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Messale * |
XIX
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI
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GIOVEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
73,20.19,22.23
Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che ti invocano.
Réspice, Dómine, in testaméntum tuum,
et ánimas páuperum tuórum ne derelínquas in finem.
Exsúrge, Dómine, et iúdica causam tuam,
et ne obliviscáris voces quæréntium te.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa' crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, quem, docénte Spíritu Sancto, patérno nómine invocáre præsúmimus, pérfice in córdibus nostris spíritum adoptiónis filiórum, ut promíssam hereditátem íngredi mereámur. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Gs 3, 7-10.11.13-17
L’arca dell’alleanza del
Signore sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi.
Dal libro di Giosuè
In quei giorni, il
Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di
tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò
con te. Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l’arca
dell’alleanza: “Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano,
vi fermerete”».
Disse allora Giosuè agli Israeliti: «Venite qui ad ascoltare gli ordini
del Signore, vostro Dio». Disse ancora Giosuè: «Da ciò saprete che in
mezzo a voi vi è un Dio vivente: proprio lui caccerà via dinanzi a voi
il Cananeo, l’Ittita, l’Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l’Amorreo e il
Gebuseo. Ecco, l’arca dell’alleanza del Signore di tutta la terra sta
per attraversare il Giordano dinanzi a voi. Quando le piante dei piedi
dei sacerdoti che portano l’arca del Signore di tutta la terra si
poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano si
divideranno: l’acqua che scorre da monte si fermerà come un solo
argine».
Quando il popolo levò le tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti
portavano l’arca dell’alleanza davanti al popolo. Appena i portatori
dell’arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che
portavano l’arca si immersero al limite delle acque – il Giordano
infatti è colmo fino alle sponde durante tutto il tempo della mietitura
–, le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un
solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di
Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell’Aràba, il Mar Morto,
si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a
Gerico.
I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore stettero
fermi all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele
attraversava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di
attraversare il Giordano.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 113
Trema o terra, davanti
al Signore.
Quando Israele uscì
dall’Egitto,
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
Giuda divenne il suo santuario,
Israele il suo dominio.
Il mare vide e si ritrasse,
il Giordano si volse indietro,
le montagne saltellarono come arieti,
le colline come agnelli di un gregge.
Che hai tu, mare, per fuggire,
e tu, Giordano, per volgerti indietro?
Perché voi, montagne, saltellate come arieti
e voi, colline, come agnelli di un gregge?
Canto al Vangelo
Sal 118, 135
Alleluia, alleluia.
Fa’ risplendere il tuo
volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Alleluia.
Vangelo
Mt 18, 21 - 19,1
Non ti dico fino a sette
volte, ma fino a settanta volte sette.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si
avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe
contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta
volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i
conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli
fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui
non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui
con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito.
Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi
pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione
di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva
cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo:
“Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo
pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non
volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato
il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e
andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone
fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho
condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche
tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”.
Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse
restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di
cuore, ciascuno al proprio fratello».
Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione
della Giudea, al di là del Giordano.
Sulle
Offerte
Accogli con bontà, Signore, questi doni che tu stesso hai posto nelle mani della tua Chiesa, e con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Ecclésiæ tuæ, Dómine, múnera placátus assúme, quæ et miséricors
offerénda tribuísti, et in nostræ salútis poténter éfficis transíre
mystérium. Per Christum.
Antifona
alla Comunione Sal
147,12.14
Gerusalemme, loda il Signore,
egli ti sazia con fiore di frumento.
Lauda, Ierúsalem,
Dóminum, qui ádipe fruménti sátiat te.
Oppure:
Gv 6,52
Dice il Signore: «Il pane che io darò
è la mia carne per la vita del mondo».
Jn 6,51
Panis, quem ego dédero,
caro mea est pro sæculi vita, dicit Dóminus
Dopo
la Comunione
La partecipazione a questi sacramenti salvi il tuo popolo, Signore, e lo confermi nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.
Sacramentórum tuórum, Dómine, commúnio sumpta nos salvet, et in tuæ
veritátis luce confírmet. Per Christum.
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