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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
24
NOVEMBRE
XXXIIII
SETTIMANA DEL
TEMPO ORDINARIO
- VENERDÌ
SANTI
ANDREA DUNG-LAC e C. (m)
Martiri
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il re dei martiri,
Cristo Signore.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1^ Antifona
Sorgi in mio aiuto, Signore.
SALMO 34, 1-2. 3c. 9-12
(I) Il Signore salva nella persecuzione
Si riunirono … e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e
farlo morire (Mt 26, 3. 4).
Signore, giudica chi mi accusa, *
combatti chi mi combatte.
Afferra i tuoi scudi *
e sorgi in mio aiuto.
Dì all'anima mia: *
«Sono io la tua salvezza».
Io invece esulterò nel Signore *
per la gioia della sua salvezza.
Tutte le mie ossa dicano: «Chi è come te, Signore, †
che liberi il debole dal più forte, *
il misero e il povero dal predatore?».
Sorgevano testimoni violenti, *
mi interrogavano su ciò che ignoravo,
mi rendevano male per bene: *
una desolazione per la mia vita.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Sorgi in mio aiuto, Signore.
2^ Antifona
Giudica la
mia causa, Signore,
difendimi con la tua forza.
SALMO 34,
13-16 (II)
Il Signore salva nella persecuzione
Si riunirono … e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e
farlo morire (Mt 26, 3. 4).
Io, quand'erano malati, vestivo di sacco, †
mi affliggevo col digiuno, *
riecheggiava nel mio petto la mia preghiera.
Mi angustiavo come per l'amico, per il fratello, *
come in lutto per la madre
mi prostravo nel dolore.
Ma essi godono della mia caduta, si radunano, *
si radunano contro di me
per colpirmi all'improvviso.
Mi dilaniano senza posa, †
mi mettono alla prova, scherno su scherno, *
contro di me digrignano i denti.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Giudica la
mia causa, Signore,
difendimi con la tua forza.
3^ Antifona
Celebrerò
la tua giustizia, Signore,
canterò la tua lode per sempre.
SALMO 34,
17-19. 22-23. 27-28
(III) Il Signore salva nella persecuzione
Si riunirono … e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e
farlo morire (Mt 26, 3. 4).
Fino a
quando, Signore, starai a guardare? †
Libera la mia vita dalla loro violenza, *
dalle zanne dei leoni l'unico mio bene.
Ti loderò nella grande assemblea, *
ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso.
Non esultino su di me i nemici bugiardi, *
non strizzi l'occhio chi mi odia senza motivo.
Signore, tu hai visto, non tacere; *
Dio, da me non stare lontano.
Destati, svégliati per il mio giudizio, *
per la mia causa, Signore mio Dio.
Esulti e gioisca chi ama il mio diritto, †
dica sempre: «Grande è il Signore *
che vuole la pace del suo servo».
La mia lingua celebrerà la tua giustizia, *
canterà la tua lode per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Celebrerò
la tua giustizia, Signore,
canterò la tua lode per sempre.
Versetto
V. Figlio mio, custodisci le mie parole,
R. osserva i miei precetti, e vivrai.
Prima Lettura
Dal libro del profeta Zaccaria
12,9-12a; 13,1-9
La salvezza in Gerusalemme
Così dice il Signore: «In quel giorno io m'impegnerò a distruggere tutte
le genti che verranno contro Gerusalemme. Riverserò sopra la casa di
Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di
consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il
lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si
piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento in
Gerusalemme simile al lamento di Adad-Rimmon nella pianura di Meghiddo.
Farà il lutto il paese, famiglia per famiglia.
In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di
Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l'impurità.
In quel giorno — dice il Signore
degli eserciti — io estirperò dal
paese i nomi degli idoli, né più saranno ricordati: anche i profeti e lo
spirito immondo farò sparire dal paese. Se qualcuno oserà ancora fare il
profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: «Tu
morirai, perché proferisci menzogne nel nome del Signore», e il padre e
la madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. In
quel giorno ogni profeta si vergognerà della visione che avrà
annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie.
Ma ognuno dirà: «Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad
essa mi sono dedicato fin dalla mia giovinezza». E se gli si dirà:
«Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?», egli risponderà: «Queste
le ho ricevute in casa dei miei amici».
Insorgi, spada, contro il mio pastore,
contro colui che è mio compagno.
Oracolo del Signore degli eserciti.
Percuoti il pastore e sia disperso il gregge,
allora volgerò la mano sopra i deboli.
In tutto il paese,
— oracolo del Signore
—
due terzi saranno sterminati
e periranno;
un terzo sarà conservato.
Farò passare questo terzo per il fuoco
e lo purificherò come si purifica l'argento;
lo proverò come si prova l'oro.
Invocherà il mio nome
e io l'ascolterò;
dirò: «Questo è il mio popolo».
Esso dirà: «Il Signore è il mio Dio».
Responsorio Mt 26, 31; Zc 13,7
R. Voi tutti vi scandalizzerete
per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: * Percuoterò il
pastore e saranno disperse le pecore del gregge.
V. Insorgi, spada, contro il mio
pastore, contro colui che è mio compagno. Oracolo del Signore.
R. Percuoterò il pastore e saranno
disperse le pecore del gregge.
Seconda Lettura
Dall'epistolario
di san Paolo Le-Bao-Tinh agli alunni del Seminario di Ke-Vinh nel 1843.
(Launay
A.: Le clergé tonkinois et ses prêtres martyrs, MEP, Paris 1925, pp.
80-83).
La
partecipazione dei martiri alla vittoria del Cristo capo
Io, Paolo, prigioniero per il nome di Cristo, voglio farvi conoscere le
tribolazioni nelle quali quotidianamente sono immerso, perché infiammati
dal divino amore, innalziate con me le vostre lodi a Dio: eterna è la sua
misericordia (Sal 135,3).
Questo carcere è davvero un'immagine dell'inferno eterno: ai crudeli
supplizi di ogni genere, come i ceppi, le catene di ferro, le funi, si
aggiungono odio, vendette, calunnie, parole oscene, false accuse,
cattiverie, giuramenti iniqui, maledizioni e infine angoscia e tristezza.
Dio, che liberò i tre giovani dalla fornace ardente, mi è sempre vicino;
e ha liberato anche me da queste tribolazioni, trasformandole in dolcezza:
eterna è la sua misericordia.
In mezzo a questi tormenti, che di solito piegano e spezzano gli altri,
per la grazia di Dio sono pieno di gioia e letizia, perché non sono solo,
ma Cristo è con me. Egli, nostro maestro, sostiene tutto il peso della
croce, caricando su di me la minima e ultima parte: egli stesso
combattente, non solo spettatore della mia lotta; vincitore e
perfezionatore di ogni battaglia. Sul suo capo è posta la splendida
corona di vittoria, a cui partecipano anche le membra.
Come sopportare questo orrendo spettacolo, vedendo ogni giorno imperatori,
mandarini e i loro cortigiani, che bestemmiano il tuo santo nome, Signore,
che siedi sui Cherubini (cfr. Sal 79,2) e i Serafini?
Ecco, la tua croce è calpestata dai piedi dei pagani! Dov'è la tua
gloria? Vedendo tutto questo preferisco, nell'ardore della tua carità,
aver tagliate le membra e morire in testimonianza del tuo amore.
Mostrami, Signore, la tua potenza, vieni in mio aiuto e salvami, perché
nella mia debolezza si è manifestata e glorificata la tua forza davanti
alle genti; e i tuoi nemici non possono alzare orgogliosamente la testa,
se io dovessi vacillare lungo il cammino.
Fratelli carissimi, nell'udire queste cose, esultate e innalzate un
perenne inno di grazie a Dio, fonte di ogni bene, e beneditelo con me:
eterna è la sua misericordia. L'anima mia magnifichi il Signore e il mio
spirito esulti nel mio Dio, perché ha guardato l'umiltà del suo servo e
d'ora in poi le generazioni future mi chiameranno beato (cfr. Lc 1,46-48):
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore, popoli tutti; voi tutte, nazioni, dategli gloria (Sal
116,1), poiché Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole, per confondere
i forti; ciò che è spregevole, per confondere i potenti (cfr. 1Cor
1,27). Con la mia lingua e il mio intelletto ha confuso i filosofi,
discepoli dei saggi di questo mondo: eterna è la sua misericordia.
Vi scrivo tutto questo, perché la vostra e la mia fede formino una cosa
sola. Mentre infuria la tempesta getto l'àncora fino al trono di Dio:
speranza viva, che è nel mio cuore.
E voi, fratelli carissimi, correte in modo da raggiungere la corona (cfr.
1Cor 9,24); indossate la corazza della fede (cfr. 1Ts 5,8); brandite le
armi del Cristo, a destra e a sinistra (cfr. 2Cor 6,79), come insegna san
Paolo, mio patrono. È bene per voi entrare nella vita zoppicanti o con un
occhio solo (cfr. Mt 18,8-9), piuttosto che essere gettati fuori con tutte
le membra.
Venite in mio soccorso con le vostre preghiere, perché possa combattere
secondo la legge, anzi sostenere sino alla fine la buona battaglia, per
concludere felicemente la mia corsa (cfr. 2 Tm 4,7).
Se non ci vedremo più nella vita presente, questa sarà la nostra felicità
nel mondo futuro: staremo davanti al trono dell'Agnello immacolato e
canteremo unanimi le sue lodi esultando in eterno nella gioia della
vittoria. Amen.
Responsorio
Cfr.
Eb 12,1-3
R Affrontiamo con perseveranza la corsa che ci sta davanti, * tenendo
fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.
V Pensate a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità
dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo,
R tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.
Orazione
O Dio, origine e fonte di ogni paternità, che hai reso fedeli alla croce
del tuo Figlio, fino all'effusione del sangue, i santi Andrea Dung-Lac e
compagni martiri, per la loro comune intercessione fa' che diventiamo
missionari e testimoni del tuo amore fra gli uomini, per chiamarci ed
essere tuoi figli. Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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