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Messale * |
XVIII
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI -
SABATO
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
69,2.6
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto, in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare.
Deus, in adiutórium meum inténde; Dómine,
ad adiuvándum me festína.
Adiútor meus et liberátor meus es tu;
Dómine, ne moréris.
Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l'opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...
Adésto, Dómine, fámulis tuis, et perpétuam benignitátem largíre
poscéntibus, ut his, qui te auctórem et gubernatórem gloriántur habére,
et creáta restáures, et restauráta consérves. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dt 6,4-13
Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè
parlò al popolo dicendo:
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu
amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con
tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai
ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando
camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li
legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli
occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai
tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città
grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu
non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu
non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal
dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto,
dalla condizione servile.
Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome».
Salmo Responsoriale
Dal
Salmo 17
Ti
amo, Signore, mia forza.
Ti amo,
Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Canto al Vangelo
2Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il
salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo
Alleluia.
Vangelo
Mt 17, 14-19
Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel
tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse:
«Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade
spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli,
ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò
con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo
minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu
guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero:
«Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro:
«Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un
granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed
esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».
Sulle
Offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Propítius, Dómine, quæsumus, hæc dona sanctífica, et, hóstiæ spiritális oblatióne suscépta, nosmetípsos tibi pérfice munus ætérnum. Per Christum..
Antifona
alla Comunione
Sap
16,20
Ci hai mandato, Signore,
un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza
e soddisfa ogni desiderio.
Panem de cælo dedísti nobis,
Dómine, habéntem omne delectaméntum.
Oppure:
Gv 6,35
Dice il Signore: «Io sono il pane di vita;
chi viene a me, non avrà più fame,
e chi crede in me, non avrà più sete».
Jn 6,35
Ego sum panis vitæ, dicit Dóminus.
Qui venit ad me non esúriet, et qui credit in me non sítiet.
Dopo
la Comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del cielo e rendilo degno dell'eredità eterna. Per Cristo nostro Signore.
Quos cælésti récreas múnere, perpétuo, Dómine, comitáre præsídio, et, quos fovére non désinis, dignos fíeri sempitérna redemptióne concéde. Per Christum..
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