Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture 

2 AGOSTO
SANTA MARIA DEGLI ANGELI
ALLA PORZIUNCOLA 
(f)  
UFFICIO DELLE LETTURE


INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Antifona
Celebrando la gloria della Vergine Maria,
adoriamo Cristo, Sposo della Chiesa.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia
(Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra
(Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce
(Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
(Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo »
(Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen
(Ant.).
 

Inno

San Francesco in estasi
entra alla Porziuncola,
la piccola cappella
sacra a Maria degli Angeli.

Non c'è per lui nel mondo
asilo più diletto,
qui gli anni suoi trascorre,
di qui fa al ciel ritorno.

Qui da Maria ispirato
i tre Ordini fonda,
accoglie i primi figli
e a Dio Chiara consacra.

All'ombra del sacello
schiere di frati aduna,
che poi manda nel mondo
per conquistarlo a Cristo.

Maria, la tua tutela
ci liberi dal male,
ed assicuri al cielo
chi canta le tue lodi.

A te, Gesù, sia gloria,
nato da Vergin Madre,
col Padre e con lo Spirito

nei secoli eterni.  Amen.


1^ Antifona
Maria ha ottenuto benedizione dal Signore,
ha trovato grazia presso Dio, suo Salvatore.


SALMO
23
  
Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l'universo e i suoi abitanti. 
E' lui che l'ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l'ha stabilita. 

Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo? 

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo. 

Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza. 
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. 

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria. 

Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia. 

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria. 

Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 

1^ Antifona
Nella sua concezione
Maria fu benedetta dal Signore,
santificata da Dio, sua salvezza.


2^ Antifona

Un fiume e i suoi ruscelli
rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.


SALMO 45 
  
Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce. 

Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare. 
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti. 

Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *
la santa dimora dell'Altissimo. 

Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino. 
Fremettero le genti, i regni si scossero; *
egli tuonò, si sgretolò la terra. 

Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. 

Venite, vedete le opere del Signore, *
egli ha fatto portenti sulla terra. 

Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi. 

Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra. 
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 

2^ Antifona

Un fiume e i suoi ruscelli
rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.


3^ Antifona

Di te si dicono cose stupende,
o Vergine Maria:
il Signore ha posto la sua dimora
sui monti santi.


SALMO 86   
Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
il Signore ama le porte di Sion *
più di tutte le dimore di Giacobbe. 

Di te si dicono cose stupende, *
città di Dio. 

Ricorderò Raab e Babilonia 
fra quelli che mi conoscono; †
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti là sono nati. 

Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro è nato in essa *
e l'Altissimo la tiene salda». 

Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
«Là costui è nato». 
E danzando canteranno: *
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 

3^ Antifona

Di te si dicono cose stupende,
o Vergine Maria:
il Signore ha posto la sua dimora
sui monti santi.


Versetto

V. Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto d'Israele.
R. Tu splendido onore della nostra gente.


Prima Lettura
Dal libro del Siracide      24, 17-21.38-32

Chi ascolta la sapienza non avrà da arrossire

Io come una vite ho prodotto  germogli graziosi e i miei fiori,  frutti di gloria e ricchezza. Io sono la madre del bell'amore e del timore e della scienza e della santa speranza. In me vi è ogni grazia della via  e della verità, in me è ogni speranza della vita e della virtù.
Avvicinatevi a  me, voi che mi desiderate,  e saziatevi dei miei prodotti. Poiché il ricordo di  me è più dolce del miele, e la mia  eredità  è più  dolce del  favo di miele. Il  mio ricordo vivrà nei secoli, per sempre.
Quanti si nutrono di me avranno ancora  fame e quanti bevono di me avranno ancora  sete. Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà. Coloro che mi faranno conoscere, avranno la vita  eterna.
Io sono come un canale derivante da un fiume, e come un corso di acqua sono uscita verso un giardino.  Ho  detto: «Innaffierò il mio giardino e irrigherò la mia aiuola». Ed ecco il mio canale è  diventato  un fiume, il  mio  fiume è diventato un  mare.
Farò ancora splendere la  mia dottrina come l'aurora,  la farò  brillare molto lontano. Penetrerò in tutte le parti inferiori della terra, getterò lo sguardo su tutti i  dormienti,  e illuminerò tutti quelli che sperano nel Signore.
Riverserò ancora la dottrina come una profezia la lascerò per  le generazioni future,  per quanti cercano  la sapienza, e non cesserò mai d'annunziarla.

Responsorio   Sir 24, 15-16
R.  Mi sono  stabilita in Sion, nella  città amata il Signore  mi ha  fatto abitare, * ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso.
V.  Nella porzione del  Signore,  sua eredità,

R.  ho posto le radici in mezzo a un popolo  glorioso!


Seconda Lettura

Dagli scritti di Fra Tommaso da Celano 
(Le due  Vite,  Ed. A.  Signorelli, Roma  1954, L.  Macali o.f.m.conv., pp. 207-208; 137)

Questo luogo è veramente santo e abitato da Dio

Il servo di Dio Francesco, di statura piccola, di mente umile, di professione minore, nel tempo che visse quaggiù, per sé e per la sua fraternità scelse una  particella di mondo, per il solo  fatto che non gli fu assolutamente possibile  servire  Cristo altrimenti, che avendo qualche cosa dal mondo.
E non senza una rivelazione  e predisposizione divina, già in  antico,  fu  chiamato  Porziuncola quel luogo che doveva toccare in sorte a coloro che desideravano di non avere nulla di proprio in questo mondo.
Vi sorgeva una  chiesetta dedicata alla Vergine Madre, la quale per la sua singolare umiltà meritò di essere elevata, dopo il Figlio, alla dignità di capo di tutti gli eletti. 
In essa ebbe inizio l'Ordine dei Minori, e come sopra un saldo fondamento, crebbe e si moltiplicò il loro nobile edificio.  Il  Santo amava questo luogo più di ogni altro, comandò ai frati di venerarlo con rispetto  speciale e volle che lo custodissero sempre come specchio di vita
religiosa, in umiltà e altissima povertà, riservandone però la proprietà agli altri, e ritenendone per sé e per i suoi soltanto l'uso.
Vi si osservava una rigidissima disciplina in tutto, nel silenzio e nel lavoro e in tutte le altre prescrizioni della regola. Senza  tregua, giorno e notte, la fraternità dei Minori di quel luogo era occupata nel lodare Dio e, tutti soffusi di una mirabile fragranza, vi conducevano una vita veramente angelica.

Frate Francesco infatti, pur sapendo che il regno del cielo si  può raggiungere ovunque e che la grazia divina non trova difficoltà  a  scendere sugli eletti ovunque si trovino, tuttavia, si era accorto per propria esperienza che il luogo della chiesa di S. Maria della Porziuncola godeva di una maggiore abbondanza di grazia, ed era frequentemente visitato da spiriti celesti.

Spesso quindi diceva ai frati: «Guardatevi, figli, dall'abbandonare mai  questo luogo.  Se ve ne cacciassero fuori da una parte, rientratevi dall'altra. Questo luogo infatti è veramente santo e abitato da Dio. Qui il Signore moltiplicò il nostro piccolo numero; qui illuminò i cuori dei suoi poveri con la luce della sua divina sapienza; qui accese le nostre volontà con il fuoco del suo amore; qui, chi avrà pregato con devozione, otterrà quello che chiederà, e chi mancherà  sarà punito più gravemente. Perciò, figli ritenete degno di ogni onore il luogo della dimora di Dio, e con tutto il trasporto del vostro cuore rendete in esso lode al Signore».


Responsorio

R. Porta del cielo e stella del mare, Vergine Maria, * rendici accetti al tuo Figlio.
V. Sorgente  di misericordia, madre della  grazia, speranza del mondo,  esaudisci coloro che invocano il tuo aiuto.

R. Rendici accetti al tuo Figlio.


Inno  TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

[
*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

[
*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.


Orazione
Guarda, Signore, il tuo popolo riunito nel ricordo della beata Vergine Maria, Regina degli Angeli, e fa' che per sua intercessione possa partecipare alla pienezza della tua grazia.  Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.

R. Rendiamo grazie a Dio.
  

 

Sommario Liturgia


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