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Messale * |
17
OTTOBRE
XXVIII
SETTIMANA DEL T.O.
ANNO DISPARI
-
MERCOLEDÌ
SANT'IGNAZIO DI
ANTIOCHIA (m)
Vescovo e Martire
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Gal 2,19-20
Sono stato crocifisso con Cristo:
non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me;
io vivo nella fede del Figlio di Dio,
che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Christo confíxus sum cruci; vivo autem, iam non ego: vivit vero in me
Christus; in fide vivo Fílii Dei, qui diléxit me, et trádidit semetípsum
pro me.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che nel sacrificio dei martiri edifichi la tua
Chiesa, mistico corpo del Cristo, fa' che la gloriosa passione che meritò
a sant'Ignazio una corona immortale, ci renda sempre forti nella fede. Per
il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, qui sanctórum mártyrum confessiónibus
Ecclésiæ tuæ sacrum corpus exórnas, concéde, quæsumus, ut hodiérna
glória passiónis, sicut beáto Ignátio magnificéntiam tríbuit sempitérnam,
ita nobis perpétuum munímen operétur. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 1, 16-25
Gli uomini, pur
avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, io non
mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di
chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si
rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto
per fede vivrà».
Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni
ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché
ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha
manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua
eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla
creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute.
Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo
conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si
sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è
ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e
hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una
figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro
cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno
scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le
creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
I cieli narrano
la gloria di Dio.
I cieli narrano la
gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo Eb 4,12
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è
viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.
Lc
11, 37-41
Date in
elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre
Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise
a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le
abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere
e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria.
Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno?
Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi
tutto sarà puro».
Sulle
Offerte
Accogli, signore, l'offerta del nostro servizio sacerdotale, come hai
gradito il sacrificio di sant'Ignazio, frumento del Cristo macinato nel
martirio, per formare il pane a te consacrato. Per Cristo nostro
...
Grata tibi sit, Dómine, nostræ devotiónis oblátio, qui beátum Ignátium,
fruméntum Christi, per martyrii passiónem panem mundum suscepísti. Per
Christum.
Antifona alla Comunione
Sono frumento del Cristo:
ch'io sia macinato dai denti delle belve
per diventare pane puro e santo.
Fruméntum Christi sum: déntibus bestiárum molar, ut panis mundus
invéniar.
Dopo la Comunione
Ci sostenga e ci rinnovi, Signore, il pane che abbiamo spezzato alla tua
mensa nella nascita al cielo del martire sant'Ignazio, perché con le
parole e con le opere ci dimostriamo autentici cristiani. Per Cristo
nostro .....
Refíciat nos, Dómine, panis cæléstis, quem in beáti Ignátii natáli
suscépimus, ac tríbuat nos nómine et ópere esse christiános. Per
Christum.
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