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Messale * |
XIX
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI
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LUNEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
73,20.19,22.23
Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che ti invocano.
Réspice, Dómine, in testaméntum tuum,
et ánimas páuperum tuórum ne derelínquas in finem.
Exsúrge, Dómine, et iúdica causam tuam,
et ne obliviscáris voces quæréntium te.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa' crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, quem, docénte Spíritu Sancto, patérno nómine invocáre præsúmimus, pérfice in córdibus nostris spíritum adoptiónis filiórum, ut promíssam hereditátem íngredi mereámur. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Ez 1,2-5.24-28
Così
percepii in visione la gloria del Signore.
Dal libro del profeta Ezechièle
Era
l’anno quinto della deportazione del re Ioiachìn, il cinque del mese: la
parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechièle, figlio di Buzì,
nel paese dei Caldèi, lungo il fiume Chebar. Qui fu sopra di lui la mano
del Signore.
Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una
grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in
mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente. Al centro,
una figura composta di quattro esseri animati, di sembianza umana.
Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore
di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della
tempesta, come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano,
ripiegavano le ali.
Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste.
Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve qualcosa come una
pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in
alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembravano i suoi
fianchi in su, mi apparve splendido come metallo incandescente e, dai
suoi fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno
splendore simile a quello dell’arcobaleno fra le nubi in un giorno di
pioggia. Così percepii in visione la gloria del Signore. Quando la vidi,
caddi con la faccia a terra.
Salmo
Responsoriale
Dal Salmo 148
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Lodate il
Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.
Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.
Canto al Vangelo 2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha
chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
Vangelo
Mt 17, 22-27
Lo
uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel
tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi
discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani
degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi
furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il
tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non
paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare,
Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai
propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di
scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che
viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila
e consegnala loro per me e per te».
Sulle
Offerte
Accogli con bontà, Signore, questi doni che tu stesso hai posto nelle mani della tua Chiesa, e con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Ecclésiæ tuæ, Dómine, múnera placátus assúme, quæ et miséricors
offerénda tribuísti, et in nostræ salútis poténter éfficis transíre
mystérium. Per Christum.
Antifona
alla Comunione Sal
147,12.14
Gerusalemme, loda il Signore,
egli ti sazia con fiore di frumento.
Lauda, Ierúsalem,
Dóminum, qui ádipe fruménti sátiat te.
Oppure:
Gv 6,52
Dice il Signore: «Il pane che io darò
è la mia carne per la vita del mondo».
Jn 6,51
Panis, quem ego dédero,
caro mea est pro sæculi vita, dicit Dóminus
Dopo
la Comunione
La partecipazione a questi sacramenti salvi il tuo popolo, Signore, e lo confermi nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.
Sacramentórum tuórum, Dómine, commúnio sumpta nos salvet, et in tuæ
veritátis luce confírmet. Per Christum.
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