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MESSALE ROMANO &
LITURGIA DELLE ORE

 

 MESSALE F.O.

IV SETTIMANA DI QUARESIMA - MARTEDÌ
 

Antifona d'Ingresso   Cf Is 55,1
«Voi che avete sete, venite alle acque»,
dice il Signore;
«anche voi, che non avete denaro,
venite, e dissetatevi con gioia».
 
Sitiéntes, veníte ad aquas,
dicit Dóminus;
et qui non habétis prétium,
veníte, et bíbite cum lætítia.
 

Colletta
Dio fedele e misericordioso, in questo tempo di penitenza e di preghiera disponi i tuoi figli a vivere degnamente il mistero pasquale e a recare ai fratelli il lieto annunzio della tua salvezza. Per il nostro Signore...
 
Exercitátio veneránda sanctæ devotiónis, Dómine, tuórum fidélium corda dispónat, ut et dignis méntibus suscípiant paschále mystérium, et salvatiónis tuæ núntient præcónium. Per Dóminum...
 
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura 
 Ez 47, 1-9. 12
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle
In quei giorni [l’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina». 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 45 
Dio è per noi rifugio e fortezza.

Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra. 

Canto al Vangelo    Sal 50,12.14
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

+ Vangelo   Gv 5, 1-16
All'istante quell'uomo guarì.

Dal vangelo secondo Giovanni
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. 

Sulle Offerte
Accetta, Signore, i doni che ci hai dato a sostegno della nostra vita mortale e trasformali per noi in sorgente di immortalità. Per Cristo nostro Signore.
 
Offérimus tibi, Dómine, múnera quæ dedísti, ut et creatiónis tuæ circa mortalitátem nostram testificéntur auxílium, et remédium nobis immortalitátis operéntur. Per Christum.

Prefazio di Quaresima IV
I frutti del digiuno

E' veramente cosa buona e giusta, 
nostro dovere e fonte di salvezza, 
rendere grazie sempre e in ogni luogo 
a te, Signore, Padre santo, 
Dio onnipotente ed eterno.

Con il digiuno quaresimale 
tu vinci le nostre passioni, elèvi lo spirito, 
infondi la forza e doni il premio, 
per Cristo nostro Signore.

Per questo mistero si allietano gli angeli 
e per l'eternità adorano la gloria del tuo volto. 
Al loro canto concedi, o Signore, 
che si uniscano le nostre umili voci 
nell'inno di lode:

Santo, Santo, Santo ...
 
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre,
nos tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:
 
Qui corporáli ieiúnio vítia cómprimis,
mentem élevas, virtútem largíris et præmia:
per Christum Dóminum nostrum.
 
Per quem maiestátem tuam laudant Angeli,
adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes.
Cæli cælorúmque Virtútes, ac beáta Séraphim,
sócia exsultatióne concélebrant.
Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas,
deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:
 
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.

Comunione
   Sal 22,1-2
Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla;
in pascoli ed erbe fresche mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
 
Dóminus regit me, et nihil mihi déerit;
in loco páscuæ ibi me collocávit,
super aquam refectiónis educávit me.

Dopo la Comunione
Purifica, o Dio, il nostro spirito e rinnovalo con questo sacramento di salvezza, perché anche il nostro corpo mortale riceva un germe di risurrezione e di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.
 
Purífica, quæsumus, Dómine, mentes nostras benígnus, et rénova cæléstibus sacraméntis, ut consequénter et córporum præsens páriter et futúrum capiámus auxílium. Per Christum.
 
Oratio super populum
Concéde, miséricors Deus, ut devótus tibi pópulus semper exístat et de tua cleméntia, quod ei prosit, indesinénter obtíneat. Per Christum.