piena conoscenza
del tuo mistero d'amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure :
Padre della luce,
che per risollevare in Cristo l'umanità decaduta
hai eletto la Vergine Maria come sede della Sapienza,
donaci con il suo materno aiuto
una coscienza profonda dei nostri limiti,
per non lasciarci travolgere dall'orgoglio
e servirti con l'umiltà che a te piace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
SULLE OFFERTE
Santifica, Signore, le offerte che portiamo all'altare,
e per intercessione della gloriosa Vergine Maria
edifica nei nostri cuori
una dimora degna della tua Sapienza.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Nel
purissimo grembo di Maria la Sapienza si è edificata la sua dimora
V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito
V. In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. È cosa buona e giusta.
A
E’ veramente cosa buona e giusta
nostro dovere e fonte di salvezza, *
rendere grazie sempre e in ogni
luogo *
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno, *
per Cristo nostro Signore. **
B
Nella tua bontà infinita,
quando giunse la pienezza dei
tempi, *
tu hai dato compimento nella
Vergine Maria
al mistero della nostra
riconciliazione *
predisposto dai secoli eterni. **
Nel suo grembo purissimo la
Sapienza
si è
costruita una dimora *
per accogliere nel tempo *
il Creatore e Signore dei tempi,
Cristo uomo nuovo. **
Egli ci ha reintegrato nella dignità
perduta *
e ci ha comunicato *
la novità perenne dello Spirito. **
A
Per queste meraviglie del tuo amore *
con l'assemblea degli angeli e dei
santi, *
cantiamo unanimi * l'inno della tua
gloria: **
Santo, Santo, Santo il
Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua
gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Prov 9, 5-6b
Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che ho preparato:
camminate nella via della sapienza.
DOPO LA COMUNIONE
Per la comunione ai tuoi santi misteri
infondi in noi, Signore, lo Spirito di sapienza
che avvolse il grembo della Vergine Madre,
perché possiamo conoscerti con l'intelligenza della fede
e amarti con tutto il cuore.
Per Cristo nostro Signore.
LEZIONARIO
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