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Messale * |
XI
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI
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MARTEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce:
a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te.
Adiútor meus esto, ne derelínquas me,
neque despícias me, Deus salutáris meus.
Colletta
Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore...
Deus, in te sperántium fortitúdo, invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia sine te nihil potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta semper auxílium, ut, in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte tibi et actióne placeámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
1 Re 21, 17-29
Hai fatto peccare Israele.
Dal primo libri dei Re
[Dopo che Nabot fu
lapidato,] la parola del Signore fu rivolta a Elìa il Tisbìta: «Su,
scendi incontro ad Acab, re d’Israele, che abita a Samarìa; ecco, è
nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderne possesso. Poi parlerai a
lui dicendo: “Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi!”. Gli
dirai anche: “Così dice il Signore: Nel luogo ove lambirono il sangue di
Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue”».
Acab disse a Elìa: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?». Quello
soggiunse: «Ti ho trovato, perché ti sei venduto per fare ciò che è male
agli occhi del Signore. Ecco, io farò venire su di te una sciagura e ti
spazzerò via. Sterminerò ad Acab ogni maschio, schiavo o libero in
Israele. Renderò la tua casa come la casa di Geroboàmo, figlio di Nebat,
e come la casa di Baasà, figlio di Achìa, perché tu mi hai irritato e
hai fatto peccare Israele. Anche riguardo a Gezabèle parla il Signore,
dicendo: “I cani divoreranno Gezabèle nel campo di Izreèl”. Quanti della
famiglia di Acab moriranno in città, li divoreranno i cani; quanti
moriranno in campagna, li divoreranno gli uccelli del cielo».
In realtà nessuno si è mai venduto per fare il male agli occhi del
Signore come Acab, perché sua moglie Gezabèle l’aveva istigato. Commise
molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che
il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti.
Quando sentì tali parole, Acab si stracciò le vesti, indossò un sacco
sul suo corpo e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa
bassa.
La parola del Signore fu rivolta a Elìa, il Tisbìta: «Hai visto come
Acab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non
farò venire la sciagura durante la sua vita; farò venire la sciagura
sulla sua casa durante la vita di suo figlio».
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 50
Pietà di noi, Signore:
abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel
tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Canto al Vangelo Gv
13,34
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento
nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.
Vangelo
Mt 5, 43-48
Amate i vostri nemici.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo,
Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo
nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli;
egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui
giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non
fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri
fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Sulle
offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta e i sacramento che lo rinnova,
fa' che non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum et
aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut eórum et
corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per Christum.
Antifona
alla Comunione Sal
26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita.
Unum pétii a Dómino,
hoc requíram, ut inhábitem
in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ
Oppure: Gv
17,11
Dice il Signore:
«Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
Pater
sancte, serva eos in nómine tuo,
quos dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.
Dopo
la Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.
Hæc tua, Dómine, sumpta sacra commúnio, sicut fidélium in te uniónem
præsígnat, sic in Ecclésia tua unitátis operétur efféctum. Per Christum.
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