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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Giobbe  28


[1] Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.

[2] Il ferro si cava dal suolo
e la pietra fusa libera il rame.

[3] L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.

[4] Forano pozzi lungi dall'abitato
coloro che perdono l'uso dei piedi:
pendono sospesi lontano dalla gente e vacillano.

[5] Una terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.

[6] Le sue pietre contengono zaffiri
e oro la sua polvere.

[7] L'uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l'occhio dell'aquila,
[8] non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.

[9] Contro la selce l'uomo porta la mano,
sconvolge le montagne:

[10] nelle rocce scava gallerie
e su quanto è prezioso posa l'occhio:

[11] scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.

[12] Ma la sapienza da dove si trae?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?

[13] L'uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.

[14] L'abisso dice: "Non è in me!"
e il mare dice: "Neppure presso di me!".

[15] Non si scambia con l'oro più scelto,
né per comprarla si pesa l'argento.

[16] Non si acquista con l'oro di Ofir,
con il prezioso berillo o con lo zaffìro.

[17] Non la pareggia l'oro e il cristallo,
né si permuta con vasi di oro puro.

[18] Coralli e perle non meritano menzione,
vale più scoprire la sapienza che le gemme.

[19] Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.

[20] Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?

[21] È nascosta agli occhi di ogni vivente
ed è ignota agli uccelli del cielo.

[22] L'abisso e la morte dicono:
"Con gli orecchi ne udimmo la fama".

[23] Dio solo ne conosce la via,
lui solo sa dove si trovi,

[24] perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.

[25] Quando diede al vento un peso
e ordinò alle acque entro una misura,
[26] quando impose una legge alla pioggia
e una via al lampo dei tuoni;

[27] allora la vide e la misurò,
la comprese e la scrutò appieno

[28] e disse all'uomo:
"Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza".