III DOMENICA DI QUARESIMA – B
Antifona d'Ingresso Sal
24,15-16
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
perché libera dal laccio i miei piedi.
Volgiti a me e abbi misericordia, Signore,
perché sono povero e solo.
Oculi mei semper ad Dóminum,
quia ipse evéllet
de láqueo pedes meos.
Réspice in me et
miserére mei,
quóniam únicus et
pauper sum ego.
Oppure: Ez 36,23-26
«Quando manifesterò in voi la mia santità,
vi raccoglierò da tutta la terra;
vi aspergerò con acqua pura
e sarete purificati da tutte le vostre sozzure
e io vi darò uno spirito nuovo», dice il Signore.
Cum sanctificátus fúero in vobis,
congregábo vos de univérsis terris;
et effúndam super vos aquam mundam,
et mundabímini ab ómnibus inquinaméntis vestris,
et dabo vobis
spíritum novum, dicit Dóminus.
Colletta
Dio misericordioso, fonte di ogni bene, tu ci hai proposto a
rimedio del peccato il digiuno, la preghiera e le opere di
carità fraterna; guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria
e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe, ci sollevi la
tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Deus, ómnium misericordiárum et totíus bonitátis auctor, qui
peccatórum remédia in ieiúniis, oratiónibus et eleemósynis
demonstrásti, hanc humilitátis nostrae confessiónem propítius
intuére, ut, qui inclinámur consciéntia nostra, tua semper
misericórdia sublevémur. Per Dóminum.
Oppure:
Signore nostro Dio, santo è il tuo nome; piega i nostri cuori ai
tuoi comandamenti e donaci la sapienza della croce, perché,
liberati dal peccato, che ci chiude nel nostro egoismo, ci
apriamo al dono dello Spirito per diventare tempio vivo del tuo
amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Es 20, 1-17
La legge fu data per mezzo di Mosè.
Dal libro dell'Esodo
[ In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io
sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra
d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me. ]
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel
cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle
acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li
servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso,
che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla
quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la
sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e
osservano i miei comandamenti.
[ Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio,
perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome
invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. ] Sei
giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è
il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro,
né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua
schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso
di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la
terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo
giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo
ha consacrato.
[ Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i
tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la
moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né
il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo
prossimo». ]
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
Signore, tu hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
Seconda Lettura 1Cor 1,22-25
Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per
coloro che sono chiamati, sapienza di Dio.
Dalla prima lettera di Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano
sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per
i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono
chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e
sapienza di Dio.
Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini,
e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Canto al Vangelo Gv 3,16
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
+ Vangelo Gv 2,13-25
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.
Dal vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là
seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e
scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a
terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai
venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e
non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli
si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi
divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci
mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete
questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero
allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei
anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava
del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si
ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura
e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti,
vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma
lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non
aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli
infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Sulle Offerte
Per questo sacrificio di riconciliazione perdona, o Padre, i
nostri debiti e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
His sacrifíciis, Dómine, concéde placátus, ut, qui própriis
orámus absólvi delíctis, fratérna dimíttere studeámus. Per
Christum.
Prefazio
Il significato spirituale della Quaresima
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia,
purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore...
Vere dignum et iustum est,
aequum et salutáre,
nos tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine, sancte
Pater, omnípotens aetérne Deus:
per Christum Dóminum nostrum.
Qui, dum aquae sibi pétiit potum a Samaritána praebéri,
iam in ea fídei donum ipse creáverat,
et ita eius fidem sitíre dignátus est,
ut ignem in illa divíni amóris accénderet.
Unde et nos tibi
grátias ágimus,
et tuas virtútes
cum Angelis praedicámus,
dicéntes:
Sanctus,
Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...
Antifona alla Comunione
Gv 2,23
Molti, vedendo segni che Gesù faceva,
credettero in lui.
Qui bíberit aquam, quam ego dabo ei,
dicit Dóminus, fiet in eo fons
aquae saliéntis in vitam aetérnam.
Oppure: Sal 83,4-5
Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre
i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio. Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi.
Passer invénit sibi domum,
et turtur nidum,
ubi repónat pullos suos:
altária tua,
Dómine virtútum, Rex meus,
et Deus meus!
Beáti qui hábitant in domo tua,
in saeculum
saeculi laudábunt te.
Dopo la Comunione
O Dio, che ci nutri in questa vita con il pane del cielo, pegno
della tua gloria, fa' che manifestiamo nelle nostre opere la
realtà presente nel sacramento che celebriamo. Per Cristo nostro
Signore.
Suméntes pignus caeléstis arcáni, et in terra pósiti iam
supérno pane satiáti, te, Dómine, súpplices deprecámur, ut, quod
in nobis mystério géritur, ópere impleátur. Per Christum.
Oratio super populum
Rege, Dómine, quaesumus, tuórum corda fidélium, et servis
tuis hanc grátiam largíre propítius, ut in tui et próximi
dilectióne manéntes plenitúdinem mandatórum tuórum adímpleant.
Per Christum. |