Il Graduale era cantato dal cantore sui gradini dell’Ambone, o secondo altri, mentre il Diacono attendeva a chiedere la benedizione e saliva il gradus [«gradino»] dell’Ambone (settentrionale). Era chiamato anche salmo responsoriale o Responsorio graduale, “perché, mentre uno canta, il coro risponde”[1]. Spesso risponde tematicamente alla lettura dell’Epistola: “Dobbiamo infatti rispondere alle letture tristi con cose tristi, a quelle liete con cose liete”[2]. “Entrambi le parti del Graduale, similmente anche all’Introito, contengono ora invito ed esortazione, ora di lode e congratulazione, talvolta prosopopea o invettiva”[3].
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