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(TRATTO)

 

Il Tratto che si dice nei giorni penitenziali “è cantato lentamente e gravemente, con un decorso delle note o della voce molto lento”[1], o da un cantore non interrotto dalle risposte di altri che intervengono. “Tutti i Tratti annunziano, nella bassezza dei suoni, pianto e tristezza”[2]. Il Tratto[3] si aggiunge al Graduale in luogo del verso allelujatico, non vi si sostituisce come il Grande Alleluja.

 


 

[1] Bona.

[2] Rupert. Tuitiens.

[3] L’Autore qui non lo specifica, ma personalmente non escludo che, come il nome «Graduale» deriva da «gradus» ossia “gradino”, il nome «Tractus» possa derivare dall’avverbio «tractim» cioè “lentamente” (dal modo di cantarlo), termine usato anche qui nella citazione del Card. Bona.