Liturgia di Santa Maria Maddalena *

Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA

 

   

22 LUGLIO

SANTA MARIA MADDALENA (f)
(Sec. I)
 

MISSALE  ROMANUM VETUS  ORDO

  

LETTURE: Ct 3,1-4a; Sal 62; Gv 20,1.11-18

  

Maria, oriunda di Magdala, in Galilea, si pose al servizio di Gesù dopo essere stata da lui guarita (Lc 82). Partecipò alla sepoltura del corpo del Signore e fu la prima a riconoscere il Risorto (Gv 20,11-18). Non vi sono che indizi assai tenui per identificarla con la peccatrice perdonata da Gesù in casa del fariseo (Lc 7,36-50) o con Maria sorella di Lazzaro e di Marta. La Chiesa orientale le ha sempre considerate e venerate distinte. La nuova liturgia delle ore ed eucaristica è tutta orientata a mostrare Maria di Magdala quale prima fortunata testimone della risurrezione di Cristo ai fratelli, inviata a loro da Cristo stesso (Gv 20,1-2.11-18).
 

Ardeva del desiderio di Cristo

Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
(Om 25, 1-2. 4-5; PL 76, 1189-1193)

Maria Maddalena, venuta al sepolcro, e non trovandovi il corpo del Signore, pensò che fosse stato portato via e riferì la cosa ai discepoli. Essi vennero a vedere, e si persuasero che le cose stavano proprio come la donna aveva detto. Di loro si afferma subito: «I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa»; poi si soggiunse: «Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva» (Gv 20, 10-11).
In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza d'amore aveva invaso l'anima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro del Signore, anche dopo che i discepoli se ne erano allontanati. Cercava colui che non aveva trovato, piangeva in questa ricerca e, accesa di vivo amore per lui, ardeva di desiderio, pensando che fosse stato trasfigurato.
Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era rimasta per cercarlo; perché la forza dell'opera buona sta nella perseveranza, come afferma la voce stessa della Verità: «Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mt 10, 22).
Cercò dunque una prima volta, ma non trovò, perseverò nel cercare, e le fu dato di trovare. Avvenne così che i desideri col protrarsi crescessero, e crescendo raggiungessero l'oggetto delle ricerche. I santi desideri crescono col protrarsi. Se invece nell'attesa si affievoliscono, è segno che non erano veri desideri.
Ha provato questo ardente amore chiunque è riuscito a giungere alla verità. Così Davide che dice: «L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente, quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 41, 3). E la Chiesa dice ancora nel Cantico de Cantici: Io sono ferita d'amore (cfr. Ct 4, 9). E di nuovo dice: L'anima mia è venuta meno (cfr. Ct 5, 6).
«Donna perché piangi? Chi cerchi?» (Gv 20, 15). Le viene chiesta la causa del dolore, perché il desiderio cresca, e chiamando per nome colui che cerca, s'infiammi di più nell'amore di lui.
«Gesù le disse: Maria!» (Gv 20, 16). Dopo che l`ha chiamata con l'appellativo generico del sesso senza essere riconosciuto, la chiama per nome come se volesse dire: Riconosci colui dal quale sei riconosciuta. Io ti conosco non come si conosce una persona qualunque, ma in modo del tutto speciale.
Maria dunque, chiamata per nome, riconosce il Creatore e subito grida: «Rabbunì», cioè «Maestro»: era lui che ella cercava all'esterno, ed era ancora lui che la guidava interiormente nella ricerca.
 

MESSALE

Antifona d'Ingresso  Gv 20,17
Il Signore disse a Maria Maddalena: 
« Va' dai miei fratelli, e dì loro: Io salgo al Padre mio 
e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro ».
 

Dixit Dóminus Maríæ Magdalénæ:

Vade ad fratres meos, et dic eis:

Ascéndo ad Patrem meum et Patrem vestrum,

Deum meum et Deum vestrum.

 
Colletta

Dio, onnipotente ed eterno, il tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena il primo annunzio della gioia pasquale, fa' che per il suo esempio e la sua intercessione proclamiamo al mondo il Signore risorto, per contemplarlo accanto a te nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna  ...


Deus, cuius Unigénitus Maríæ Magdalénæ ante omnes gáudium nuntiándum paschále commísit, præsta, quæsumus, ut, eius intercessióne et exémplo, Christum vivéntem prædicémus, et in glória tua regnántem videámus. Qui tecum.
 

LITURGIA DELLA PAROLA

    

Prima Lettura 
Ct 3,1-4a
Trovai l’amore dell’anima mia.
 

Dal Cantico dei Cantici

Così dice la sposa:
«Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l’amore dell’anima mia;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
“Avete visto l’amore dell’anima mia?”.
Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia».


Oppure:   2 Cor 5,14-17
Ora non conosciamo più Cristo alla maniera umana.
 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
   
Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.


Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 62
Ha sete di te, Signore, l'anima mia.


O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.


C
anto al Vangelo
  Dalla Sequenza pasquale
Alleluia, alleluia.

Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto.

Alleluia.

   

   
Vangelo  
Gv 20,1.11-18

Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
 

Dal vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
 

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Padre, i doni che ti offriamo, come il Cristo risorto accolse la testimonianza di riverente amore di santa Maria Maddalena. Per Cristo ....
 

Súscipe, Dómine, múnera in beátæ Maríæ Magdalénæ commemoratióne exhíbita, cuius caritátis obséquium Unigénitus Fílius tuus cleménter suscépit impénsum. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.

 
Antifona alla Comunione 
2 Cor 5,14-15
L'amore di Cristo ci spinge,
perché noi non viviamo più per noi stessi,
ma per colui che è morto e risorto per loro.
 

Cáritas Christi urget nos, ut et qui vivunt iam non sibi vivant,

sed ei qui pro ipsis mórtuus est et resurréxit.

 
Dopo la Comunione

La comunione ai tuoi misteri ci santifichi, o Padre, e accenda anche in noi l'amore ardente e fedele di santa Maria Maddalena per il Cristo Maestro e Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Mysteriórum tuórum, Dómine, sancta percéptio perseverántem illum nobis amórem infúndat, quo beáta María Magdaléna Christo magístro suo indesinénter adhæsit. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..

 

 

Sommario Liturgia


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SESTRI LEVANTE (Genoa) Italy     

 

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