Messale * |
V
SETTIMANA DI
PASQUA -
GIOVEDÌ
MESSALE
Antifona
d'Ingresso
Es 15,1-2
Cantiamo
al Signore: è grande la sua gloria.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza, alleluia.
Cantémus Dómino:
glorióse enim magnificátus est.
Fortitúdo mea et laus mea Dóminus,
et factus est mihi in salútem, allelúia.
Colletta
O
Dio, che per la tua grazia, da peccatori ci fai giusti e da infelici ci
rendi beati; custodisci in noi il tuo dono, perché giustificati mediante
la fede, perseveriamo nel tuo servizio. Per il nostro Signore...
Deus, cuius grátia iusti ex ímpiis et beáti effícimur ex míseris, adésto opéribus tuis, adésto munéribus, ut quibus inest fídei iustificátio non desit perseverántiæ fortitúdo. Per Dóminum.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima
Lettura At
15, 7-21
Ritengo che non si
debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni,
poiché era sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro:
«Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha
scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e
vengano alla fede. E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in
loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; e non
ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori
con la fede. Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei
discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di
portare? Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo
salvati, così come loro».
Tutta l’assemblea tacque e stettero ad ascoltare Bàrnaba e Paolo che
riferivano quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le
nazioni per mezzo loro.
Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse:
«Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha
voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome. Con questo si
accordano le parole dei profeti, come sta scritto: “Dopo queste cose
ritornerò e riedificherò la tenda di Davide, che era caduta; ne
riedificherò le rovine e la rialzerò, perché cerchino il Signore anche
gli altri uomini e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio
nome, dice il Signore, che fa queste cose, note da sempre”. Per questo
io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si
convertono a Dio, ma solo che si ordini loro di astenersi dalla
contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali
soffocati e dal sangue. Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo
predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».
Salmo
Responsoriale
Dal Salmo 95
Annunciate a tutti i
popoli le meraviglie del Signore.
Cantate al Signore un
canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Canto
al Vangelo
Gv 10,27
Alleluia,
alleluia.
Le
mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e
io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo
Gv
15, 9-11
Rimanete nel mio
amore, affinché la vostra gioia sia piena.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo,
disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio
amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia
sia piena».
Sulle
Offerte
O
Dio, che in questo misterioso scambio di doni ci fai partecipare alla
comunione con te, unico e sommo bene, concedi che la luce della tua verità
sia testimoniata dalla nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui nos, per huius sacrifícii veneránda commércia, uníus summæque
divinitátis partícipes effecísti, præsta, quæsumus, ut, sicut tuam
cognóvimus veritátem, sic eam dignis móribus assequámur. Per Christum.
Prefazio
Pasquale V
Cristo
sacerdote e vittima
E'
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo ...
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre:
Te quidem, Dómine,
omni témpore confitéri,
sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,
cum Pascha nostrum immolátus est Christus.
Qui, oblatióne córporis sui,
antíqua sacrifícia in crucis veritáte perfécit,
et, seípsum tibi pro nostra salúte comméndans,
idem sacérdos, altáre et agnus exhíbuit.
Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,
totus in orbe terrárum mundus exsúltat.
Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ
potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,
sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Comunione
Per
tutti Cristo è morto, perché quelli che vivono,
non per se stessi vivano, ma per lui,
che per essi è morto ed è risorto, alleluia.
Pro ómnibus mórtuus est Christus,
ut et qui vivunt iam non sibi vivant,
sed ei qui pro ipsis mórtuus est et resurréxit, allelúia.
Dopo
la Comunione
Assisti
il tuo popolo, Dio onnipotente, e poiché lo hai colmato della grazia di
questi santi misteri, concedigli di passare dalla nativa fragilità umana
alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei
secoli.
Pópulo tuo, quæsumus, Dómine, adésto propítius, et, quem mystériis cæléstibus imbuísti, fac ad novitátem vitæ de vetustáte transíre. Per Christum.
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