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Messale * |
4
GENNAIO
FERIA DEL TEMPO DI NATALE
MESSALE
Antifona
d'Ingresso
Is 9,2
Il
popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce:
su coloro che abitavano una terra tenebrosa
sfolgorò il sole della vita.
Pópulus qui ambulábat in ténebris, vidit lucem magnam; habitántibus in regióne
umbræ mortis, lux orta est eis.
Colletta
Dio
onnipotente, il Salvatore che tu hai mandato, luce nuova all'orizzonte del
mondo, sorga ancora e risplenda su tutta la nostra vita. Egli è Dio...
Epiphaniæ Concéde nobis, omnípotens Deus, ut salutáre tuum, quod ad redemptiónem
mundi luce nova cælórum procéssit, nostris semper innovándis córdibus oriátur.
Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima
Lettura
1 Gv 3, 7-10
Chiunque è stato
generato da Dio non commette peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, nessuno
v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com’egli
[Gesù]
è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il
diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere
le opere del diavolo.
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino
rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si
distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia
non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.
Salmo
Responsoriale
Dal Salmo 97
Tutta la terra ha
veduto la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un
canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.
Davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.
Canto
al Vangelo
Eb 1,1-2
Alleluia,
alleluia.
Dio, che molte volte e
in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.
Vangelo
Gv 1, 35-42
Abbiamo trovato il Messia.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni
stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava,
disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare
così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa
cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove
dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli
dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era
Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e
gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse
da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di
Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Sulle
Offerte
O
Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di
questi misteri la giusta adorazione per la tua grandezza, e si rafforzi la
fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
Deus, auctor sincéræ devotiónis et pacis, da, quæsumus, ut et maiestátem tuam
conveniénter hoc múnere venerémur, et sacri participatióne mystérii fidéliter
sénsibus uniámur. Per Christum.
Prefazio
di Natale III
Il
misterioso scambio che ci ha redenti
E’
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
In lui oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli,
proclamiamo esultanti la tua lode:
Santo, Santo, Santo …
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias
ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus: per Christum Dóminum
nostrum. Per quem hódie commércium nostræ reparatiónis effúlsit, quia, dum
nostra fragílitas a tuo Verbo suscípitur, humána mortálitas non solum in
perpétuum transit honórem, sed nos quoque, mirándo consórtio, reddit ætérnos.
Et ídeo, choris angélicis sociáti, te laudámus in gáudio confiténtes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Comunione
1 Gv 1,2
La
vita che era presso il Padre si è manifestata a noi,
e noi l'abbiamo veduta.
Vita manifestáta est, quæ erat apud Patrem, et appáruit nobis.
Dopo
la Comunione
Sostieni,
Signore, con la tua provvidenza questo popolo nel presente e nel futuro, perché
con le semplici gioie che disponi sul suo cammino aspiri con serena fiducia alla
gioia che non ha fine. Per Cristo nostro Signore.
Divérsis plebs tua, Dómine, gubernáta subsídiis, et præséntia pietátis tuæ
remédia cápiat et futúra, ut, transeúntium rerum necessária consolatióne fovénte,
fiduciálius ad ætérna conténdat. Per Christum.
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