Liturgia della Natività di San Giovanni Battista *

Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA

 

   

24 GIUGNO 
NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA
  

MESSA VESPERTINA DELLA VIGILIA
LETTURE: Ger 1,4-10; Sal 70; 1 Pt 1,8-12; Lc 1, 5-17
 
MESSA DEL GIORNO
LETTURE: Is 49, 1-6; Sal 138; At 13, 22-26; Lc 1, 57-66. 80

   

Giovanni è figlio di Zaccaria, il muto, e di Elisabetta, la sterile: la sua nascita annuncia l’arrivo dei tempi messianici nei quali la sterilità diventerà fecondità, e il mutismo diventerà esuberanza profetica.
Il vangelo gli dà il soprannome di «Battista», perché egli annuncia un nuovo rito di abluzione (Mt 3,13-17) nel quale il battezzato non si immerge da solo nell’acqua, come nei riti e nei battesimi ebraici, ma riceve l’acqua lustrale dalle mani di un ministro. Giovanni intendeva così mostrare che l’uomo non si può purificare da solo, ma che ogni santità viene da Dio. Giovanni Battista è pure ricordato come un uomo di grande mortificazione. Forse egli era stato iniziato a questa disciplina nelle comunità religiose del deserto.
Ma la tradizione ha ricordato soprattutto il suo carattere profetico. Egli è profeta nel senso in cui questa parola era intesa nell’Antico Testamento; anzi Giovanni è il più grande dei profeti di Israele, perché ha potuto additare l’oggetto stesso delle sue profezie (Mt 11,7-15; Gv 1,19-28). Per far risaltare questa appartenenza di Giovanni alla grande discendenza dei profeti dell’Antico Testamento, Luca ci dà un racconto della sua nascita che permette di vedere sullo sfondo il profilo delle grandi vocazioni degli antichi profeti. Ma il profeta non è soltanto l’annunciatore dei futuro messianico; è essenzialmente il portatore della parola di Dio e il testimone della presenza di questa Parola creatrice nel mondo nuovo.

In ogni Messa l’annuncio della parola di Dio ripete il tema che il Battista faceva risuonare sulle rive del Giordano: « Convertitevi! ». Il racconto della Cena del Signore, al centro della Preghiera eucaristica, è un brano di quel vangelo che deve condurre anche noi a domandare con fede alla Chiesa: « Che cosa dobbiamo fare? » (At 2,37). La risposta di Cristo, corpo-dato e sangue-sparso, è: « Fate questo in memoria di me! ». La vita e il martirio del Battista sono una di quelle innumerevoli risposte-memoriale che sempre salgono al Padre, per Cristo con Cristo e in Cristo, nello Spirito.
 

Voce di chi grida nel deserto 

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo  (Disc. 293, 1-3; PL 38, 1327-1328)
La Chiesa festeggia la natività di Giovanni, attribuendole un particolare carattere sacro. Di nessun santo, infatti, noi celebriamo solennemente il giorno natalizio; celebriamo invece quello di Giovanni e quello di Cristo. Giovanni però nasce da una donna avanzata in età e già sfiorita. Cristo nasce da una giovinetta vergine. Il padre non presta fede all'annunzio sulla nascita futura di Giovanni e diventa muto. La Vergine crede che Cristo nascerà da lei e lo concepisce nella fede.
Sembra che Giovanni sia posto come un confine fra due Testamenti, l'Antico e il Nuovo. Infatti che egli sia, in certo qual modo, un limite lo dichiara lo stesso Signore quando afferma: «La Legge e i Profeti fino a Giovanni» (Lc 16, 16). Rappresenta dunque in sé la parte dell'Antico e l'annunzio del Nuovo. Infatti, per quanto riguarda l'Antico, nasce da due vecchi. Per quanto riguarda il Nuovo, viene proclamato profeta già nel grembo della madre. Prima ancora di nascere, Giovanni esultò nel seno della madre all'arrivo di Maria. Già da allora aveva avuto la nomina, prima di venire alla luce. Viene indicato già di chi sarà precursore, prima ancora di essere da lui visto. Questi sono fatti divini che sorpassano i limiti della pochezza umana. Infine nasce, riceve il nome, si scioglie la lingua del padre. Basta riferire l'accaduto per spiegare l'immagine della realtà.
Zaccaria tace e perde la voce fino alla nascita di Giovanni, precursore del Signore, e solo allora riacquista la parola.

Che cosa significa il silenzio di Zaccaria se non la profezia non ben definita, e prima della predicazione di Cristo ancora oscura? Si fa manifesta alla sua venuta. Diventa chiara quando sta per arrivare il preannunziato. Il dischiudersi della favella di Zaccaria alla nascita di Giovanni è lo stesso che lo scindersi del velo nella passione di Cristo. Se Giovanni avesse annunziato se stesso non avrebbe aperto la bocca a Zaccaria. Si scioglie la lingua perché nasce la voce. Infatti a Giovanni, che preannunziava il Signore, fu chiesto: «Chi sei tu?» (Gv 1, 19). E rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto» (Gv 1, 23). Voce è Giovanni, mentre del Signore si dice: «In principio era il Verbo» (Gv 1, 1). Giovanni è voce per un po' di tempo; Cristo invece è il Verbo eterno fin dal principio.

 

MESSA VESPERTINA NELLA VIGILIA 

  
Antifona d'Ingresso
  Lc 1,15.14 
Giovanni sarà grande davanti al Signore,
sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre,
e per la sua nascita molti gioiranno.
 

Hic erit magnus coram Dómino, et Spíritu Sancto

replébitur adhuc ex útero matris suæ, et multi in nativitáte eius gaudébunt.

 
Colletta
Dio onnipotente, concedi alla tua famiglia di camminare sulla via della salvezza sotto la guida di san Giovanni il precursore, per andare con serena fiducia incontro al Messia da lui predetto, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio...
  

Præsta, quæsumus, omnípotens Deus, ut família tua per viam salútis incédat, et, beáti Ioánnis Præcursóris hortaménta sectándo, ad eum quem prædíxit, secúra pervéniat, Dóminum nostrum Iesum Christum. Qui tecum...

 
LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
   Ger 1, 4-10
Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto.

Dal libro del profeta Geremìa

Nei giorni del re Giosìa mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano
e mi toccò la bocca,
e il Signore mi disse:
«Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».

 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 70
Dal grembo di mia madre sei tu il mio sostegno.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
 
 
Seconda Lettura   1 Pt 1, 8-12
Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, voi amate Gesù Cristo, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti, che preannunciavano la grazia a voi destinata; essi cercavano di sapere quale momento o quali circostanze indicasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che le avrebbero seguite. A loro fu rivelato che, non per se stessi, ma per voi erano servitori di quelle cose che ora vi sono annunciate per mezzo di coloro che vi hanno portato il Vangelo mediante lo Spirito Santo, mandato dal cielo: cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.


Canto al Vangelo   Cf Gv 1,7; Lc 1,17 
Alleluia, alleluia.

Venne per rendere testimonianza alla luce
e preparare al Signore un popolo ben disposto.
 
Alleluia.
 


Vangelo   Lc 1, 5-17
Ti darà un figlio e tu lo chiamerai Giovanni.

Dal vangelo secondo Luca
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso.
Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».


Sulle Offerte

Accogli, Signore misericordioso, i doni che ti offriamo nella solennità di san Giovanni Battista, e fa' che testimoniamo nella coerenza della vita il mistero che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.
 

Múnera pópuli tui, Dómine, propítius inténde, in beáti Ioánnis Baptístæ sollemnitáte deláta, et præsta, ut, quæ mystério gérimus, débitæ servitútis actióne sectémur. Per Christum.

 
Prefazio
La missione del Precursore.

È veramente cosa buona e giusta, 
nostro dovere e fonte di salvezza, 
rendere grazie sempre e in ogni luogo 
a te, Signore, Padre santo, 
Dio onnipotente ed eterno.

Noi ti lodiamo per le meraviglie operate in san Giovanni Battista, 
che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato 
a preparare la via a Cristo Signore. 
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del redentore; 
nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici 
e, solo fra tutti i profeti, 
indicò al mondo l'Agnello del nostro riscatto. 
Egli battezzò nelle acque del Giordano 
lo stesso tuo Figlio, autore del Battesimo, 
e rese a lui la testimonianza suprema 
con l'effusione del sangue.

E noi, uniti agli angeli e ai santi, 
cantiamo senza fine l'inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo ...
 

Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre,

nos tibi semper et ubíque grátias ágere:

Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:

per Christum Dóminum nostrum.

 

In cuius Præcursóre beáto Ioánne

tuam magnificéntiam collaudámus,

quem inter natos mulíerum honóre præcípuo consecrásti.

 

Qui cum nascéndo multa gáudia præstitísset,

et nondum éditus exsultásset ad

humánæ salútis advéntum,

ipse solus ómnium prophetárum

Agnum redemptiónis osténdit.

 

Sed et sanctificándis étiam aquæ

fluéntis ipsum baptísmatis lavit auctórem,

et méruit fuso sánguine suprémum illi testimónium exhibére.

 

Et ídeo, cum cælórum virtútibus,

in terris te iúgiter prædicámus,

maiestáti tuæ sine fine clamántes:

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...

 
Comunione
   Lc 1,68 
Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo.
 

Benedíctus Dóminus Deus Isræl,

quia visitávit et fecit redemptiónem plebis suæ.
 
Oppure:    Lc 1,17
« Giovanni camminerà davanti al Signore
con lo spirito di Elia, 
per ricondurre i cuori dei padri verso i figli 
e i ribelli alla saggezza dei giusti,
e preparargli un popolo ben disposto». 

Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai nutriti al banchetto eucaristico, proteggi sempre il tuo popolo e per la potente preghiera di san Giovanni Battista, che indicò in Cristo tuo Figlio l'Agnello mandato a espiare i peccati del mondo, donaci il perdono e la pace. Per Cristo nostro Signore.

 
Sacris dápibus satiátos, beáti Ioánnis Baptístæ nos, Dómine, præclára comitétur orátio, et, quem Agnum nostra ablatúrum crímina nuntiávit, ipsum Fílium tuum poscat nobis fore placátum. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.

 

MESSA DEL GIORNO

 
Antifona d'Ingresso
  Gv 1,6-7; Lc 1,17 
Venne un uomo mandato da Dio,
e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce
e preparare al Signore un popolo ben disposto.

 
Fuit homo missus a Deo, cui nomen erat Ioánnes.

Hic venit, ut testimónium perhibéret de lúmine,

paráre Dómino plebem perféctam.

 
Colletta
O Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, allieta la tua Chiesa con l'abbondanza dei doni dello Spirito, e guidala sulla via della salvezza e della pace. Per il nostro Signore...
 

Deus, qui beátum Ioánnem Baptístam suscitásti, ut perféctam plebem Christo Dómino præparáret, da pópulis tuis spiritálium grátiam gaudiórum, et ómnium fidélium mentes dírige in viam salútis et pacis. Per Dóminum...

 
LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
   Is 49,1-6
Ti renderò luce delle nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa
Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».
 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 138
Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.
 

Seconda Lettura   At 13,22-26
Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [ nella sinagoga di Antiochia di Pisìdia, ] Paolo diceva:
«Dio suscitò per i nostri padri Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”.
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele.
Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”.
Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza».


Canto al Vangelo   Cf Lc 1,76 
Alleluia, alleluia.

Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.

Alleluia,

 



Vangelo   Lc 1, 57-66. 80
Giovanni è il suo nome.

Dal vangelo secondo Luca
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.


Sulle Offerte
Accogli, o Padre, i nostri doni nel solenne ricordo della nascita di san Giovanni il precursore, che annunziò la venuta e indicò la presenza del Cristo salvatore del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

 
Tua, Dómine, munéribus altária cumulámus, illíus nativitátem honóre débito celebrántes, qui Salvatórem mundi et cécinit affutúrum, et adésse monstrávit. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.

 
Prefazio
La missione del Precursore.

È veramente cosa buona e giusta, 
nostro dovere e fonte di salvezza, 
rendere grazie sempre e in ogni luogo 
a te, Signore, Padre santo, 
Dio onnipotente ed eterno.

Noi ti lodiamo per le meraviglie operate in san Giovanni Battista, 
che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato 
a preparare la via a Cristo Signore. 
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del redentore; 
nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici 
e, solo fra tutti i profeti, 
indicò al mondo l'Agnello del nostro riscatto. 
Egli battezzò nelle acque del Giordano 
lo stesso tuo Figlio, autore del Battesimo, 
e rese a lui la testimonianza suprema 
con l'effusione del sangue.

E noi, uniti agli angeli e ai santi, 
cantiamo senza fine l'inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo ...
 

Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre,

nos tibi semper et ubíque grátias ágere:

Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:

per Christum Dóminum nostrum.

 

In cuius Præcursóre beáto Ioánne

tuam magnificéntiam collaudámus,

quem inter natos mulíerum honóre præcípuo consecrásti.

 

Qui cum nascéndo multa gáudia præstitísset,

et nondum éditus exsultásset ad

humánæ salútis advéntum,

ipse solus ómnium prophetárum

Agnum redemptiónis osténdit.

 

Sed et sanctificándis étiam aquæ

fluéntis ipsum baptísmatis lavit auctórem,

et méruit fuso sánguine suprémum illi testimónium exhibére.

 

Et ídeo, cum cælórum virtútibus,

in terris te iúgiter prædicámus,

maiestáti tuæ sine fine clamántes:
 

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...

 
Comunione
   Cf Lc 1,78 
Nella bontà misericordiosa del nostro Dio
ci ha visitato dall'alto un sole che sorge,
Cristo Signore.
 

Per víscera misericórdiæ Dei nostri,

visitávit nos Oriens ex alto.

 
Oppure:    Lc 1,60.66
« Giovanni è il suo nome ».
Davvero la mano del Signore stava con lui.

 

Dopo la Comunione

Esulti, o Padre, la tua Chiesa, nutrita alla cena dell'Agnello; riconosca l'autore della sua rinascita, Cristo tuo Figlio, che la parola del precursore annunziò presente in mezzo agli uomini. Per Cristo nostro Signore.
 

Cæléstis Agni convívio refécti, quæsumus, Dómine, ut Ecclésia tua, sumens de beáti Ioánnis Baptístæ generatióne lætítiam, quem ille prænuntiávit ventúrum, suæ regeneratiónis cognóscat auctórem. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.

 

 

Sommario Liturgia


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