29
NOVEMBRE
TUTTI
I SANTI
DELL'ORDINE SERAFICO
Festa
MESSALE
SECONDO
IL RITO ROMANO
E IL CALENDARIO SERAFICO
LETTURE:
Sir
44, 1. 10-15;
Sal 23;
Mc
10, 17-21
L’Ordine
Serafico è stato in ogni tempo focolare di santità: questo è il motivo
della sua vitalità spirituale che lo fa perennemente rifiorire. I suoi
figli Santi (del primo, secondo e terzo Ordine) appartengono ad ogni
condizione sociale e ad ogni popolo. Ci sono martiri, dottori,
sacerdoti, fratelli religiosi, laici, vergini, sante donne... Una
moltitudine immensa radunata intorno al grande Poverello, «recante il
segno del Dio vivo».
La festa di tutti i Santi
dell’Ordine Francescano si celebra in questo giorno, perché il 29
novembre 1223, Onorio III confermò solennemente la Regola di &
Francesco, già approvata verbalmente nel 1209 da Innocenzo III.
L’originale della Regola è conservato tra le reliquie nella Basilica
di S. Francesco in Assisi.
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Impariamo
a prediligere le cose umili
Dalla «Apologia pauperum» di san Bonaventura vescovo
(c. 3, nn. 8-10 -
Quaracchi, VIII, 246-247)
Il nostro Salvatore quando dice: «Beati i poveri in
spirito» ci invita alla perfetta rinuncia delle cose temporali; quando
poi dice: «Beati i miti», ci spinge all’abnegazione della propria
volontà e al rinnegamento delle attrattive dei sensi, che ci rendono
violenti e sfrontati. Aggiungendo: «Beati gli afflitti», ci incita a
fuggire per sempre i
piaceri della carne; e ancora, con le parole: «Beati quelli che
hanno fame e sete della giustizia» e «Beati i misericordiosi», vuole che
la nostra anima apprenda la giusta, santa e volenterosa sopportazione
del prossimo.
A queste Beatitudini aggiunge: «Beati i puri di cuore» e
«Beati gli operatori di pace», con cui ci chiama più su, a compiere
azioni che danno chiarezza alla mente e portano pace nel cuore, facendo
sì che l’anima divenga conforme alla celeste Gerusalemme, nome che
significa «visione di pace». In ultimo, con le parole: «Beati i
perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei
cieli», quasi chiudendo il cerchio, torna a quanto aveva detto
all’inizio: in questa Beatitudine infatti sono come riassunte e
compendiate tutte le altre.
A conferma di ciò vi è la testimonianza di Francesco,
patriarca dei poveri, che all’inizio della sua Regola propone i tre
capisaldi della vita religiosa: «La Regola dei Frati Minori consiste
nel mettere in pratica il Santo Vangelo di Gesù Cristo, vivendo
nell’obbedienza, nella povertà e nella castità». E in seguito
raccomanda altre tre cose, che integrano e in certo modo completano le
precedenti: «Riflettano i frati che devono desiderare più di ogni
altra cosa di possedere lo spirito del Signore e di agire secondo la sua
santa volontà; che devono saper pregare Dio con cuore puro e possedere
l’umiltà e la pazienza nelle tribolazioni e nelle malattie; che
devono avere una predilezione speciale per quanti ci perseguitano, ci
disprezzano e ci insultano».
Con questo ammonimento Francesco propone in primo luogo
l’elevazione di tutto l’agire in Dio; poi raccomanda
l’accettazione gioiosa di tutte le tribolazioni e la carità fattiva e
squisita verso il prossimo.
In tal modo l’uomo perfetto con i tre voti è crocifisso
al mondo, e con le tre successive raccomandazioni è reso conforme a
Dio, in modo che con le sei ali serafiche si distacchi per sempre dalle
cose di questo mondo e penetri nelle divine.
Fu cosa degna che Cristo,
nella apparizione serafica, imprimesse le sue stimmate, come sigillo di
conferma e di autenticità, nelle carni sacre di questo Poverello, che
osservò e insegnò nella forma più genuina la perfezione evangelica,
affinché, nella pericolosa caligine degli ultimi tempi, ci sia offerto
un chiaro segno che illumini il cammino della perfezione. A condizione
però che impariamo a non desiderare ciò che dà onore e prestigio, ma
a prediligere le cose umili e nascoste.
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MESSALE
Antifona
d'Ingresso Cfr
Ap 19, 5-7
Lodate il
nostro Dio, voi tutti, suoi Santi,
voi che lo temete, piccoli e grandi!
Ha preso possesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria,
Colletta
O
Dio onnipotente, che ti sei degnato di dare maggiore luce alla tua
Chiesa con mirabile e svariata fioritura di santità seràfica, concedi
a noi di imitare gli esempi di tanti gloriosi confratelli, e di
conseguire nei cieli la corona riservata ai giusti.
Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna
con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima Lettura
Sir
44, 1. 10-15
Il
nome dei giusti vive per sempre.
Dal libro del
Siràcide
Facciamo l'elogio degli uomini illustri,
dei nostri antenati secondo le loro generazione.
Essi furono uomini virtuosi,
i cui meriti non furono dimenticati.
Nella loro discendenza dimora
una preziosa eredità, i loro nipoti.
I loro discendenti restano fedeli alle promesse
e i loro figli in grazia dei padri.
Per sempre ne rimarrà la discendenza
e la loro gloria non sarà offuscata.
I loro corpi furono sepolti in pace,
ma il loro nome vive per sempre.
I popoli parlano della loro sapienza,
l'assemblea ne proclama le lodi.
Salmo
Responsoriale
Dal
Salmo 23
Questa
generazione cerca il tuo volto, o Signore.
Del Signore è la
terra e quanto contiene,
l'universo e i suoi abitanti.
E' lui che l'ha fondata sui mari,
e sui fiumi l'ha stabilita.
Chi salirà il monte
del Signore,
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non pronunzia menzogna.
Questi otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto
al Vangelo
Alleluia,
alleluia.
Questa
è una vera fratellanza:
vincendo
la malvagità del mondo,
seguì
Cristo e con lui esulta nei cieli.
Alleluia.
Vangelo
Mc
10, 17-21
Vendi
quello che hai, e seguimi.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù usciva per
mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in
ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo
fare per avere la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Perché mi chiami
buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non
uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa
testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre».
Egli
allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia
giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi
quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni
e seguimi».
Sulle
Offerte
Ti
siano graditi, Signore, i doni che ti offriamo nella festa di tutti i
Santi dell'Ordine Serafico: essi che già godono della vita immortale, ci
proteggano nel nostro cammino verso di te.
Per
Cristo nostro Signore.
Prefazio
V.
Il Signore sia con voi. R. E con il tuo Spirito.
V.
In alto i nostri cuori. R. Sono rivolti al Signore.
V.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. E' cosa buona
e giusta.
E’
veramente
cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie
sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed
eterno.
Oggi
ci dai la gioia di contemplare la città del cielo, la santa Gerusalemme
che è nostra madre, dove l'assemblea festosa dei nostri fratelli
glorifica in eterno il tuo nome. Verso la patria comune noi, pellegrini
sulla terra, affrettiamo nella speranza il nostro cammino, lieti per la
sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa, che ci hai dato come
amici e modelli di vita.
Per
questo dono del tuo amore, uniti all'immensa schiera degli Angeli e dei
Santi, cantiamo con gioiosa esultanza la tua lode:
Santo,
Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni
della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto
colui che viene nel nome dei Signore. Osanna nell’alto dei cieli.
Antifona
alla Comunione Mt
5, 8-10
Beati
i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Dopo
la Comunione
O
Dio, che ci nutri dell'unico pane e ci conforti con l'unica speranza,
donaci il tuo Spirito, perché insieme con i tuoi Santi formiamo in Cristo
un cuore solo e un'anima sola, per risorgere con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.
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