15
NOVEMBRE
SANT'ALBERTO MAGNO
Vescovo e
dottore della Chiesa
(Memoria facoltativa)
Alberto,
della nobile famiglia Bollstadt, prese ancora giovanissimo l’Abito dei
Predicatori dalle mani del Beato Giordano di Sassonia, immediato
successore del Santo Patriarca Domenico. Dopo aver trionfato nel mondo,
al giovane studente sembrò ostacolo insormontabile le difficoltà che
incontrava nello studio della Teologia, e fu tentato di fuggire dalla
casa del Signore. La Madonna, però, di cui era devotissimo, lo animò a
perseverare, rassenerandolo nei suoi timori, dicendogli: “Attendi allo
studio della sapienza e affinché non ti avvenga di vacillare nella fede,
sul declinare della vita ogni arte di sillogizzare ti sarà tolta”. Sotto
la tutela della Celeste Madre, Alberto divenne sapiente in ogni ramo
della cultura, sì da essere acclamato Dottore universale e meritare il
titolo di Grande, ancor quando era in vita. Insegnò con sommo onore a
Parigi e nei vari Studi Domenicani di Germania, soprattutto in quello di
Colonia, da lui fondato, dove ebbe tra i suoi discepoli San Tommaso d’Aquino,
di cui profetizzò la grandezza. Fu Provinciale di Germania e, nel 1260,
Vescovo di Ratisbona, alla cui sede rinunziò per darsi di nuovo
all’insegnamento e alla predicazione. Fu arbitro e messaggero di pace in
mezzo ai popoli, e al Concilio di Lione portò il contributo della sua
sapienza per l’unione della Chiesa Greca con quella Latina. Avanzato
negli anni saliva ancora vigoroso la cattedra, ma un giorno, come Maria
aveva predetto, la sua memoria si spense. Anelò allora solo al cielo, al
quale volò dopo quattro anni, il 15 novembre 1280, consumato dalla
divina carità. La sua salma riposa nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea
a Colonia. Papa Gregorio XV nel 1622 lo ha beatificato. Papa Pio XI nel
1931 lo ha proclamato Santo e Dottore della Chiesa. Il 16 dicembre 1941
Papa Pio XII lo ha dichiarato Patrono dei cultori delle scienze
naturali. Autore: Franco Mariani
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MESSALE
Antifona d'Ingresso
Qo 15,5 In médio Ecclésiæ apéruit os eius, et implévit eum Dóminus
spíritu sapiéntiæ et intelléctus; stolam glóriæ índuit eum.
Colletta
Collecta Deus, qui beátum Albértum epíscopum in humána sapiéntia cum
divína fide componénda magnum effecísti, da nobis, quæsumus, ita eius
magistérii inhærére doctrínis, ut per scientiárum progréssus ad
profundiórem tui cognitiónem et amórem perveniámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Letture del giorno corrente
Prima
Lettura 3 Gv 5-8
Accogliere i fratelli per cooperare alla
diffusione della verità.
Dalla terza lettera di san Giovanni apostolo
Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei
fratelli, benché forestieri.
Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa, e
farai bene a provvederli nel viaggio in modo degno di Dio, perché sono
partiti per amore del nome di Cristo, senza accettare nulla dai
pagani. Noi dobbiamo perciò accogliere tali persone per cooperare alla
diffusione della verità.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 111
Splende
nel cuore dei giusti la bontà del Signore.
Beato l'uomo che teme il Signore
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti,
buono, misericordioso e giusto.
Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
il giusto sarà sempre ricordato.
Canto al Vangelo Cf 2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati alla fede con il vangelo,
per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
Vangelo
Lc 18, 1-8
Dio farà giustizia ai suoi eletti che
gridano verso di lui
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità
di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che
non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era
anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro
il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra
sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa
vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente
a importunarmi».
E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.
E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso
di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia
prontamente.
Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Sulle Offerte
Sacrifícium tibi pláceat, Deus, in festivitáte beáti Alberti libénter
exhíbitum, quo monénte, nos étiam totos tibi réddimus collaudántes.
Antifona alla Comunione
Lc 12,42 Fidélis servus et prudens, quem constítuit Dóminus super
famíliam suam, ut det illis in témpore trítici mensúram
Dopo la Comunione
Quos Christo réficis pane
vivo, eósdem édoce, Dómine, Christo magístro, ut in festivitáte beáti
Alberti tuam discant veritátem, et eam in caritáte operéntur. Per
Christum.
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