Messale *

III SETTIMANA DI PASQUA - SABATO
MESSALE 
 

Antifona d'Ingresso  Col 2,12
Siete stati con Cristo sepolti nel Battesimo,
e con lui siete risorti per la fede nella potenza di Dio,
che lo ha risuscitato dai morti, alleluia.

 

Consepúlti estis Christo in baptísmo,

in quo et resurrexístis per fidem operatiónis Dei,

qui suscitávit illum a mórtuis, allelúia.

 
Colletta

O Dio, che nell'acqua del Battesimo hai rigenerato coloro che credono in te, custodisci in noi la vita nuova, perché possiamo vincere ogni assalto del male e conversare fedelmente il dono del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

Deus, qui credéntes in te fonte baptísmatis innovásti, hanc renátis in Christo concéde custódiam, ut, omni erróris incúrsu devícto, grátiam tuæ benedictiónis fidéliter servent. Per Dóminum.

 
LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
   At 9, 31-42
La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.
A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità – nome che significa Gazzella – la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro.
Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.


Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 115
Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?

Oppure:
Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai salvato.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
 

Canto al Vangelo  Gv 6,63.68
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.


Vangelo   Gv 6, 60-69
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».


Sulle Offerte

Accogli, Padre misericordioso, l'offerta di questa tua famiglia, perché con la tua protezione custodisca i doni pasquali e giunga alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

 

Oblatiónes famíliæ tuæ, quæsumus, Dómine, súscipe miserátus, ut, sub tuæ protectiónis auxílio, et colláta non perdant, et ad ætérna dona pervéniant. Per Christum..
 

Prefazio Pasquale III
Cristo sempre vive e intercede per noi.

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.

Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato:
sacrificato sulla croce più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.

Per questo mistero, 
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo ...

 

Vere dignum et iustum est,

æquum et salutáre:

Te quidem, Dómine,

omni témpore confitéri,

sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,

cum Pascha nostrum immolátus est Christus.

 

Qui se pro nobis offérre non désinit,

nosque apud te perénni advocatióne deféndit;

qui immolátus iam non móritur, sed semper vivit occísus.

Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,

totus in orbe terrárum mundus exsúltat.

 

Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ

potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,

sine fine dicéntes:

 

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.

 
Comunione
   Gv 17,20-21 

«Padre, prego per loro,
perché siano in noi una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore.

 

Pater, pro eis rogo, ut ipsi in nobis unum sint,

ut credat mundus quia tu me misísti, dicit Dóminus, allelúia.

 
Dopo la Comunione

Proteggi, Signore, con paterna bontà il tuo popolo che hai salvato con il sacrificio della croce, e rendilo partecipe della gloria del Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

 

Contínua, quæsumus, Dómine, quos salvásti pietáte custódi, ut, qui Fílii tui passióne sunt redémpti, eius resurrectióne læténtur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.

 

 

Sommario Liturgia


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