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Messale * |
XXIII
SETTIMANA DEL T.O. ANNO
PARI
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GIOVEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Sal
118,137.124
Tu sei giusto, Signore,
e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.
Iustus es, Dómine, et rectum iudícium tuum;
fac cum servo tuo secúndum misericórdiam tuam.
Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per il nostro Signore...
Deus, per quem nobis et redémptio venit et præstátur adóptio, fílios
dilectiónis tuæ benígnus inténde, ut in Christo credéntibus et vera
tribuátur libértas, et heréditas ætérna. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
1 Cor 8, 1-7.11-13
Ferendo la coscienza debole dei fratelli, voi peccate contro Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l’amore edifica. Se
qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come
bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto.
Riguardo dunque al mangiare le carni sacrificate agli idoli, noi
sappiamo che non esiste al mondo alcun idolo e che non c’è alcun dio, se
non uno solo. In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo
che sulla terra – e difatti ci sono molti dèi e molti signori –,
per noi c’è un solo Dio, il Padre,
dal quale tutto proviene e noi siamo per lui;
e un solo Signore, Gesù Cristo,
in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui.
Ma non tutti hanno la conoscenza; alcuni, fino ad ora abituati agli
idoli, mangiano le carni come se fossero sacrificate agli idoli, e così
la loro coscienza, debole com’è, resta contaminata.
Ed ecco, per la tua conoscenza, va in rovina il debole, un fratello per
il quale Cristo è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la
loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo
scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare
scandalo al mio fratello.
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 138
Guidami, Signore, per una via di eternità.
Signore, tu mi scruti e
mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere.
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.
Canto al Vangelo 1 Gv 4,12
Alleluia, alleluia.
Se ci amiamo gli
uni gli altri, Dio rimane in noi
e l’amore di lui è perfetto in noi.
Alleluia.
Vangelo
Lc 6, 27-38
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo,
Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a
quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per
coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri
anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la
tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non
chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i
peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che
fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori
fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale
gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai
peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate
del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà
grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli
ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete
condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una
misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo,
perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in
cambio».
Sulle
Offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
Deus, auctor sincéræ devotiónis et pacis, da, quæsumus, ut et maiestátem
tuam conveniénter hoc múnere venerémur, et sacri participatióne mystérii
fidéliter sénsibus uniámur. Per Christum.
Antifona
alla Comunione Sal
41,2-3
Come il cervo anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio;
l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
Quemádmodum desíderat cervus ad fontes aquárum,
ita desíderat ánima mea ad te, Deus:
sitívit ánima mea ad Deum fortem vivum.
Oppure:
Gv
8,12
«Io sono la luce del mondo», dice il Signore,
«chi segue me non
cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita».
Ego sum lux mundi, dicit Dóminus;
qui séquitur me, non ámbulat in ténebris,
sed habébit lumen vitæ.
Dopo
la Comunione
O
Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
Da fidélibus tuis, Dómine, quos et verbi tui et cæléstis sacraménti pábulo nutris et vivíficas, ita dilécti Fílii tui tantis munéribus profícere, ut eius vitæ semper consórtes éffici mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..
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