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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Salmo  35


[1] Di Davide.
Signore, giudica chi mi accusa,
combatti chi mi combatte.

[2] Afferra i tuoi scudi
e sorgi in mio aiuto.

[3] Vibra la lancia e la scure
contro chi mi insegue,
dimmi: "Sono io la tua salvezza".

[4] Siano confusi e coperti di ignominia
quelli che attentano alla mia vita;
retrocedano e siano umiliati
quelli che tramano la mia sventura.

[5] Siano come pula al vento
e l'angelo del Signore li incalzi;

[6] la loro strada sia buia e scivolosa
quando li insegue l'angelo del Signore.

[7] Poiché senza motivo mi hanno teso una rete,
senza motivo mi hanno scavato una fossa.

[8] Li colga la bufera improvvisa,
li catturi la rete che hanno tesa,
siano travolti dalla tempesta.

[9] Io invece esulterò nel Signore
per la gioia della sua salvezza.

[10] Tutte le mie ossa dicano:
"Chi è come te, Signore,
che liberi il debole dal più forte,
il misero e il povero dal predatore?".

[11] Sorgevano testimoni violenti,
mi interrogavano su ciò che ignoravo,

[12] mi rendevano male per bene:
una desolazione per la mia vita.

[13] Io, quand'erano malati, vestivo di sacco,
mi affliggevo col digiuno,
riecheggiava nel mio petto la mia preghiera.

[14] Mi angustiavo come per l'amico, per il fratello,
come in lutto per la madre mi prostravo nel dolore.

[15] Ma essi godono della mia caduta, si radunano,
si radunano contro di me per colpirmi all'improvviso.
Mi dilaniano senza posa,

[16] mi mettono alla prova, scherno su scherno,
contro di me digrignano i denti.

[17] Fino a quando, Signore, starai a guardare?
Libera la mia vita dalla loro violenza,
dalle zanne dei leoni l'unico mio bene.

[18] Ti loderò nella grande assemblea,
ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso.

[19] Non esultino su di me i nemici bugiardi,
non strizzi l'occhio chi mi odia senza motivo.

[20] Poiché essi non parlano di pace,
contro gli umili della terra tramano inganni.

[21] Spalancano contro di me la loro bocca;
dicono con scherno: "Abbiamo visto con i nostri occhi!".

[22] Signore, tu hai visto, non tacere;
Dio, da me non stare lontano.

[23] Dèstati, svègliati per il mio giudizio,
per la mia causa, Signore mio Dio.

[24] Giudicami secondo la tua giustizia, Signore mio Dio,
e di me non abbiano a gioire.

[25] Non pensino in cuor loro: "Siamo soddisfatti!".
Non dicano: "Lo abbiamo divorato".

[26] Sia confuso e svergognato chi gode della mia sventura,
sia coperto di vergogna e d'ignominia chi mi insulta.

[27] Esulti e gioisca chi ama il mio diritto,
dica sempre: "Grande è il Signore
che vuole la pace del suo servo".

[28] La mia lingua celebrerà la tua giustizia,
canterà la tua lode per sempre.