2 GENNAIO
FERIA DEL TEMPO DI NATALE
SANTI BASILIO MAGNO E
GREGORIO NAZIANZENO (m)
Vescovi e dottori della Chiesa
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore,
fonte di ogni sapienza.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1^ Antifona
Porgi a me il tuo orecchio, Signore,
vieni presto a liberarmi
SALMO 30, 2-9 (I) Supplica fiduciosa nell'afflizione
Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).
In te, Signore, mi sono rifugiato, †
mai sarò deluso; *
per la tua giustizia salvami.
Porgi a me l'orecchio, *
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
la cinta di riparo che mi salva.
Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
perché sei tu la mia difesa.
Mi affido alle tue mani; *
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
Tu detesti chi serve idoli falsi, *
ma io ho fede nel Signore.
Esulterò di gioia per la tua grazia, †
perché hai guardato alla mia miseria, *
hai conosciuto le mie angosce;
non mi hai consegnato nelle mani del nemico, *
hai guidato al largo i miei passi.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Porgi a me il tuo orecchio, Signore,
vieni presto a liberarmi
2^ Antifona
Fa' splendere il tuo volto sul tuo servo,
Signore.
SALMO 30, 10-17 (II) Supplica fiduciosa nell'afflizione
Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).
Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno; †
per il pianto si struggono i miei occhi, *
la mia anima e le mie viscere.
Si consuma nel dolore la mia vita, *
i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore, *
si dissolvono tutte le mie ossa.
Sono l'obbrobrio dei miei nemici,
il disgusto dei miei vicini, †
l'orrore dei miei conoscenti; *
chi mi vede per strada mi sfugge.
Sono caduto in oblio come un morto, *
sono divenuto un rifiuto.
Se odo la calunnia di molti, *
il terrore mi circonda;
quando insieme contro di me congiurano, *
tramano di togliermi la vita.
Ma io confido in te, Signore; †
dico: «Tu sei il mio Dio, *
nelle tue mani sono i miei giorni».
Liberami dalla mano dei miei nemici, *
dalla stretta dei miei persecutori:
fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo, *
salvami per la tua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Fa' splendere il tuo volto sul tuo servo,
Signore.
3^ Antifona
Benedetto il Signore:
il suo amore per me ha fatto meraviglie.
SALMO 30, 20-25 (III) Supplica fiduciosa
nell'afflizione
Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).
Quanto è grande la tua bontà, Signore! *
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia *
davanti agli occhi di tutti.
Tu li nascondi al riparo del tuo volto, *
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda, *
lontano dalla rissa delle lingue.
Benedetto il Signore, †
che ha fatto per me meraviglie di grazia *
in una fortezza inaccessibile.
Io dicevo nel mio sgomento: *
«Sono escluso dalla tua presenza».
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera *
quando a te gridavo aiuto.
Amate il Signore, voi tutti suoi santi; †
il Signore protegge i suoi fedeli *
e ripaga oltre misura l'orgoglioso.
Siate forti, riprendete coraggio, *
o voi tutti che sperate nel Signore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Benedetto il Signore:
il suo amore per me ha fatto meraviglie.
Prima Lettura
Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo 2, 16 - 3,
4
La vita nuova in Cristo
Fratelli, nessuno vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda,
o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: tutte cose queste che
sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo! Nessuno
v'impedisca di conseguire il premio, compiacendosi in pratiche
di poco conto e nella venerazione degli angeli, seguendo le
proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente
carnale, senza essere stretto invece al capo, dal quale tutto il
corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e
legami, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio.
Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo,
perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei
precetti quali «Non prendere, non gustare, non toccare»? Tutte
cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni
e insegnamenti di uomini! Queste cose hanno una parvenza di
sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità
riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare
la carne.
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù,
dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle
cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti
e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si
manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete
manifestati con lui nella gloria.
Responsorio Col 3, 1-2; Lc 12, 34
R. Se siete risorti con Cristo, cercate i beni di lassù, dove si
trova Cristo assiso alla destra di Dio; * pensate ai beni di
lassù, non a quelli della terra.
V. Dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
R. Pensate ai beni di lassù, non a quelli della terra.
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo.
(Disc. 43, 15. 16-17. 19-21; PG 36, 514-523)
Una sola anima in due corpi
Eravamo ad Atene, partiti dalla stessa patria, divisi, come il
corso di un fiume, in diverse regioni per brama d’imparare, e di
nuovo insieme, come per on accordo, ma in realtà per
disposizione divina.
Allora non solo io mi sentivo preso da venerazione verso il mio
grande Basilio per la serietà dei suoi costumi e per la maturità
e saggezza dei suoi discorsi inducevo a fare altrettanto anche
altri che ancora non lo conoscevano. Molti però già lo stimavano
grandemente, avendolo ben conosciuto e ascoltato in precedenza.
Che cosa ne seguiva? Che quasi lui solo, fra tutti coloro che
per studio arrivavano ad Atene, era considerato fuori
dell’ordine comune, avendo raggiunto una stima che lo metteva
ben al di sopra dei semplici discepoli. Questo l’inizio della
nostra amicizia; di qui l’incentivo al nostro stretto rapporto;
così ci sentimmo presi da mutuo affetto.
Quando, con il passare del tempo, ci manifestammo
vicendevolmente le nostre intenzioni e capimmo che l’amore della
sapienza era ciò che ambedue cercavamo, allora diventammo tutti
e due l’uno per l’altro: compagni, commensali, fratelli.
Aspiravamo a un medesimo bene e coltivavamo ogni giorno più
fervidamente e intimamente il nostro comune ideale.
Ci guidava la stessa ansia di sapere, cosa fra tutte eccitatrice
d’invidia; eppure fra noi nessuna invidia, si apprezzava invece
l’emulazione. Questa era la nostra gara: non chi fosse il primo,
ma chi permettesse all’altro di esserlo.
Sembrava che avessimo un’unica anima in due corpi. Se non si
deve assolutamente prestar fede a coloro che affermano che tutto
è in tutti, a noi si deve credere senza esitazione,
perché realmente l’uno era nell’altro e con l’altro.
L’occupazione e la brama unica per ambedue era la virtù, e
vivere tesi alle future speranze e comportarci come se fossimo
esuli da questo mondo, prima ancora d’essere usciti dalla
presente vita. Tale era il nostro sogno. Ecco perché
indirizzavamo la nostra vita e la nostra condotta sulla via dei
comandamenti divini e ci animavamo a vicenda all’amore della
virtù. E non ci si addebiti a presunzione se dico che
eravamo l’uno all’altro norma e regola per distinguere il bene
dal male.
E mentre altri ricevono i loro titoli dai genitori, o se li
procurano essi stessi dalle attività e imprese della loro vita,
per noi invece era grande realtà e grande onore essere e
chiamarci cristiani.
Responsorio Dn 2, 21-22; 1 Cor 12, 11
R. Dio concede la sapienza ai saggi, agli intelligenti il
sapere; rivela cose profonde e occulte: * da lui viene la luce.
V. Tutto questo è frutto dell'unico Spirito, che distribuisce a
ciascuno i suoi doni come vuole:
R. da lui viene la luce.
Orazione
O Dio, che hai illuminato la tua Chiesa con l'insegnamento e
l'esempio dei santi Basilio e Gregorio Nazianzeno, donaci uno
spirito umile e ardente, per conoscere la tua verità e attuarla
con un coraggioso programma di vita. Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |