17 GENNAIO
II SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - MARTEDÌ
SAN ANTONIO, ABATE (m)
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il Signore:
la sua gloria risplende nei santi.
Oppure:
Nella festa di sant'Antonio
Lodiamo il Signore nostro Dio.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Uniamoci, o fratelli,
con cuore puro e ardente
alla lode festosa
della Chiesa di Cristo.
In questo giorno santo
la carità divina
congiunge sant'Antonio
al regno dei beati.
La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell'amore di Dio.
Egli è modello e guida
a coloro che servono
le membra sofferenti
del corpo del Signore.
Dolce amico dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via dell'Amore.
A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spirito. Amen.
1^ Antifona
Affida al Signore la tua via,
ed egli compirà la sua opera.
SALMO 36, 1-11 (I) Il destino dell'empio e del giusto
Beati i miti perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).
Non adirarti contro gli empi, *
non invidiare i malfattori.
Come fieno presto appassiranno, *
cadranno come erba del prato.
Confida nel Signore e fa’ il bene, *
abita la terra e vivi con fede.
Cerca la gioia nel Signore, *
esaudirà i desideri del tuo cuore.
Manifesta al Signore la tua via, *
confida in lui: compirà la sua opera;
farà brillare come luce la tua giustizia, *
come il meriggio il tuo diritto.
Sta’ in silenzio davanti al Signore *
e spera in lui;
non irritarti per chi ha successo, *
per l'uomo che trama insidie.
Desisti dall'ira e deponi lo sdegno, *
non irritarti: faresti del male,
poiché i malvagi saranno sterminati, *
ma chi spera nel Signore possederà la terra.
Ancora un poco e l'empio scompare, *
cerchi il suo posto e più non lo trovi.
I miti invece possederanno la terra *
e godranno di una grande pace.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Affida al Signore la tua via,
ed egli compirà la sua opera.
2^ Antifona
Allontànati dal male, fa' il bene:
il Signore sostiene i giusti.
SALMO 36, 12-29 (II) Il destino dell'empio e del giusto
Beati i miti perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).
L'empio trama contro il giusto, *
contro di lui digrigna i denti.
Ma il Signore ride dell'empio, *
perché vede arrivare il suo giorno.
Gli empi sfoderano la spada
e tendono l'arco †
per abbattere il misero e l'indigente, *
per uccidere chi cammina sulla retta via.
La loro spada raggiungerà il loro cuore *
e i loro archi si spezzeranno.
Il poco del giusto è cosa migliore *
dell'abbondanza degli empi;
le braccia degli empi saranno spezzate, *
ma il Signore è il sostegno dei giusti.
Conosce il Signore la vita dei buoni, *
la loro eredità durerà per sempre.
Non saranno confusi nel tempo della sventura *
e nei giorni della fame saranno saziati.
Poiché gli empi periranno, †
i nemici del Signore appassiranno
come lo splendore dei prati, *
tutti come fumo svaniranno.
L'empio prende in prestito e non restituisce, *
ma il giusto ha compassione e dà in dono.
Chi è benedetto da Dio possederà la terra, *
ma chi è maledetto sarà sterminato.
Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo *
e segue con amore il suo cammino.
Se cade, non rimane a terra, *
perché il Signore lo tiene per mano.
Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, †
non ho mai visto il giusto abbandonato *
né i suoi figli mendicare il pane.
Egli ha sempre compassione e dà in prestito, *
per questo la sua stirpe è benedetta.
Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, *
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama la giustizia
e non abbandona i suoi fedeli; †
gli empi saranno distrutti per sempre *
e la loro stirpe sarà sterminata.
I giusti possederanno la terra *
e la abiteranno per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Allontànati dal male, fa' il bene:
il Signore sostiene i giusti.
3^ Antifona
Spera nel Signore
e segui la sua via.
SALMO 36, 30-40 (III) Il destino dell'empio e del
giusto
Beati i miti perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).
La bocca del giusto proclama la sapienza, *
e la sua lingua esprime la giustizia;
la legge del suo Dio è nel suo cuore, *
i suoi passi non vacilleranno.
L'empio spia il giusto *
e cerca di farlo morire.
Il Signore non lo abbandona alla sua mano, *
nel giudizio non lo lascia condannare.
Spera nel Signore e segui la sua via: †
ti esalterà e tu possederai la terra *
e vedrai lo sterminio degli empi.
Ho visto l'empio trionfante *
ergersi come cedro rigoglioso;
sono passato e più non c'era, *
l'ho cercato e più non si è trovato.
Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, *
l'uomo di pace avrà una discendenza.
Ma tutti i peccatori saranno distrutti, *
la discendenza degli empi sarà sterminata.
La salvezza dei giusti viene dal Signore, *
nel tempo dell'angoscia è loro difesa;
il Signore viene in loro aiuto e li scampa, †
li libera dagli empi e dà loro salvezza, *
perché in lui si sono rifugiati.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Spera nel Signore
e segui la sua via.
Versetto
V. Insegnami sapienza e conoscenza:
R. ho fiducia nelle tue parole.
Prima Lettura
Dal libro del Deuteronomio 6, 4-25
La legge dell'amore
In quei giorni, Mosè parlò al popolo dicendo: «Ascolta, Israele:
il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il
Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con
tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi
nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai
seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti
coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un
segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai
sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Quando il Signore tuo Dio ti avrà fatto entrare nel paese che ai
tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti;
quando ti avrà condotto alle città grandi e belle che tu non hai
edificate, alle case piene di ogni bene che tu non hai riempite,
alle cisterne scavate ma non da te, alle vigne e agli oliveti
che tu non hai piantati, quando avrai mangiato e ti sarai
saziato, guardati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto
uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione servile. Temerai il
Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome. Non
seguirete altri dei, divinità dei popoli che vi staranno
attorno, perché il Signore tuo Dio che sta in mezzo a te, è un
Dio geloso; l'ira del Signore tuo Dio si accenderebbe contro di
te e ti distruggerebbe dalla terra. Non tenterete il Signore
vostro Dio come lo tentaste a Massa. Osserverete diligentemente
i comandi del Signore vostro Dio, le istruzioni e le leggi che
vi ha date. Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del
Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della fertile
terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, dopo che egli
avrà scacciati tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore
ha promesso.
Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: Che significano
queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore
nostro Dio vi ha date? tu risponderai a tuo figlio: Eravamo
schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire
dall'Egitto con mano potente. Il Signore operò sotto i nostri
occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l'Egitto, contro
il faraone e contro tutta la sua casa. Ci fece uscire di là per
condurci nel paese che aveva giurato ai nostri padri di darci.
Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste
leggi, temendo il Signore nostro Dio così da essere sempre
felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi. La
giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi
comandi, davanti al Signore Dio nostro, come ci ha ordinato».
Responsorio Sal 18, 8. 9; Rm 13, 8. 10
R. La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la
testimonianza del Signore è verace, rende saggio il semplice; *
i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi.
V. Chi ama il suo simile ha adempiuto la legge: compimento della
legge è l'amore.
R. I comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi.
Seconda Lettura
Dalla «Vita di sant'Antonio» scritta da sant'Atanasio, vescovo
(Capp. 24; PG 26, 842-846)
La vocazione di sant'Antonio
Dopo la morte dei genitori, lasciato solo con la sorella ancor
molto piccola, Antonio, all'età di diciotto o vent'anni, si
prese cura della casa e della sorella. Non erano ancora
trascorsi sei mesi dalla morte dei genitori, quando un giorno,
mentre si recava, com'era sua abitudine, alla celebrazione
eucaristica, andava riflettendo sulla ragione che aveva indotto
gli apostoli a seguire il Salvatore, dopo aver abbandonato ogni
cosa. Richiamava alla mente quegli uomini, di cui si parla negli
Atti degli Apostoli che, venduti i loro beni, ne portarono il
ricavato ai piedi degli apostoli, perché venissero distribuiti
ai poveri. Pensava inoltre quali e quanti erano i beni che essi
speravano di conseguire in cielo.
Meditando su queste cose entrò in chiesa, proprio mentre si
leggeva il vangelo e sentì che il Signore aveva detto a quel
ricco: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi,
dallo ai poveri, poi vieni e seguimi e avrai un tesoro nei
cieli» (Mt 19, 21).
Allora Antonio, come se il racconto della vita dei santi gli
fosse stato presentato dalla Provvidenza e quelle parole fossero
state lette proprio per lui, uscì subito dalla chiesa, diede in
dono agli abitanti del paese le proprietà che aveva ereditato
dalla sua famiglia — possedeva infatti trecento campi molto
fertili e ameni — perché non fossero motivo di affanno per sé e
per la sorella. Vendette anche tutti i beni mobili e distribuì
ai poveri la forte somma di denaro ricavata, riservandone solo
una piccola parte per la sorella.
Partecipando un'altra volta all'assemblea liturgica, sentì le
parole che il Signore dice nel vangelo: «Non vi angustiate per
il domani» (Mt 6, 34). Non potendo resistere più a lungo, uscì
di nuovo e donò anche ciò che gli era ancora rimasto. Affidò la
sorella alle vergini consacrate a Dio e poi egli stesso si
dedicò nei pressi della sua casa alla vita ascetica, e cominciò
a condurre con fortezza una vita aspra, senza nulla concedere a
se stesso.
Egli lavorava con le proprie mani: infatti aveva sentito
proclamare: «Chi non vuol lavorare, neppure mangi» (2 Ts 3, 10).
Con una parte del denaro guadagnato comperava il pane per sé,
mentre il resto lo donava ai poveri.
Trascorreva molto tempo in preghiera, poiché aveva imparato che
bisognava ritirarsi e pregare continuamente (cfr. 1 Ts 5, 17).
Era così attento alla lettura, che non gli sfuggiva nulla di
quanto era scritto, ma conservava nell'animo ogni cosa al punto
che la memoria finì per sostituire i libri. Tutti gli abitanti
del paese e gli uomini giusti, della cui bontà si valeva,
scorgendo un tale uomo lo chiamavano amico di Dio e alcuni lo
amavano come un figlio, altri come un fratello.
Responsorio Cfr. Mt 19, 21; Lc 14, 33
R. Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi e
dallo ai poveri; * vieni e seguimi, e avrai un tesoro nel cielo.
V. Dice il Signore: Chi non rinunzia a tutti i suoi averi, non
può essere mio discepolo,
R. vieni e seguimi, e avrai un tesoro nel cielo.
Orazione
O Dio, che hai ispirato a sant'Antonio abate di ritirarsi nel
deserto, per servirti in un modello sublime di vita cristiana,
concedi anche a noi per sua intercessione di superare i nostri
egoismi per amare te sopra ogni cosa. Per il nostro Signore.
R. Amen
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
|