III SETTIMANA DI QUARESIMA - VENERDÌ
Antifona d'Ingresso Sal 85,8.10
Non c'è nessuno come te in cielo, Signore,
perché tu sei grande e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.
Non est símilis
tui in diis, Dómine,
quóniam magnus es
tu et fáciens mirabília; tu es Deus solus.
Colletta
Padre santo e misericordioso, infondi la tua grazia nei nostri
cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e
restare fedeli alla tua parola di vita eterna. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli.
Córdibus nostris, quæsumus, Dómine, grátiam tuam benígnus
infúnde, ut ab humánis semper retrahámur excéssibus, et mónitis
inhærére valeámus, te largiénte, cæléstibus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Os 14, 2-10
Non chiameremo più dio nostro l'opera delle nostre mani.
Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: “Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia”.
Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 80
Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce.
Un linguaggio mai inteso io sento:
«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell’angoscia
e io ti ho liberato.
Nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
Ascolta, popolo mio:
contro di te voglio testimoniare.
Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto.
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia».
Canto al Vangelo Mt 4,17
Gloria e lode a te, o Cristo!
Convertitevi, dice il Signore,
perché il regno dei cieli è vicino.
Gloria e lode a te, o Cristo!
+ Vangelo Mc 12, 28-34
Il Signore nostro Dio è l'unico Signore: lo amerai.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli
domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro
Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il
tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con
tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo
prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande
di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità,
che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con
tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e
amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti
e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse:
«Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il
coraggio di interrogarlo.
Sulle Offerte
Guarda con benevolenza, Signore, questi doni che ti presentiamo,
perché siano a te gradirti e diventino per noi sorgente di
salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Réspice, quæsumus, Dómine, propítius ad múnera, quæ sacrámus,
ut tibi grata reddántur, et nobis salutária semper exsístant.
Per Christum.
Prefazio di Quaresima III
I frutti della penitenza
E' veramente cosa buona e giusta,
innalzare un inno a te, Padre onnipotente,
e cantare insieme la tua lode.
Tu vuoi che ti glorifichiamo
con le opere della penitenza quaresimale,
perché la vittoria sul nostro egoismo
ci renda disponibili alle necessità dei poveri,
a imitazione di Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo ...
Vere dignum et
iustum est,
æquum et salutáre,
nos tibi semper
et ubíque grátias ágere:
Dómine, sancte
Pater, omnípotens ætérne Deus:
Qui nos per
abstinéntiam tibi grátias reférre voluísti,
ut ipsa et nos
peccatóres ab insoléntia mitigáret,
et, egéntium
profíciens aliménto,
imitatóres tuæ
benignitátis effíceret.
Et ídeo, cum
innúmeris Angelis,
una te
magnificámus laudis voce dicéntes:
Sanctus,
Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Comunione Cf Mc 12,33
Più di tutti i doni offerti, questo è grande:
amare Dio con tutto il cuore
e il prossimo come se stessi.
Dilígere Deum ex toto corde,
et próximum tamquam seípsum,
maius est ómnibus sacrifíciis.
Dopo la Comunione
La forza del tuo Spirito ci pervada corpo e anima, o Dio, perché
possiamo ottenere pienamente la redenzione alla quale abbiamo
partecipato in questi santi misteri. Per Cristo nostro Signore.
Mentes nostras et córpora, Dómine, quæsumus, operátio tuæ
virtútis infúndat, ut, quod participatióne súmpsimus, plena
redemptióne capiámus. Per Christum.
Oratio super populum
Implorántes, Dómine, misericórdiam tuam, fidéles tuos
propítius intuére, ut, qui de tua pietáte confídunt, tuæ
caritátis dona ubíque diffúndere váleant. Per Christum.. |