|
Messale * |
MARTEDÌ
DELLA SETTIMANA SANTA Antifona
d'Ingresso
Sal 26,12
Ne
tradíderis me, Dómine,
in
ánimas persequéntium me:
quóniam
insurrexérunt in me testes
iníqui, et mentíta est iníquitas sibi.
Omnípotens sempitérne Deus, da nobis ita domínicæ passiónis sacraménta
perágere, ut indulgéntiam percípere mereámur. Per Dóminum.
Hóstias famíliæ tuæ, quæsumus, Dómine, placátus inténde, et, quam sacris
munéribus facis esse partícipem, tríbuas ad eórum plenitúdinem perveníre.
Per Christum.
Vere
dignum et iustum est,
æquum
et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine,
sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:
per
Christum Dóminum nostrum.
Cuius
salutíferæ passiónis et gloriósæ resurrectiónis
dies
appropinquáre noscúntur,
quibus
et de antíqui hostis supérbia triumphátur,
et
nostræ redemptiónis recólitur sacraméntum.
Per
quem maiestátem tuam adórat exércitus Angelórum,
ante
conspéctum tuum in æternitáte lætántium.
Cum
quibus et nostras voces ut admítti iúbeas,
deprecámur, sócia
exsultatióne dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Próprio
Fílio suo non pepércit Deus,
sed pro nobis ómnibus trádidit illum.
Satiáti
múnere salutári, tuam, Dómine, misericórdiam deprecámur, ut hoc eódem
sacraménto, quo nos voluísti temporáliter vegetári, perpétuæ vitæ fácias
esse partícipes. Per Christum.
Oratio
super populum
Tua
misericórdia, Deus, pópulum tibi súbditum et ab omni subreptióne
vetustátis expúrget, et capácem sanctæ novitátis effíciat. Per Christum..
MESSALE
MISSALE
ROMANUM VETUS
ORDO
Non consegnarmi in potere dei miei nemici;
contro di me sono insorti falsi testimoni,
gente che spira violenza.
Colletta
Concedi
a questa tua famiglia, o Padre, di celebrare con fede i misteri della
passione del tuo Figlio, per gustare la dolcezza del tuo perdono. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima Lettura
Is 49, 1-6
Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti
la mia salvezza fino alla estremità della terra. (Secondo canto del Servo
del Signore)
Dal libro del profeta Isaìa
Ascoltatemi, o
isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua farètra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –,
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 70
La mia bocca, Signore, racconterà la tua
salvezza.
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Salve, nostro Re, obbediente al Padre:
sei stato condotto alla croce,
come agnello mansueto al macello.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo
Gv 13, 21-33. 36-38
Uno di voi mi tradirà ...
Non canterà il gallo prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo,
[mentre
era a mensa con i suoi discepoli,]
Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi
dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi
parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a
tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi
fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli
disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò
il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a
Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò
in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei
commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano
che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello
che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai
poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato
glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato
glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo
glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi
cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove
vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io
vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro
disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per
te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io
ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre
volte».
Sulle Offerte
Accetta con bontà, Signore, l'offerta dei tuoi fedeli: tu che ci rendi
partecipi di questi santi doni, fa' che giungiamo a possederli pienamente
nel tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio della Passione del Signore II
La vittoria della Passione
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Contempliamo ormai vicini i giorni
della sua Pasqua di morte e risurrezione,
che segna la sconfitta dell'antico avversario
e l'evento stupendo della nostra redenzione.
Per questo mistero si allietano gli angeli
e per l'eternità adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell'inno di lode:
Santo, Santo, Santo ...
Comunione Rm
8,32
Dio non ha risparmiato il proprio Figlio,
ma lo ha dato per tutti noi.
Dopo la
Comunione
Padre
misericordioso, questo pane eucaristico, che ci fa tuoi commensali in
questo mondo, ci ottenga la perfetta comunione con te nella vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
|
|
www.maranatha.it |