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Messale * |
XI
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI -
VENERDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce:
a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te.
Adiútor meus esto, ne derelínquas me,
neque despícias me, Deus salutáris meus.
Colletta
Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore...
Deus, in te sperántium fortitúdo, invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia sine te nihil potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta semper auxílium, ut, in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte tibi et actióne placeámus. Per Dóminum.
Prima Lettura 2 Re 11, 1-4.9-18.20 Sulle
offerte
Unum pétii a Dómino,
hoc
requíram, ut inhábitem
in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ
quos dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.
LITURGIA DELLA PAROLA
Unsero Ioas e acclamarono: Viva il re!
Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, Atalìa, madre di Acazìa, visto che era morto suo figlio, si
accinse a sterminare tutta la discendenza regale. Ma Ioseba, figlia del re
Ioram e sorella di Acazìa, prese Ioas, figlio di Acazìa, sottraendolo ai
figli del re destinati alla morte, e lo portò assieme alla sua nutrice nella
camera dei letti; lo nascose così ad Atalìa ed egli non fu messo a morte.
Rimase nascosto presso di lei nel tempio del Signore per sei anni; intanto
Atalìa regnava sul paese.
Il settimo anno Ioiadà mandò a chiamare i comandanti delle centinaia dei
Carii e delle guardie e li fece venire presso di sé nel tempio del Signore.
Egli concluse con loro un’alleanza, facendoli giurare nel tempio del
Signore; quindi mostrò loro il figlio del re. I comandanti delle centinaia
fecero quanto aveva disposto il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi
uomini, quelli che entravano in servizio il sabato e quelli che smontavano
il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiadà. Il sacerdote consegnò ai
comandanti di centinaia lance e scudi, già appartenenti al re Davide, che
erano nel tempio del Signore. Le guardie, ognuno con l’arma in pugno, si
disposero dall’angolo destro del tempio fino all’angolo sinistro, lungo
l’altare e l’edificio, in modo da circondare il re. Allora Ioiadà fece
uscire il figlio del re e gli consegnò il diadema e il mandato; lo
proclamarono re e lo unsero. Gli astanti batterono le mani e acclamarono:
«Viva il re!».
Quando sentì il clamore delle guardie e del popolo, Atalìa si presentò al
popolo nel tempio del Signore. Guardò, ed ecco che il re stava presso la
colonna secondo l’usanza, i comandanti e i trombettieri erano presso il re,
mentre tutto il popolo della terra era in festa e suonava le trombe. Atalìa
si stracciò le vesti e gridò: «Congiura, congiura!». Il sacerdote Ioiadà
ordinò ai comandanti delle centinaia, preposti all’esercito: «Conducetela
fuori in mezzo alle file e chiunque la segue venga ucciso di spada». Il
sacerdote infatti aveva detto: «Non sia uccisa nel tempio del Signore». Le
misero addosso le mani ed essa raggiunse la reggia attraverso l’ingresso dei
Cavalli e là fu uccisa.
Ioiadà concluse un’alleanza fra il Signore, il re e il popolo, affinché
fosse il popolo del Signore, e così pure fra il re e il popolo. Tutto il
popolo della terra entrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi
completamente gli altari e le immagini e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal,
davanti agli altari. Il sacerdote Ioiadà mise sorveglianti al tempio del
Signore.
Tutto il popolo della terra era in festa e la città rimase tranquilla:
Atalìa era stata uccisa con la spada nella reggia.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 131
Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per
sua residenza.
Oppure:
Il Signore è fedele al suo patto.
Il Signore ha giurato a Davide,
promessa da cui non torna indietro:
«Il frutto delle tue viscere
io metterò sul tuo trono!
Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza
e i precetti che insegnerò loro,
anche i loro figli per sempre
siederanno sul tuo trono».
Sì, il Signore ha scelto Sion,
l’ha voluta per sua residenza:
«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò, perché l’ho voluto.
Là farò germogliare una potenza per Davide,
preparerò una lampada per il mio consacrato.
Rivestirò di vergogna i suoi nemici,
mentre su di lui fiorirà la sua corona».
Canto al Vangelo Mt
5,3
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
Vangelo
Mt 6, 19-23
Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e
dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo,
dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano.
Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto
il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo
corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande
sarà la tenebra!».
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta e i sacramento che lo rinnova,
fa' che non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum et
aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut eórum et
corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per Christum.
Antifona
alla Comunione Sal
26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita.
Oppure: Gv
17,11
Dice il Signore:
«Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
Pater
sancte, serva eos in nómine tuo,
Dopo
la Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.
Hæc tua, Dómine, sumpta sacra commúnio, sicut fidélium in te uniónem
præsígnat, sic in Ecclésia tua unitátis operétur efféctum. Per Christum.
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